A ZAGABRIA TUTTO POSITIVO!
La prima volta del Comitato Fitet Sardegna in una competizione internazionale di spessore è andata più che bene. Il team di quattro giovani pongiste seguito dal tecnico regionale Stefano Curcio (vedere intervista in basso), torna dallo Zagiping disputato in Croazia con un notevole incremento del bagaglio esperienziale. Le rappresentanti isolane hanno preso parte ai tornei a squadre Mini Mini Cadet (Martina Bonomo della Libertas Ping Pong Monterosello Sassari e Rossana Ferciug del Santa Tecla Nulvi) e Mini Cadet (Sara Congiu, Serena Anedda del Muravera TT e l’innesto della piemontese Andrea Giulia Ricupito). Si sono immerse in una manifestazione di smisurate proporzioni con circa 600 pari età provenienti da Italia, Croazia, Svezia, Norvegia, Germania, Bosnia, Slovenia. Sviluppata su 48 tavoli, la tre giorni balcanica non ha dato tregua ai protagonisti che un giorno hanno giocato ininterrottamente dalle 8,30 fino alle 22,40.
Lungo e complesso l’iter per poter giungere al rush finale ad eliminazione diretta. Preliminarmente si sono disputate le qualificazioni che consentivano l’accesso ad un tabellone che se superato introduceva alla fase a gironi vera e propria.
Nel torneo a squadre le atlete sarde si sono subito qualificate alla fase a gironi.
Nel singolo tutte hanno superato il prologo, ma l’unica che è andata avanti è stata Sara Congiu, eliminata al primo turno del tabellone finale del Mini Cadet femminile, il più alto di livello tra le competizioni femminili.
Massima soddisfazione è stata espressa dal presidente della Fitet Sardegna Simone Carrucciu. “Credo che quest’esordio assoluto della nostra delegazione sia stato positivo in tutti i sensi. Ringrazio atlete, società di appartenenza e tecnico regionale per la fattiva sinergia che si è voluta instaurare col Comitato. Sarà nostro interesse proseguire con queste iniziative anche nei prossimi anni, ovviamente cercando di cogliere anche le sfumature apparentemente più insignificanti che ci permettano di migliorare sempre di più”.
STEFANO CURCIO RACCONTA UNA TRE GIORNI APPASSIONANTE
“Il loro primo impatto con la manifestazione è stato strano perché tutte e quattro erano alla loro prima esperienza internazionale e non erano abituate a vedere così tante aree di gioco e tanti giocatori”. Così il tecnico regionale Stefano Curcio abituato da anni a fare l’accompagnatore ufficiale e per di più, esperto anche in Zagiping. “Hanno impiegato un po’ prima di rompere il ghiaccio – rimarca – ma dopo un prolungato riscaldamento si sono acclimatate alla manifestazione”.
A parer tuo come si sono comportate?
Hanno giocato bene, non ho nulla da rimproverare. Anzi per non essere abituate a certi tipo di tornei le ho viste molto combattive e per niente impaurite nell’affrontare atlete più forti di loro. Ma anche con le avversarie deboli hanno sempre dato il 100%. Aspetto molto importante è che mentre giocavano si divertivano. Ovviamente a fine torneo sono apparse molto stanche perché alcune di loro hanno disputato anche dieci sfide in un giorno.
Analizziamo le singole prestazioni
Mi ha colpito Rossana Ferciug ma anche Sara Congiu si è espressa molto bene. La prima è riuscita a dare un tangibile contributo nelle competizioni a squadre. Nel singolo dopo aver passato la prima fase, si è ritrovata in un girone abbastanza tosto che le ha impedito di andare avanti. Sara ha avuto alti e bassi nel torneo a squadre ma sempre tenendosi sopra la sufficienza. Peccato che abbia perduto la gara che avrebbe potuto regalare maggiori soddisfazioni a tutto il team. E’ stata brava pure nel singolo, perdendo al primo turno del tabellone finale con una pongista molto esperta contro la quale avrebbe potuto vincere.
Rimangono Martina Bonomo e Serena Anedda
Non mi aspettavo che Martina giocasse così bene. Segno che in questi mesi è cresciuta. Ha giocato alla pari anche contro avversarie molto più brave di lei. Ha superato i play off che la immettevano in un girone dove ha combattuto con grande coraggio soprattutto contro la più forte alla quale ha dato molto filo da torcere.
Serena gioca un tennistavolo particolare basato molto sul palleggio; anche lei l’ho vista molto combattiva. Quando perdeva leggevo nel suo sguardo tanto dispiacere e questo è un buon segno perché significa che ci tiene tanto a superarsi.
Cosa rimarrà alle nostre atlete?
Quest’esperienza è stata fondamentale non solo a livello tecnico. Le nostre rappresentanti hanno allacciato tante amicizie con atlete e atleti della loro età. Secondo me è un’iniziativa che si dovrebbe ripetere negli anni, non necessariamente a Zagabria ma anche in altri tornei giovanili internazionali.
Il livello generale com’era?
Non era il Top nel senso che non c’erano le più forti d’Europa, ma per la rappresentativa sarda andava più che bene perché comunque ha disputato partite di livello. E poi le atlete hanno avuto modo di vedere modi differenti di gioco. Così facendo capiscono in che maniera devono lavorare in futuro.
Con voi c’era anche la nazionale italiana giovanile. Vi siete confrontati?
Ho avuto modo di interagire con i tecnici del Progetto Italia Giovani. Il pensiero è comune, siamo tutti d’accordo sul fatto che in Italia abbiamo un modo di lavorare che forse non è del tutto corretto, partendo proprio dalla base.
Cioè?
Per esempio a me non interessa vincere subito, ma che i miei atleti vincano quando diventano grandi, a livello seniores. Però tanti in Italia tendono a voler vincere subito, magari non insegnano ad un bambino le cose fondamentali come i passi, i passi laterali, l’arrivare bene sulla pallina, il fondamentale passo giro. A d un certo livello europeo e mondiale non fai tanti punti col rovescio, bensì col dritto perché tiri più forte e hai molto più angolo e molte più rotazioni. Qui da noi abbiamo visto tantissimi atleti della categoria giovanissimi o ragazzi che sembravano dei potenziali campioni e che purtroppo nelle categorie superiori non comparivano nemmeno tra i primi sedici. Ma abbiamo anche esempi contrari. Come Antonino Amato, che da piccolo non era nessuno ed ora è un atleta di spicco della nazionale. Spero che questa mentalità si cambi il più presto possibile.
Come hai trovato l’organizzazione dello Zagiping?
Ho notato che è molto diversa dalla nostra. In Italia si accumulano ore e ore di ritardo. A livello internazionale è diverso perché c’è la chiamata e quindi tutti gli atleti devono stare attenti al loro turno. Non ci sono orari, le gare si disputano una dietro l’altra e i tavoli sono sempre occupati. Questo permette di velocizzare il tutto e gli atleti imparano a gestirsi durante la manifestazione. In Italia dovremmo imparare molto da questo.
MISSIONE AZZURRA IN POLONIA PER CARLO ROSSI E JOHNNY OYEBODE
In proiezione Campionati Europei 2016 in Croazia, il Polish Junior e Cadet Open fa proprio al caso degli azzurrini che prima di partire per Wladyslawowo hanno soggiornato per due giorni al Centro Federale di Formia. Tra i diciassette convocati non potevano mancare i due marcozziani Carlo Rossi e John Michael Oyebode: entrambi sono motivati a fare bene, sollecitati anche dai tecnici della Nazionale Lorenzo Nannoni, Valentino Piacentini, Antonio Gigliotti e Sebastiano Petracca. Le gare, cominciate oggi, si protrarranno fino a domenica, comprendendo le competizioni individuali, di singolare e doppio, e a squadre delle categorie juniores e cadetti.
LA SARDEGNA AL TEVERINO PING PONG KIDS
Un poker di piccoli e volenterosi atleti; non chiedono altro che poter migliorare confrontandosi con i loro simili di tutte le altre regioni italiane. Il Teverino Ping Pong Kids 2016 comincerà a Terni venerdì pomeriggio con l’arrivo di tutte le delegazioni e il meeting organizzativo. Dalle 16,30 e fino a domenica mattina si snoderanno le varie prove: singolare maschile e femminile, doppio misto, abilità motorie, abilità di distribuzione al cesto multiballs. Pausa di divertimento sabato sera con la festa del Ping Pong Kids.
Dopo la prova regionale si sono qualificati due atleti in rappresentanza del settore 1 maschile e femminile (nati 2005 -2006) e altrettanti del settore 2 (nati dopo il 01/01/2007).
Tre su quattro provengono dalla società Santa Teclas Nulvi che ha anche organizzato la finale regionale: Antonio Dessena, Rossana Ferciug (settore 1) e Michele Dessena (settore 2), al quale si affianca Francesca Seu del Muravera TT.
“Quest’anno sarà durissima arrivare tra i primi – analizza il tecnico regionale Stefano Curcio – anche se Rossana Ferciug può fare bene sia nelle prove fisiche, sia sul tavolo. Non conosco bene il livello generale delle più piccine. Potrebbe fare un buon risultato anche Francesca Seu, chi lo sa. A quell’età tutto dipende da piccoli particolari. Per quanto riguarda i fratelli Dessena, avendo iniziato da poco tempo spero che si arricchiscano tecnicamente”.
GUSPINI: LA FEBBRE DEL DOPPIO CONTAGIA TUTTI
Quando la stagione volge al termine non c’è di meglio che puntare sull’agonismo verace smussato da un po’ di goliardia rigenerante. I partecipanti al Doppio Open e alla novità regionale assoluta Doppio Giallo sono andati via da Guspini con un tasso di soddisfazione elevatissimo. Merito della locale società che ha saputo coinvolgere non solo i pongisti isolani ma anche i compaesani che nel tempo hanno più o meno familiarizzato con racchetta e pallina. Divertimento tangibile da parte di tutti i partecipanti anche se i migliori, tra uno scherzo e l’altro, hanno comunque dettato legge, evitando di far sovvertire clamorosamente i pronostici.
Nel doppio Open a prevalere è la coppia testa di serie n. 2 composta dall’autoctono Francesco Lai e da Alberto Manos (La Saetta Quartu). Battono dopo cinque avvincenti set i favoriti: Riccardo Lisci e Giancarlo Carta, rigorosamente guspinesi. Dietro di loro si piazza il doppio misto composto da Andrea Zuccato (Monserrato) e Eleonora Trudu (Tennistavolo Norbello) e un altro duo di casa targato Michele Lai e Fabrizio Melis. Hanno superato la prima fase Gianluca De Vita – Giuseppe Lepori (Monserrato), Bruno Pinna (ITC Fermi Iglesias) – Alberto Puzzoni (Monserrato), Francesco Ara (Santa Tecla Nulvi )- Andrea Perna (La Saetta Quartu), Mariano Zucca (Atletica Serramanna) – Luciano Macrì (San Orione Rosmarino Carbonia).
PARLA UN VINCITORE
Francesco Lai (TT Guspini). “Questo week end abbiamo avuto la possibilità di cimentarci nella specialità del doppio, pratica che troppo spesso viene snobbata negli altri impegni agonistici. Per l’occasione io e l’amico saettino Alberto Manos decidiamo di far coppia, come già successo l’anno scorso ai campionati sardi. Nel girone otteniamo il primo posto con tre vittorie agevoli contro gli amici oristanesi Carlo Maulu-Adolfo Simbula, il duo più giovane Ara-Perna e i vicini di casa di Arbus Antonello Sanna- Raimondo Onnis che da poco si sono affacciati al nostro sport tesserandosi con la mia società. Nel tabellone posso dire che, a prescindere dal risultato finale, meglio non poteva andare con gli abbinamenti, perché abbiamo incontrato tutte le coppie con cui avrei voluto giocare di più, per l’ottimo rapporto con gli avversari e il conseguente divertimento assicurato. Ai quarti abbiamo la meglio per 3-1 sui monserratini Lepori-De Vita, che al quarto set erano riusciti a rimontare dal 5-10 al 10-10, ma per fortuna qui si è arrestato il loro recupero. In semi quello che potrei definire un derbissimo per la grande amicizia tra i quattro contendenti, ci vede opposti al duo Zuccato-Trudu. La partenza è disastrosa e andiamo sotto 2-0.
A questo punto con Alberto capiamo di dover fare sul serio, perché una sconfitta per 3-0 sarebbe stata troppo disonorevole e avrebbe significato almeno un mese di derisione da parte dei nostri colleghi! Vinto il terzo set il match è cambiato completamente e sfruttando qualche attacco più convinto da parte mia e l’abile maestria di Alberto nell’infastidire Eleonora con la puntinata riusciamo a conquistare la finale. Qui il risultato sembrerebbe scontato, visto che dall’altra parte c’è la ben più quotata coppia Lisci-Carta, con cui ho condiviso il campionato di B2. Invece è venuta fuori una partita spettacolare ed equilibrata, con 5 set terminati tutti col minimo scarto. Il gioco di Alberto si combinava perfettamente con il mio, con lui che rimetteva tutto, palline dall’effetto velenosissimo difficili da attaccare per gli avversari e che di conseguenza concedevano poi a me la possibilità di chiudere col dritto. La conclusione poi è stata la ciliegina sulla torta: sul 2-2 di set e 10-9 per noi, una retina sulla risposta al servizio ci regala la vittoria! Senza dubbio posso dire che è stato uno dei tornei in cui più mi son divertito negli ultimi anni, e penso che in generale tutti i partecipanti siano rimasti soddisfatti. Speriamo di ripeterlo in futuro”.
DOPPIO GIALLO ESILARANTE
La peculiarità di questa novità assoluta a livello regionale sta nell’incognita con cui si devono disputare le gare man mano che si passa il turno. Resa ancora più divertente perché l’estrazione dei bigliettini per formare la coppia è stata affidata agli atleti stessi, tenuti sott’occhi comunque dal giudice arbitro responsabile Paolo Marinelli.
Alla fine la spunta un altro duo profeta in patria costituito da Michele Lai e Fabrizio Melis
che in finale batte il tandem Eleonora Trudu –Giuseppe Lepori. Terzo posto per Beniamino Pillitu (Atletica Serramanna) e Francesco Lai assieme alla coppia Luciano Macrì – Gianluca De Vita. Si sono spinti fino ai quarti anche Eleonora Piras (TT Oristano) – Antonello Sanna, Raimondo Onnis – Fabiano Peddis (TT Guspini), Mario Littarru (TT Oristano ) – Raffaele Sanna (TT Guspini).
ALTRE TESTIMONIANZE
Michele Lai (TT Guspini). “Il torneo di doppio open e di doppio giallo è stata una novità per tutti o quasi i partecipanti e ha suscitato divertimento e gioia in un clima disteso e amicale. Il mio torneo di doppio giallo è stato quasi un copia incolla del doppio open mattutino, nel senso che la sorte per ben due turni su tre mi ha appaiato al mio compagno Fabrizio Melis insieme al quale qualche ora prima siamo giunti terzi, battuti dal duo Lisci-Carta. Al primo turno io e Fabrizio ce la vediamo contro la coppia dei simpatici Carlo Maulu di Oristano e Francesco Ara di Nulvi: la nostra vittoria è abbastanza agevole però i nostri avversari realizzano alcuni punti degni di nota. Il turno successivo mi capita di giocare con Eleonora Trudu cui vanno i miei ringraziamenti per la simpatia e per il gioco espresso contro l’inedita coppia Francesco Lai e Beniamino Pillitu di Serramanna: come sempre affrontare mio fratello è un terno al lotto e di fatti il match è equilibrato ma grazie alla maggiore esperienza cumulativa della nostra coppia, io ed Eleonora vinciamo 3-1, superandoci nel terzo set quando sull’1-1 e sotto per 9-5 riusciamo a recuperare e vincere. Questa è stata la partita più difficile. In finale mi ritrovo Eleonora come avversaria e il mitico Giuseppe Lepori; io nuovamente insieme a Fabrizio Melis. Devo dire che più che una partita di pingpong è stato uno show tipo cabaret con Giuseppe che dispensava battute esilaranti con Eleonora e col pubblico che dolcemente naufragava in un mare di ilarità generale. Alla fine il risultato è di 3-0 per noi e per la prima volta mi capita di vincere anche una bottiglia di vino, gentilmente offerta ai vincitori da Alimentari Lisci. Spero che giornate e tornei simili si possano ripetere in futuro e grazie a tutti i partecipanti”.
Eleonora Trudu (Tennistavolo Norbello). “Nel doppio giallo a sorteggi mi son capitate tutte persone con le quali mi son trovata bene. Primo fra tutti Francesco Lai ovviamente. Come con Andrea Zuccato siamo grandi amici anche fuori dal campo quindi c’è molto affiatamento. Tutto molto bene anche con gli altri colleghi incrociati. Alleata a Beniamino Pillittu abbiamo vinto; poi con Michele Lai ero molto curiosa di giocare. Lui è molto forte e siamo riusciti ad avere ragione sull’ostico duo Lai – Melis. La finale mi è capitata con Lepori. Abbiamo scaricato tutta la tensione precedente divertendoci. Nonostante la sconfitta è stato un doppio curioso e poi, si sa il grande Lepori vince solo col grande De Vita, costituiscono una coppia ben salda. Nel doppio open che ho giocato con Andrea Zuccato non potevamo chiedere di più; abbiamo perso solo coi vincitori Manos-Lai, coppia molto forte. Passamm il girone contro tre coppie abbastanza forti, superandole tutte. La parte più complicata è stata contro Pinna- Puzzoni, poi abbiamo superato il turno e giunti in semifinale. Siamo soddisfatti, moltissimo, c’è molta sintonia in doppio, abbiamo gli stessi tempi, la stessa voglia di vincere e non ci intralciamo mai. É stato il primo doppio che abbiamo fatto insieme escludendo un torneo amatori non federale dove ci siamo piazzati secondi. Ringraziamenti speciali all’organizzazione, fantastico Guspini”.
LA VOCE DELL’ORGANIZZAZIONE
Riccardo Lisci (TT Guspini): “Non nascondo che quando mi è stato proposto di organizzare un torneo di doppio ero abbastanza scettico sulle possibilità di una buona riuscita. Dopo aver sentito un po’ di pareri qua e là e dopo aver capito che la fame di questo tipo di gara era tanta, ho accettato l’invito, proponendo di poter affiancare al doppio classico, il “doppio giallo”, un mio vecchio pallino del quale mi disse un gran bene il caro Nicola Di Fiore ai tempi della nostra serie A. La curiosità per questo torneo da parte mia era tanta, e da quel che ho visto è andato proprio come speravo. I partecipanti si son proprio divertiti nel cambiare il proprio compagno a ogni turno fino alla finale.
Devo dire che forse mi sarei aspettato qualche iscritto in più. Il torneo è stato snobbato da alcune società, importanti e meno, ma c’è da dire anche che era giornata di prime comunioni e cresime in più centri della Sardegna. Oltre ai doppi il Comitato Regionale che ringrazio, mi ha dato la possibilità di gestire contemporaneamente anche un torneo “Amatori”, che ci ha permesso di far giocare i nostri piccolissimi e di rivedere in palestra alcune vecchie glorie che ogni tanto rispolverano la racchetta. Complessivamente credo sia stata una bella giornata di vero sport, sano e gioviale, in grande amicizia. Ringrazio ancora il Comitato e soprattutto tutti i partecipanti per aver reso possibile tutto ciò. Agli assenti non mi resta che dire: ci vediamo l’anno prossimo. Ai presenti non credo ci sia bisogno di dirlo, verranno sicuramente”.
ATENEIKA2016, DAL 31 MAGGIO SI GIOCA!
Una ventina di universitari che studiano a Cagliari si cimenteranno nel torneo di Tennistavolo, incastonato nel nutritissimo programma di Ateneika 2016, la kermesse sportivo – musicale che prenderà il via dopodomani e si concluderà domenica 5 giugno.
La Fitet Sardegna, per il terzo anno consecutivo, ha deciso di rinnovare il rapporto di collaborazione con l’Associazione Culturale “Il Paese delle Meraviglie” che cura l’organizzazione complessiva della manifestazione. “Per la Fitet Sardegna è un grande onore incunearsi nel mondo universitario per propagandare la nostra disciplina- ribadisce il presidente Simone Carrucciu – e mi sento di complimentarmi con gli organizzatori che mettono a disposizione tanto tempo libero, sacrificio e professionalità per la riuscita di un evento che da subito è diventato trai più attesi nel capoluogo isolano”.
Il torneo di tennistavolo sarà coordinato dall’arbitro Paolo Marinelli e si disputerà nella palestra Cus Cagliari di Sa Duchessa. Previsti i tornei di singolari e i doppi. Si gioca il 31 maggio e il 1 giugno dalle 12,30 alle 17,30.
PAROLA AL RESPONSABILE DEL TORNEO MATTEO BRUNO
“Il torneo di tennistavolo è sempre stato una colonna portante della manifestazione, un evento presente in tutti gli anni della competizione che ha sempre fatto registrare un discreto numero di partecipanti”. A parlare è Matteo Bruno, uno degli organizzatori a cui è è stata affidata l’organizzazione del torneo di Tennistavolo, una delle otto discipline presenti ad Ateneika 2016.
Ateneika e Fitet Sardegna rinnovano la collaborazione
L’evento è importante per ambedue le realtà. La Fitet ha la possibilità di rendere più conosciuta la propria disciplina; per Ateneika l’opportunità di dare un’ulteriore scelta agli studenti.
Che ricordi hai di carattere extra sportivo legati ad Ateneika?
Ateneika regala sempre episodi extra sportivi. Dai giocatori che si sfidano la mattina e bevono una birra la sera, nel pieno spirito della manifestazione. Ateneika è competizione ma soprattutto terzo tempo.
E’ faticoso organizzare la singola disciplina in un contesto così variegato come Ateneika?
Direi di sì, ma riuscire ad organizzare uno dei più attesi eventi sportivi Cagliaritani regala tante soddisfazioni.
Anche quest’anno si alternano musica e sport. Parlaci di cosa riserverà globalmente la manifestazione Ateneika 2016.
Stiamo iniziando un percorso di crescita a livello di eventi. Prima si parlava prevalentemente di sport ora si può ragionare in termini di vero e proprio festival musicale. Ci saranno concerti ogni giorno e gli ospiti musicali che si alterneranno sono di livello internazionale. La strada è quella di rendere Ateneika un evento sportivo ma anche un vero e proprio festival musicale per la cittadinanza.
SABATO E DOMENICA TORNEO A CAGLIARI ORGANIZZATO DALLA MARCOZZI
A distanza di appena sei giorni dal torneo guspinese, il calendario prevede un altro Open, stavolta riservato ai singolaristi.
Lo organizza la società Marcozzi Cagliari presso il Palatennistavolo di Cagliari.
Sabato pomeriggio si comincia alle 15.30 con il singolo over 4000. L’indomani dalle 10:00 via al singolo maschile top 4000 e nel primo pomeriggio (h. 14.00) al singolo femminile assoluto.