UNA COPPA MURAVERA N. 9 CHE LASCIA TUTTI SODDISFATTI
Un innocente frastuono con piccole creature che si rincorrono gaudenti a suon di bottigliate in plastica. L’umore è a mille tra i mini protagonisti nel corso della cena di gala che vale anche come saluto conclusivo alla nona edizione della Coppa Muravera. La loro euforia è contagiosa perché sulle due tavolate imbandite nella palestrina di viale Rinascita anche un’altra cinquantina tra adulti e ragazzi non fa altro che ridere e scherzare sui temi più disparati, sospinti da un menù ben assortito in tutte le sue pietanze dalle infaticabili genitrici degli atleti muraveresi.
Ideale epilogo di una cinque giorni dove allenamenti e gare sono stati accompagnati da belle giornate soleggiate. Il patron della manifestazione Luciano Saiu scruta soddisfatto gli ultimi istanti di un’altra puntata da archiviare con fierezza. Anche perché sia le sue atlete del Muravera TT, sia quelli della rappresentativa Fitet Sardegna hanno mostrato gli artigli nei confronti delle altre rappresentative invitate tra cui le Nazionali Italiane mini cadet maschile e femminile, e la Fitet Lombardia maschile e femminile.
Ma le congratulazioni più sentite le accumula l’atleta di casa Alessandra Stori (Muravera TT) che lasciando tutti di stucco si impone nel torneo individuale Coppa 4 Mori Family Village, precedendo Sofia Minurri (TT Ennio Cristofaro – Italia), Maria Tognali (ASD TT Vallecamonica – Lombardia), Giada Ducoli (Vallecamonica – Lombardia).
La manifestazione a squadre ha invece decretato la superiorità delle azzurrine Minurri e Marina Misceo guidate dal tecnico Rossella Scardigno. Ma alle loro spalle brilla il Muravera TT di Astori e Francesca Seu, sapientemente guidato da Nicola Pisanu. Più indietro ancora la Fitet Lombardia (Tognali, Ducoli) coordinata dal tecnico Stefano Tomasi e dal vice presidente Giovanni Palazzoli. Ultimo posto per la Fitet Sardegna (Eva Mattana della Muraverese e Laura Pinna della Libertas Sassari), seguita dagli sparring Francesco Lai e Alberto Mattana.
La Coppa Muravera maschile ha sorriso invece la Nazionale Italiana del tecnico Domenico Ferrara e composta da Flavio Lavermicocca (TT Ennio Cristofaro) e Francesco Trevisan (Azzurra Gorizia). Piazza d’onore per la Lombardia con Nicholas Famà (San Giorgio Limito) e Mattia Sala (Canottieri Lecco). Terzo posto per la Sardegna rappresentata da Manuel Broccia (TT Guspini) e Emanuele Cuboni (Sporting Lanusei).
Nella Coppa 4 Mori Family Village si mette in luce Lavermicocca che precede Trevisan, Sala e Broccia.
“Il mio primo ringraziamento lo rivolgo al 4 Mori Family Village – dichiara il presidente Luciano Saiu – che ci ha sostenuto e supportato nell’accoglienza delle squadre. Inoltre siamo riusciti a stipulare degli accordi con diversi ristoratori locali che hanno accolto la carovana sportiva proponendoci dei prezzi molto contenuti. Il ristorante Green Gallery ci ha addirittura offerto la cena. Infine l’epilogo culinario finale lo si deve alla collaborazione dei soci e delle famiglie di giocatori e giocatrici del Muravera TT che hanno organizzato un banchetto con i fiocchi. Non nascondo la felicità per come si sono svolte le giornate di allenamenti e tornei”. E infatti il dirigente che dal 1982 è alla guida del Muravera TT racconta come si è snodata la parte agonistica: “A parte l’aspetto tecnico che ci ha premiato con il successo di una superlativa Alessandra Stori, mi è dispiaciuto per Franceschina Seu non perfettamente lucida nell’esternare le sue qualità indiscusse; sono sicuro che in futuro saprà fare molto di più perché i colpi ce li ha e riserverà tante belle sorprese”. Come sempre accade si parla in chiave futura: “Diamo appuntamento a tutti all’edizione numero dieci – conclude Saiu – di una manifestazione che mi piacerebbe trasformare in internazionale, ma non so se si potrà realizzare perché non dipende da noi ma dalla disponibilità delle squadre che interpelleremo”. Si congeda così: “Mi auguro che le famiglie continuino a sostenerci. Buoni riscontri, infine, sto avendo dalla campagna reclutamento, con nuovi 60 soci che entreranno a far parte del nostro sodalizio sportivo, dando nuova linfa all’attività amatoriale. E poi a breve organizzeremo una stage di presentazione della disciplina a tanti bambini delle elementari. Speriamo di portare nuova linfa al movimento”.
Mentre si consumavano le dolci squisitezze locali sono state presentate le squadre del Muravera TT che militeranno nei prossimi campionati di serie B femminile, B2 maschile e C regionale femminile. Importante la sinergia con la Muraverese TT nella ammiraglia femminile con l’innesto di Aurora Piras e Alice Mattana che si aggiungono a Sara Congiu e Serena Anedda.
La Fitet Sardegna era rappresentata sia dal presidente Simone Carrucciu, sia dal vice presidente Gian Luca Mattana. “Credo che appuntamenti di questo tipo siano da caldeggiare sempre – evidenzia Carrucciu – ne giova la crescita psicologica e atletica dei protagonisti perché la fatica si mescola col divertimento e lo sviluppo delle amicizie. In questa maniera si coltiva il rispetto e la disciplina col sorriso. Ringrazio Luciano e Francesca Saiu, l’intera famiglia del Muravera TT e tutti i protagonisti per averci regalato anche nel 2018 momenti di grande agonismo sportivo e di spensieratezza”.
TESTIMONIANZE RACCOLTE TRA FREGOLE E PAPASSINE
Gian Luca Mattana (Vice Presidente Fitet Sardegna): “Iniziativa lodevole, unica in Sardegna. A mio avviso dovrebbe essere ripresa da altre società isolane perché lo scambio culturale tra bambini è molto importante. Al di là dei risultati, quello che rimane è l’amicizia che legherà per anni questi bimbi. A livello di interesse sportivo è sempre un bel banco di prova perché i nostri atleti si misurano con i migliori d’Italia. Tra l’altro la Sardegna non ha sfigurato con il successo di Alessandra Stori e con mia figlia che è riuscita a battere l’azzurra Marina Misceo. Ciò significa che non siamo molto distanti dai vertici del tennistavolo giovanile nazionale. Per il resto reputo ottima l’idea di Luciano Saiu che, glielo dobbiamo riconoscere, è sempre stato impeccabile nell’organizzazione. In queste nove edizioni è riuscito a portare nella nostra cittadina atleti anche di caratura europea. Formulo complimenti di cuore augurandogli di andare avanti così perché lui, Muravera e la Sardegna meritano questo appuntamento”.
Rossella Scardigno (Tecnico Italia femminile): “Nonostante fossimo partite con delle rappresentanti molto giovani, abbiamo dato il meglio al culmine di una esperienza molto bella. Siamo riusciti addirittura a vincere e questo risultato sinceramente non me l’aspettavo. Forse perché abituate a giocare insieme, hanno sfruttato a pieno un feeling consolidato nel tempo. Complessivamente ho assistito ad una manifestazione di livello; la reputo fantastica perché rivolta a quei bambini che devono entrare nell’ottica di diventare atleti. Grazie ai ritmi frenetici di queste giornate che portano ad un accumulo di stanchezza non indifferente, dolenti o nolenti questo tipo di stress devono imparare a reggerlo. Non a caso la Coppa Muravera è una delle mie preferite. Per la nuova stagione che ci attende svilupperemo un nuovo programma rivolto agli atleti di interesse nazionale, comprendente allenamenti specifici, sempre mirati alle gare della categoria Mini Cadet che si tengono a Strasburgo ad agosto. Della realtà sarda ho potuto apprezzare un ottimo settore femminile, soprattutto quello formato dalle atlete più piccole. La vittoria di Alessandra Stori è stata meritatissima perché si impegna tanto, e ancor più bella perché forse lei stessa non si aspettava di arrivare così in alto. Ricorderò con tanta gioia questa esperienza perché per la prima volta, dopo tanti tentativi, sono riuscita a vincere la competizione per di più con due atlete provenienti dalla Puglia, la mia regione natia. Ringrazio Luciano e Francesca Saiu perché ci ospitano ogni anno e fanno di tutto per farci sentire a casa nostra”.
Domenico Ferrara (Tecnico Italia maschile): “La Coppa Muravera è una ghiotta opportunità per fare il punto della situazione e capire come sviluppare un lavoro che ovviamente sarà a lungo termine. I giorni dedicati allo stage sono serviti per fare dei test di valutazione sulle abilità dei ragazzi. Le reputo occasioni importanti sparse nell’arco dell’anno nelle quali riusciamo ad avere dei riscontri importanti sia dal punto di vista fisico, sia per quanto riguarda la rapidità dei movimenti. I dati che ne scaturiscono sono di fondamentale importanza per dare dei punti di riferimento concreti ai tecnici delle società di appartenenza. I miei ragazzi si sono espressi al meglio vincendo tutti i singoli, e con una sola sconfitta nel doppio. Si sono ben amalgamati perché insieme non avevano mai giocato. Nel singolo il podio è stato più sofferto perché ci è voluta la differenza set per decretare l’aggiudicazione dei primi due posti. Ma sono soddisfatto perché hanno messo in pratica quello che avevamo chiesto loro durante l’allenamento. Il movimento sardo lo conosco bene e lo seguo da tempo nel mio ruolo di monitoraggio dei Comitati per conto della Federazione. Qui la situazione è particolare: esistono buone realtà, con diverse persone che si impegnano a fondo per la disciplina. Ma bisogna fare anche i conti con la geografia dell’isola e le difficoltà di spostamento che le singole società incontrano sotto il profilo delle distanze e delle reti viarie. Non è semplice costruire un lavoro che in altre regioni viene facilitato dalla vicinanza tra società che così hanno l’opportunità di confrontarsi assiduamente. Lo sforzo che certe realtà sarde devono affrontare è immane. Ringrazio tutti per l’ospitalità che tutte le volte è eccezionale e per la grande collaborazione ricevuta dalle società locali con cui ho avuto a che fare”.
Giovanni Palazzoli (vice presidente Fitet Lombardia): “L’invito di Luciano Saiu l’abbiamo accettato con grande entusiasmo. L’esperienza che ne è scaturita è stata fantastica, contrassegnata da un’accoglienza veramente al top. Anche i ragazzi li ho visti abbastanza soddisfatti per i tre giorni di stage dove hanno avuto l’opportunità di vedere come lavora seriamente la nazionale. E poi hanno fatto tante amicizie con ragazzi che poi incontreranno nuovamente a Terni, sede unica dei tornei nazionali giovanili. Insomma, l’ambiente circostante è stato perfetto, con degli angoli naturalistici unici che hanno corredato l’esperienza sportiva. Speriamo di essere invitati nuovamente. Ho scelto personalmente il tecnico Stefano Tomasi in quanto sardo d’adozione e conoscitore di queste realtà; ed infatti ci ha agevolato nell’integrazione. Di Muravera mi porterò un bellissimo ricordo, sia per la logistica, sia per il lato tecnico dove gli sparring erano molto preparati e i collaboratori tecnici all’altezza. Come tutti i comitati regionali, anche la Lombardia vuole intensificare lo sviluppo del settore giovanile, e anche quest’anno organizzeremo un torneo internazionale”.
Nicola Pisanu (Tecnico Muravera TT): “Dal punto di vista umano è stata una bellissima esperienza, e lo dice una persona che questa manifestazione, nel corso degli anni, l’ha vissuta sia da giocatore, sia da tecnico, sia da organizzatore. Ogni anno riusciamo a fare bella figura senza nascondere che ci siano sempre alcune cose da migliorare. Le nostre due bambine, Francesca Seu e Alessandra Stori si sono comportate abbastanza bene. La prima avrebbe potuto fare qualcosa in più sia nella competizione a squadre, sia nel singolo. Bravissima invece Alessandra che ha avuto un’ottima condotta in tutte le partite. Nonostante fosse la più grande tra tutte le partecipanti non godeva comunque del favore dei pronostici perché c’erano almeno tre avversarie molto ostiche (Minurri, Tognali, Ducoli). Molto bene anche la competizione a squadre grazie ad un secondo posto dove abbiamo ceduto di misura alla nazionale. Mi attende una stagione molto impegnativa. Cercheremo di dire la nostra anche in B2 maschile. Continuerò a fare il tecnico e lo sparring, mi piace mettermi a disposizione della società nei momenti in cui sarò libero dagli impegni lavorativi”.
TESTIMONIANZE DI MAMME E PAPA’
Monica Pulina: “Esperienza estremamente positiva anche se dal punto di vista emotivo è molto complessa. I partecipanti vengono a contatto con dei loro coetanei provenienti da altre regioni italiane e hanno così l’opportunità di socializzare, di confrontarsi e di crescere. Mi ha colpito come terminate le gare erano pronti a sostenersi, interpreti di un sentimento molto puro. L’affiatamento collettivo ha ovviamente coinvolto pure mia figlia Laura Pinna che ha legato con tutti dal momento che è molto socievole. Da appassionata e sportiva credo che in questa stagione il suo dinamismo la sosterrà, d’altronde ha solo 9 anni, sarà tutto un divenire”.
Luis Trevisan: “E’ stato emozionante vivere da vicino la prima esperienza in azzurro di mio figlio. Sono rimasto contento per tutta l’atmosfera che Muravera ci ha riservato con i suoi luoghi marini incantevoli e una bella compagnia. Siamo abituati al mare di Grado e quando si viene qui e si vedono certi posti, non si può fare a meno di rimanere a bocca aperta. Lui si è divertito e me l’ha detto senza troppi giri di parole. Addirittura spera di ritornare qui il prossimo anno. Per vari motivi si trasferirà a giocare in Slovenia perché nell’Azzurra Gorizia non ha trovato posto. Ma lo staff della Federazione continuerà a seguirlo, anche perché era il più piccolo dei partecipanti visto che è del 2010”.
Maurizio Cuboni: “Ho assistito ad una bellissima manifestazione. Come sempre Luciano Saiu porta a termine alla grande qualsiasi iniziativa. Di conseguenza i complimenti sono inevitabili. I ragazzi si sono divertiti e nella giornata conclusiva ancor di più. Ringrazio tutti i componenti del Muravera TT e speriamo di esserci di nuovo anche il prossimo anno. Mio figlio Emanuele non è riuscito ad esprimere pienamente le sue qualità perché era un po’ arrugginito dalla pausa estiva, ora dovrà riprendere con maggiore ritmo. Mentre il suo compagno Manuel Broccia ha fatto molto meglio e poi Trevisan è davvero uno spettacolo da vedere”.
FRANCESCA SAIU FA IL SUO RESOCONTO E PRESENTA L’INCONTRO CON GLI ALLENATORI SARDI DEL 14 SETTEMBRE
Ovviamente c’era anche lei in mezzo alla bolgia giovanile di Muravera. Francesca Saiu per motivi di incompatibilità con il suo ruolo di allenatrice del Muravera TT e della Fitet Sardegna ha preferito rimanere defilata ed assumere un ruolo di osservatrice neutrale. E per questo ringrazia gli sparring dello staff regionale che l’hanno sostituita: Francesco Lai e Alberto Mattana.
Ma a fine competizione dice la sua sulle rappresentative sarde: “La nostra formazione femminile era formata da due novizie classe 2009, Eva Mattana e Laura Pinna, decisamente inesperte nel reggere un impegno di tre giorni, con stage e gare a tempo pieno. Però si sono ben comportate e mi ritengo contenta e soddisfatta. Spero che sia stata l’occasione ideale per acquisire nuovi stimoli e portare avanti una stagione verso obiettivi importanti”.
Poi si sofferma sui maschietti: “Manuel Broccia e Emanuele Cuboni hanno partecipato esclusivamente alla gara, e da loro ho avuto delle indicazioni positive importanti soprattutto se teniamo conto che d’estate non hanno avuto modo di allenarsi assiduamente”.
C’è molta attesa per l’incontro che Saiu avrà con tutti i tecnici regionali. L’appuntamento è venerdì 14 settembre alle 18:30 presso la sede Fitet Sardegna di Cagliari, in via Grosseto 1. “Questo tipo di iniziativa latitava da anni – prosegue l’allenatrice sarrabese – e ne approfitterò per illustrare progetti e obiettivi del nostro staff. Più che altro vuole essere un incontro con tutti i tecnici impegnati con i vivai delle società isolane; spero che ne scaturisca un buon dibattito con spunti interessanti al fine di creare una forte sinergia che consenta la crescita del settore giovanile. Siamo a completa disposizione delle società”.
CORSO PER ALLENATORI PARALIMPICI IN SARDEGNA: PARLA IL TECNICO DELLA NAZIONALE DONATO GALLO
Le sue conoscenze ventennali a disposizione di tutti. Donato Gallo, per conto della Fitet paralimpica, gira l’Italia con immutato entusiasmo. Elargisce suggerimenti pratici a coloro che vogliono trasmettere conoscenza e passione ai disabili intenti ad approfondire l’esperienza con il Tennistavolo.
Insegnante di educazione fisica in pensione, 62 anni, Gallo si prepara alla sua quinta paralimpiade come allenatore. Nel suo passato anche il nuoto e poi a 25 anni l’impatto con palline e racchette grazie alla militanza nell’Auchan Mugnano e soprattutto al Centro Federale di Napoli. Nel 1998 allena un ragazzo in carrozzina, Nicola Moritiello di Aversa (classe 3) che poi militerà per 10 anni con la Nazionale Italiana.
Nel 2000 riceve una telefonata: gli viene chiesto se vuole occuparsi a tempo pieno di attività paralimpica.
Domenica scorsa è arrivato a Cagliari per incontrare i tecnici sardi. Presso il Palatennistavolo di via Crespellani ha prima tenuto una sessione teorica, poi tutti in campo per mettersi nei panni di un pongista paralimpico.
“Ho cercato di ridurre all’osso quello che poi serve per essere funzionali nel corso di un allenamento – dice Donato Gallo – con l’intento di trovare una persona valida che possa proseguire il compito nella nostra realtà italiana”.
Che tipo di sensazioni ha avvertito in Sardegna?
Sono sempre simili quando vado in giro per l’Italia. Intanto da parte dei discenti c’è tanta voglia di capire, la partecipazione è attenta e colma di curiosità. Ci si rende con come sia ancor più complesso insegnare qualcosa ad un atleta disabile, che incontra difficoltà nel comprendere ciò che l’allenatore gli vuole trasmettere; ancor di più quando deve mettere in pratica le nozioni teoriche.
Cosa sa del pongismo paralimpico in Sardegna?
Tanto, anche perché in passato qualche atleta è stato in nazionale come il classe 8 Andrea Manis. E anche agli ultimi Campionati Italiani ho visto alcune società che si stanno interessando a quest’aspetto. C’è maggiore visibilità in giro grazie a manifestazioni come le Paralimpiadi, gli Europei e una televisione molto più vicina al mondo della disabilità sportiva. Questi fattori spronano maggiormente i ragazzi disabili che si presentano in palestra chiedendo di imparare. A quel punto entrano in scena i tecnici che devono insegnare la disciplina.
Non perde mai di vista l’attività agonistica internazionale..
Ci attendono i mondiali ad ottobre in Slovenia dove puntiamo sicuramente ad ottenere risultati interessanti, visto che abbiamo atleti in grado di farli. Però bisogna essere lucidi e con un istinto killer fino all’ultimo secondo perché nessuno ti regala niente. E l’allenamento in queste circostanze paga sempre.
A NULVI IL PRIMO TORNEO OPEN STAGIONALE CON SUCCESSI DI LUCA PILO E PAOLO SORAGGI
L’estate ha ripreso i suoi connotati tipici proprio nel periodo in cui il calendario agonistico riservava i primi appuntamenti. A Nulvi il presidente locale del Santa Tecla, Francesco Maria Zentile si aspettava un’affluenza maggiore ma, come sempre, ha curato il Torneo Open di 5^ e 6^ categoria con molto scrupolo. Una prova generale per il suo sodalizio in vista dei prossimi impegni nei vari campionati nazionali e regionali.
“E’ arrivato il nuovo allenatore Davor Kvesic che si è messo subito al lavoro – esclama Zentile – e ci prepariamo ad affrontare il campionato di B2 con Francesco Ara, il nigeriano Oladimeji, Giancarlo Carta ed eventuale quarto giocatore. L’obiettivo è la salvezza, mentre in D1 regionale giocheremo per un campionato di vertice e in D2 faremo crescere i bambini”.
Nella cittadina dei Candelieri sono emerse le individualità di Luca Pilo (Santa Tecla Nulvi), vincitore nei 5^ categoria. Mentre nei 6^ si impone Paolo Soraggi del Decimomannu. C’era anche il doppio che ha premiato il duo affiatato composto da Gianni Palmas e Samuel Paganotto del Libertas Ping Pong Monterosello Sassari.
OPEN V CATEGORIA
Pilo sfrutta il fattore casalingo andando a conquistare la prima piazza dopo aver sbaragliato avversari come Paolo Soraggi (Decimomannu), Emanuele Marras (TT Oristano) ed in finale Luciano Macrì del San Orione Rosmarino Carbonia. Ed è proprio l’atleta sulcitano a raccontare le sue sensazioni: “Andare a Nulvi e partecipare ad un torneo di tennistavolo è per me sempre un grande piacere. L’organizzazione seria e impeccabile e la simpatia di Francesco Zentile e soci valgono i 500 e passa km che devo fare tra andata e ritorno. Nel girone affronto Sandro Renna (L. P.P. Monterosello), Stefano Conconi (Santa Tecla) e Salvatore Zinchiri (TT Alghero), che provano in tutti i modi a complicarmi le cose, ma con i quali riesco a vincere ed arrivare primo nel girone. A seguire, come avversario trovo il coriaceo e sempre temibile Gianni Palmas (Monterosello), che con il suo puntino lungo mi mette a dura prova, ma riesco a superarlo in tre set. Arrivo alla semifinale dove mi aspetta Samuel Paganotto (Monterosello). Un giocatore che non avevo mai incontrato ma che avevo visto diverse volte all’opera. Dopo una lunga ed estenuante battaglia durata cinque set, riesco a vincere l’incontro. Complimenti a Samuel per come ha giocato e per come anche lui avrebbe meritato l’accesso alla finale. Nell’ultimo e decisivo incontro della giornata devo vedermela con Luca Pilo. Riesco a tenergli testa un solo set (finito 12-10 per lui), poi mi devo arrendere alla stanchezza, ma soprattutto alla bravura del mio avversario. Alla fine, posso ritenermi sinceramente contento e soddisfatto del mio secondo posto”.
OPEN VI CATEGORIA
Un girone a cinque giocatori consente al decimese Paolo Soraggi di vincere. Lui stesso racconta la sua impresa: “Sveglia all’alba per recarmi a Nulvi e incontrare vecchi e nuovi amici. I partecipanti al torneo di sesta risultano sei sul portale ma all’arrivo scopro che il giovanissimo Antonio Salvatore Murgia (Santa Tecla Nulvi) ha un braccio dolorante a causa degli intensi allenamenti precampionato e Adolfo Simbula (Tennistavolo Oristano) si è infortunato in maniera meno nobile, cosicché alla giudice arbitro internazionale Emilia Pulina non resta che optare per un girone all’italiana. Il torneo inizia puntuale alle ore dieci, ci si alterna a coppie su due tavoli e la classifica finale si delinea velocemente. Dopo aver superato Samuele Raggiu (Santa Tecla Nulvi) gioco e vinco la partita che assegnerà il primo e secondo posto contro il valido Pier Luigi Scudino (Libertas Sassari), il terzo posto è appannaggio del più giovane dei fratelli Raggiu, Samuele, che vince l’unica partita contro Antonio. Quest’ultimo ha iniziato a giocare da pochi mesi nel nostro splendido sport e pur non vincendo alcun incontro esibisce dei colpi ben impostati segno dell’efficace lavoro dell’istruttore del Santa Tecla. Segue la premiazione curata da Francesco Zentile, come tutta l’organizzazione, che lascia trasparire le attese di ben altra partecipazione”.
DOPPIO MISTO OPEN
Nella classifica finale del girone unico il duo Palmas/Paganotto precede i locali Conconi/Pilo e i fratelli Raggiu. Quarto posto per i coniugi del TT Oristano Viviana Salvi/Emanuele Marras.
“Torneo Open con pochi iscritti, ma sempre interessante – analizza Gianni Palmas – con atleti motivati essendo il primo torneo della stagione agonistica. La nostra coppia si è classificata prima avendo vinto tutte le partite. Comunque tutte le squadre si sono impegnate in tutte le partite anche se stanno appena riprendendo da poco gli allenamenti”.
ALTRO OPEN DI DUE GIORNI A CAGLIARI
Al Palatennistavolo di Cagliari l’Open organizzato dalla Marcozzi comincerà già da sabato 8 settembre (h.15:00) con un quinta categoria maschile e femminile. L’indomani sarà il turno dei Terza (h. 15:00) e Quarta (h. 10:00).