RIUNIONE RICCA DI SPUNTI IN VIA GROSSETO: DAL CREDITO SPORTIVO ALLA PSICOLOGIA SENZA DIMENTICARE IL TENNISTAVOLO GIOCATO
L’esperimento è riuscito in pieno e se tutte le componenti del variegato movimento pongistico isolano avessero percepito meglio l’essenza della novità, forse tutto sarebbe stato ancor più bello. All’incontro avvenuto nella sede Fitet di via Grosseto a Cagliari il presidente Simone Carrucciu ha accolto i presenti ed ha dato subito l’inizio ai lavori di una serata davvero ricca di aspetti.
Il primo a parlare è stato Luca Devito, arrivato appositamente dalla capitale per illustrare le peculiarità dell’ICS (Istituto per il Credito Sportivo) di cui è referente commerciale per Toscana e Sardegna. Il suo intervento si è incentrato sul Mutuo Light 2.0 FSN, creato per venire incontro alle associazioni sportive i cui presidenti, in precedenza, dovevano esporsi in prima persona per rilasciare tutte le garanzie legate all’erogazione del finanziamento. Con questa alternativa si può ricevere un fondo di garanzia (dai 10 mila fino a 60 mila euro) che può essere avvallato da una lettera della Federazione Sportiva di appartenenza senza dover coinvolgere dirigenti o terzi. In più è sufficiente allegare a due vecchi bilanci, altri tre futuri previsionali. E poi il preventivo dei lavori o delle attrezzature che stanno alla base dell’operazione, il titolo di comproprietà (affitto o concessione comunale) del luogo in cui si va a fare attività, pari al numero di anni di ammortamento (che per il mutuo light è al massimo 7). “Si possono fare cose che prima erano molto difficili – ha sottolineato Devito e solitamente tutto è risolvibile con una rata che può superare anche gli 800 euro mensili”.
Poi il presidente Fitet Sardegna Carrucciu si è soffermato sulle importanti iniziative che il Comitato sta portando avanti sul fronte del settore paralimpico con le attività, in concerto con il CIP, presso l’Unità Spinale di Cagliari e a breve anche al Centro Santa Maria Bambina di Oristano. Si è soffermato inoltre sulle potenzialità che il progetto TennistavolOltre ha generato in sei istituti scolastici della Sardegna che ora conoscono termini come inclusione, integrazione e paralimpismo.
Da non sottovalutare il progetto Vivi il Ping Pong che permette di diffondere la disciplina del tennistavolo con la semplice costruzione di un tavolo all’aperto in un’area pubblica facilmente accessibile. “Dopo l’esperienza di Zeddiani – ha rimarcato il presidente – abbiamo ricevuto adesioni da altri comuni, ma invito anche le società a noi affiliate di caldeggiare il progetto presso le amministrazioni comunali; se va in porto hanno uno strumento in più per catturare nuovi tesserati”.
Altro argomento spinoso riguarda i tornei individuali che giunti a conclusione, spesso non sono presenti neppure gli atleti da premiare sul podio. “Tutto ciò è molto triste e riguarda tutti i tesserati, nessuno escluso; per chi arriva a giocarsi la finale non è bello trovarsi intorno una palestra desertissima; con i presenti abbiamo provato a trovare delle soluzioni affinché si possa trattenere il pubblico sino al termine”.
Infine i ringraziamenti particolari del presidente Carrucciu: “All’amico Manolo Cattari e a Luca Devito per la preziosa disponibilità e collaborazione e ovviamente a tutti i presenti. Mi dispiace per gli assenti perché hanno perso una piacevole occasione di confronto e di crescita”.
MANOLO CATTARI: “FAR SI CHE ANCHE ALLENATORI E DIRIGENTI SI METTANO IN DISCUSSIONE ATTRAVERSO DEI PERCORSI PSICOLOGICI”
La parte che ha letteralmente rapito i presenti è stata quella curata dallo psicologo dello sport Manolo Cattari che molto spesso, in passato, si è trovato a gestire incontri di questo tipo in ambienti sportivi differenti. Il professionista nativo di Sennori si è reso conto che tutti gli sport, nel loro ambito, affrontano le stesse grandi tematiche, tra cui la più importante è la mancanza di complicità implicite tra le figure che costituiscono l’essenza di una squadra: dirigenziale, atletica e genitoriale.
“Speravo in una partecipazione massiccia di tecnici e genitori – ha dichiarato lo psicologo – perché sarebbe stato maggiormente interessante cogliere i punti di vista più disparati. Nonostante tutto i presenti li ho sentiti molto coinvolti, soprattutto quando ho incentrato il discorso sulla piramide dello sport giovanile. Infatti le difficoltà maggiori che incontrano le associazioni riguardano la tutela dell’atleta in quanto autentico protagonista nel raggiungimento dei loro scopi. Accade spesso che tale obiettivo venga offuscato, perché non si riesce a tracciare un confine ben definito che il genitore, o l’allenatore, con i loro comportamenti sui generis oltrepassa”.
Si parte dal presupposto che questi tipi di chiacchierate siano delle buone occasioni per gettare le fondamenta in vista di futuri percorsi con specifiche società. “Si arriverà ad avere le idee più chiare – continua Cattari – concentrandosi attentamente verso la comunicazione con le varie componenti del gruppo sportivo. Avere cioè la capacità di riconoscere il ruolo delle figure che ruotano attorno all’atleta e definirgli uno spazio chiaro, curandone gli aspetti relazionali”.
E’ capitato che ad inizio anno le società abbiano stipulato una sorta di contratto dove vengono specificati i valori educativi o sia calendarizzata una serie di incontri destinata ai genitori, a volte mediata da uno psicologo, a volte dalla dirigenza o dalla parte tecnica. “Viene praticamente creato uno spazio di riflessione su ciò che si fa” ha concluso Cattari.
Questo primo approccio ha stimolato la curiosità dei presenti e non si esclude che in futuro si approfondisca ulteriormente il ragionamento con sedute più lunghe tra le diverse componenti societarie.
DIVERSI VETERANI SARDI AGLI EUROPEI DI BUDAPEST
Anche la Sardegna era presente ai campionati Europei Veterani. A Budapest se ne sono contati ben 10 che oltre ad aver messo grande impegno si sono sicuramente divertiti un mondo.
La delegazione più numerosa era quella del TT Oristano con i coniugi Mario Littarru e Maria Egle Fanni; Emanuele Marras e Viviana Salvi. Con loro anche Sebastiano Urrai
L’Azzurra era capitanata presidente Giovanni Pomata che aveva al suo seguito Roberto Murgiano. Ha giocato pure il presidente del Monserrato Sandrino Picciau e il suo compagno di scuderia Gianpaolo Manca. Ma il grande protagonista, come al solito è stato il decano Efisio Pisano (TT Alghero) che si è tolto la soddisfazione di passare il girone degli over 80 maschili, conquista peraltro realizzata anche da Murgiano negli over 60.
CARLO ROSSI E JOHNNY OYEBODE A PRAGA CON LA NAZIONALE JUNIORES
I Campionati Europei Giovanili sono cominciati domenica a Ostrava, in Repubblica Ceca
Nella categoria juniores, tra gli azzurri convocati da Lorenzo Nannoni ci sono anche i marcozziani Carlo Rossi da Quartu S. Elena e Johnny Oyebode da Assemini. I loro compagni di missione saranno Marco Antonio Cappuccio (Sant’Espedito), Tommaso Giovannetti (Tennistavolo Monterotondo), Andrea Puppo (Tennistavolo Genova).
La squadra maschile, inserita nel girone A di Prima Divisione ha esordito e perduto control’ Azerbaijan e Russia. Di seguito affronterà la Svizzera.