Cronache Pongistiche Sardegna 30 marzo 2023

CAMPIONATI ITALIANI DI CAGLIARI: UNA GRANDE MOBILITAZIONE DI FORZE UMANE E MATERIALI HA PRODOTTO UN EVENTO COI FIOCCHI

A si biri Cagliari. Lo sperano in tanti, la felicità, troppo difficile da contenere, rincorre nuove pianificazioni per convogliare nuovamente in Sardegna gli entusiasmi dei pongisti nazionali, rimasti colpiti da un meccanismo di accoglienza che merita un ragionato replay.

Le quotazioni del Comitato Sardo della Fitet crescono. Merito anche del presidente Simone Carrucciu abile nel sapersi circondare di persone qualificate che nel proprio ruolo hanno saputo dare il massimo. E di questo se n’è accorto il presidente nazionale FITET Renato Di Napoli che lo ringrazia pubblicamente per il grande lavoro realizzato in sinergia. Ma un plauso va alla stessa Federazione che coinvolgendo le istituzioni locali come Comune di Cagliari, Regione Sardegna, Coni e CIP regionali ha gettato le basi per garantire un soggiorno impeccabile alla carica dei circa 600 tra atleti, dirigenti, arbitri, volontari e responsabili dell’allestimento.

Tante le autorità intervenute per le premiazioni (Foto Giuseppe Di Carlo)
Il palazzetto di via Rockefeller (Nonsolofoto Cagliari)

L’isola pongistica esulta: nell’area sportiva di via Rockefeller e zone adiacenti si sono visti appassionati e non, ovviamente ne hanno approfittato soprattutto i più vicini, quelli del Campidano, zona che vanta una tradizione radicata ormai da oltre mezzo secolo. Ma anche il capo di sopra e il settore “centrale” hanno dimostrato tanto affetto e attaccamento alla causa. “Stiamo attraversando un buon momento – dice Simone Carrucciu – e non dobbiamo disperderlo. Mi auguro che la promozione della nostra disciplina prodotta durante gli Italiani si traduca in nuovi tesserati; piccoli, anziani, con disabilità non fa differenza, perché il nostro sport entusiasma senza conoscere età e barriere”.

Le cose funzionano al meglio se tutti i reparti possono interagire con la massima autorevolezza: “Indubbiamente è importantissimo affidarsi a persone esperte alla continua ricerca di nuove scommesse per affinare il proprio profilo personale– dice Carrucciu – ma in questi casi la componente fondamentale è il gioco di squadra; con la chiara e limpida esposizione delle criticità si fa in modo che insieme si superino senza danni”.

Il presidente della FITeT Sardegna Simone Carrucciu (Nonsolofoto Cagliari)
Breafing con gli addetti ai lavori (Nonsolofoto Cagliari)
L’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa (Nonsolofoto Cagliari)
I presidenti Renato Di Napoli e Bruno Perra (Foto Giuseppe Di Carlo)
Il bancone dei bottoni (Nonsolofoto Cagliari)

La lista dei ringraziamenti sarebbe lunghissima, Simone Carrucciu ne manda uno gigantesco. Mas un pensiero particolare lo rivolge a determinati destinatari come il presidente Renato Di Napoli, lo staff federale, volontari e collaboratori. E poi a tutti coloro che hanno alimentato la diffusione di una delle discipline più praticate nel pianeta.

Al di là del successo organizzativo e mediatico il movimento pongistico sardo gongola anche per la vagonata di medaglie che sono arrivate. Dopo gli strepitosi podi riscontrati nei terza e seconda categoria, lascia di stucco l’asseminese figlio d’arte John Michael Oyebode che negli assoluti, ovvero la crema del tennistavolo made in Italy si è trovato ad un passo dalla finalissima nel singolare, ma capace di conquistare comunque un oro e due bronzi. Ai suoi risultati si sono aggiunti l’argento e il bronzo del marcozziano Antonino Amato nel doppio misto e maschile. E bronzo pure per il Tennistavolo Norbello con Veronica Mosconi nel doppio femminile.

a dx Simone Carrucciu con il presidente del CONI Sardegna Bruno Perra (Nonsolofoto Cagliari)
Altre autorità (Foto Giuseppe Di Carlo)
Il fotografo di Nonsolofoto Cagliari Alessio Todde (Foto Giuseppe Di Carlo)
Simone Carrucciu segue le gare con attenzione (Nonsolofoto Cagliari)
Valentina Caruso (Nonsolofoto Cagliari)

Di seguito il riepilogo dei podi sardi

LA LISTA DEI MEDAGLIATI

PRIMA CATEGORIA

ORI

Doppio Misto: John Michael Oyebode (Tennistavolo Sassari)/Gaia Monfardini (TT Castel Goffredo)

ARGENTI

Doppio misto: Antonino Amato (Marcozzi)/Niko Stefanova (CIATT Prato)

BRONZI

Singolo maschile: John Michael Oyebode (Tennistavolo Sassari)

Doppio maschile; John Michael Oyebode (Tennistavolo Sassari)/Jordy Piccolin (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre)

Doppio Maschile: Antonino Amato/Daniele Pinto (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre)

Doppio femminile: Veronica Mosconi (Tennistavolo Norbello)/Giulia Cavalli (Pol. Bagnolese)

Gaia e Johnny al settimo cielo dopo il successo nel misto assoluto (Foto Giuseppe Di Carlo)

SECONDA CATEGORIA:

ORI

Singolo femminile: Valentina Roncallo (Ad Muravera TT)

Singolo maschile: Marco Antonio Cappuccio (Tennistavolo Norbello)

Doppio misto: Federico Vallino Costassa (TT Torino)/Valentina Roncallo (Ad Muravera TT)

Doppio femminile: Giulia Cavalli (Bagnolese)/Veronica Mosconi(Tennistavolo Norbello)

Valentina Roncallo con l’addetto stampa Fitet Roberto Levi (Foto Giuseppe Di Carlo)

ARGENTI

Doppio femminile: Nicoletta Criscione (Ad Muravera TT)/Le Thi Long (Sudtirol).

BRONZI

Singolo femminile: Miriam Carnovale (Ad Muravera TT)

Doppio maschile: Maxim Kuznetsov (Santa Tecla Nulvi)/Damiano Seretti (TT Torino)

Doppio maschile: Antonino Amato (Marcozzi Cagliari)/Faso (Top Spin),

Doppio misto: Giacomo Allegranza (Cus Torino)/Carnovale (Ad Muravera TT)

Doppio misto: Cappuccio/Mosconi (Tennistavolo Norbello)

Doppio femminile: Carnovale/Roncallo (Ad Muravera TT)

TERZA CATEGORIA

ORI

Doppio femminile: Ana Bržan/Marialucia Di Meo (Tennistavolo Norbello)

BRONZI:

Singolo femminile: Marialucia Di Meo (Tennistavolo Norbello)

Doppio misto: Trevisan (Krozek Kras)/Francesca Seu (Muravera TT)

Ana Brzan e Marialucia Di Meo sul podio più alto (Foto Giuseppe Di Carlo)

RESPONSI DEGLI ITALIANI: COSA NE PENSANO ALCUNI TESSERATI SARDI

JOHN MICHAEL OYEBODE CON LA SARDEGNA SEMPRE NEL CUORE

Il primo della lista da sentire è John Michael Oyebode l’unico sardo, assieme alla muraverina Francesca Seu ad aver assaporato la gioia del podio. Lo conoscono bene tutti i praticanti autoctoni, sin da quando con la maglia della Marcozzi si dimenava sui tavoli dei tornei regionali e assieme al suo amico avversario Carlo Rossi faceva intendere che sarebbe andato molto lontano.

“Torno a casa con tre medaglie che mi fanno ben sperare per il futuro – dice Johnny – anche se ormai gli anni stanno passando è non mi considero più così giovane; sono contento, sicuramente, ma ero venuto a Cagliari con l’idea e l’ambizione di conquistare tutti e 3 gli ori quindi sono soddisfatto solo al 80%.

Raccontaci i momenti più significativi della vittoria nel doppio misto

Sicuramente quando abbiamo conquistato l’ultimo punto…è stato un momento di sollievo perché ormai io e Gaia Monfardini sono anni che giochiamo insieme, soprattutto all’estero con la nazionale. Siamo tanto amici e questa cosa ha aiutato molto in campo, sapevo che potevamo andare a vincere, tanto che la mattina della finale le avevo mandato un messaggio dove le annunciavo l’intenzione di andare in campo per vincere.

Primo piano di Johnny Oyebode (Foto Giuseppe Di Carlo)

Nella semifinale del singolo avevi in pugno il futuro Campione d’Italia Leo Mutti

Ho avuto paura, senza dubbio. Ero veramente vicino alla finale a cui, come dicevo prima, aspiravo, poi davanti al pubblico di casa sarebbe stato bellissimo. Lui è stato bravo a crederci e dare tutto fino alla fine; io meno bravo a contenere le mie emozioni… spero che in futuro riuscirò a gestirmi meglio.

In panca sei stato seguito da una persona molto importante per te

Si ho avuto sempre Papà Michael. Più passano gli anni e più mi rendo conto di quanto io e lui siamo compatibili in panchina. Sia perché c’è un rapporto molto diretto, sia perché con lui il confronto è costante e a me un atteggiamento così in panchina piace parecchio. Spero di poter contare su di lui il più possibile anche in futuro, soprattutto in ambito internazionale.

Papà Michael Oyebode con il figlio Johnny (Nonsolofoto Cagliari)

Nel complesso come ti sei trovato a Cagliari?

È stata una bella manifestazione, essendo di Cagliari ho potuto giocare davanti a gente che mi conosce da quando sono bambino. Ritrovare tante persone del movimento pongistico isolano, mi ha fatto molto piacere. Per l’anno prossimo si vocifera che ci sarà un evento internazionale, spero di ritrovare la stessa atmosfera.

A Passavia (Germania), come procede?

Direi in maniera positiva. Mi mancano le ultime due giornate di campionato che dovrebbero determinare la salvezza della mia squadra in Bundesliga 2. Disputerò le ultime partite con loro prima di trasferirmi. La prossima stagione, infatti, giocherò sempre nello stesso campionato ma in un’altra squadra, con ambizioni di vertice, dove punteremo alla promozione in prima Bundesliga, un obiettivo che sogno sin da bambino.

Durante la finale Oyebode-Mutti (Foto Giuseppe Di Carlo)

Intanto sei tesserato pure con il Tennistavolo Sassari

Sassari la reputo una seconda casa in Sardegna; sono cresciuto con la Marcozzi Cagliari che non mi ha mai fatto mancare niente e anche adesso ci sono persone a cui sono molto legato. Ma anche nella società sassarese per cui ho firmato questa stagione, mi sento in famiglia. Insieme in un solo anno abbiamo già conquistato 3 titoli italiani (squadre e singolo u21, doppio misto assoluto) e due bronzi assoluti.

Cose che non si sono mai viste, o perlomeno negli anni duemila..

Mi supportano anche con la mia attività all’estero e gli sono veramente grato per tutto quello che fanno per me. Spero che la nostra storia possa continuare il più possibile e che tanti ragazzi e ragazze del posto, dopo i miei risultati, possano prendere ispirazione e magari tentare pure loro questa strada del professionismo. Magari quando potrò andare a Sassari a dare una mano lo farò volentieri.

Ringraziamenti da fare?

Sicuramente alla mia famiglia, mi supporta sempre in tutte le mie decisioni e a tutte le persone che hanno trovato il tempo di venire a fare il tifo per me. Gli sono veramente riconoscente, mi hanno dato quella spinta in più.

Gaia Monfardini e Johnny Oyebode (Foto Giuseppe Di Carlo)

DOMENICO COLUCCI E L’OTTIMO MOMENTO DEL TENNISTAVOLO NORBELLO

I pronostici non lo davano così prosperoso, eppure il Tennistavolo Norbello porta in centro Sardegna tre ori e altrettanti bronzi. Ha assistito alle bellissime performance il tecnico lucano Domenico Colucci.

Un bilancio lusinghiero

Tutti si sono migliorati rispetto alla loro posizione come teste di serie. Brave e complimenti a Marialucia Di Meo e Ana Bržan, due giocatrici che sono sulla scia del tennistavolo da tanto tempo e che ancora adesso riescono a dire la loro. Sapevo che erano tra le favorite nel doppio femminile perché, se ben preparate, con la terza categoria c’entrano ben poco, in quanto fino a poco tempo fa stazionavano in una classifica ben diversa. Hanno esperienza da vendere e nel doppio serve tanto, sfruttandola nel migliore dei modi. Potevano vincere ma da qui a farlo ce ne passa.

Il doppio femminile terza categoria Di Meo – Brzan (Foto Giuseppe Di Carlo)

I complimenti a Marialucia accrescono

Si, perché nonostante le fatiche del doppio e il poco allenamento condizionato dal lavoro, e dalla vita quotidiana, è riuscita a salire sul podio e a conquistare un bel bronzo.

E poi ci sono Veronica Mosconi a Marco Antonio Cappuccio

Li ho seguiti io, ottengono un buon risultato insieme nel doppio misto seconda, ma c’è qualche rammarico perché opposti ala coppia che si è rivelata vincitrice del torneo (Vallino Costassa/Roncallo), abbiamo ceduto in semifinale, dopo essere stati lievemente in vantaggio nel quinto e decisivo set. La gara è stata tiratissima ma ad un certo punto ho pensato che avessero capito come gestirla tatticamente.

Veronica Mosconi e Marco Antonio Cappuccio posano con Simone Carrucciu (Nonsolofoto Cagliari)

Ma le perplessità sono state scacciate dal bellissimo oro del doppio femminile

Ho seguito anche Giulia Cavalli e Veronica nel loro percorso e in questo caso parliamo di due giocatrici che se in buona forma sono di una categoria superiore e soprattutto in doppio hanno dei precedenti molto lusinghieri visto che sono state finaliste nei campionati assoluti, non a caso erano tra le coppie favorite. Sono molto contento di questa vittoria non solo per il Tennistavolo Norbello, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche dal punto di vista umano; è stata molto emozionante. Veronica la conosco da quando era bambina, ci lavoro quotidianamente a Milano e con Giulia c’è un’amicizia pluriennale.

Il tecnico del Tennistavolo Norbello Domenico Colucci con Giulia Cavalli e Veronica Mosconi

Però vorrei sottolineare anche la grandissima prestazione di Marco Cappuccio.

Prego

Sono contento che la società abbia ingaggiato questo ragazzo giovane e molto serio. Si impegna tanto rivelandosi una piacevole conferma con la sua splendida stagione e l’ottimo stato di forma. A Saarbrücken, dove si allena, evidentemente lavora benissimo. Ha dominato questi campionati italiani di seconda categoria lasciando per strada pochissimi punti, opposto ad avversari molto quotati come Paolo Bisi che questo titolo l’ha già vinto in passato ed ex numero 1 d’Italia. Ha neutralizzato completamente i giovani alla ribalta Vallino e Allegranza.

Marco Antonio Cappuccio (Foto Giuseppe Di Carlo)

FRANCESCA SAIU RACCONTA IL MIRACOLO MURAVERA TT

Prima di addentrarsi nell’analisi di una manifestazione che ha fruttato alla sua società di periferia la bellezza di sette medaglie, il tecnico Francesca Saiu non risparmia i complimenti alla rassegna pongistica cagliaritana: “Ho apprezzato molto l’allestimento della manifestazione e anche la sua vasta eco mediatica. Praticamente era impossibile non sapere che a Cagliari si stavano tenendo i Campionati Italiani di Tennistavolo. La propaganda è stata fantastica, il rito delle premiazioni idem, non ricordo di aver assistito ad un campionato italiano organizzato così bene. E poi altro aspetto non trascurabile, la presenza di tanti spettatori, tra cui moltissimi non addetti ai lavori”.

Manifestazione promossa a pieni voti (Nonsolofoto Cagliari)

E poi c’è la grande soddisfazione societaria

Siamo orgogliosi e contenti di come ci siamo espressi. Penso che si debba tornare molto indietro nel tempo, circa agli anni novanta, per registrare successi così importanti. Sette medaglie rappresentano un bel raccolto, e ci colloca tra le più importanti società d’Italia. Il tutto propiziato da giocatrici di alto livello come Valentina Roncallo, Miriam Carnovale, Nicoletta Criscione. Andiamo fierissime del bronzo di Francesca Seu nel doppio misto terza categoria e altro aspetto da non trascurare è l’essersi piazzata tra le prime 16 nel singolare, sconfitta dalla futura vincitrice. E durante le fasi preliminari si è presa la soddisfazione di eliminare la n. 2 del tabellone che poi è giunta anche in finale.

Roncallo, Carnovale e Oyebode (Foto Giuseppe Di Carlo)
Nicoletta Criscione (Foto Giuseppe Di Carlo)

Il vivaio funziona e funzionerà

Si, e ci tengo a nominare le ragazze nate e cresciute a Muravera come Serena Anedda, Aurora Piras, Sara Congiu tutte impegnate in vari sbocchi scolastici/universitari e quindi momentaneamente poco vicine ai tavoli di gioco. Hanno comunque superato il girone ottenendo dei risultati più che soddisfacenti. Ad un passo dalla qualificazione è andato pure Nicola Pisanu. Per la società è stato comunque un anno di lavoro enorme: sostenere l’intero parco giocatori è stato particolarmente oneroso ma il risultato è che questa stagione ci ha visti operativi in diversi campi.

Sara Congiu e Aurora Piras (Foto Giuseppe Di Carlo)
Francesca Seu (Foto Giuseppe Di Carlo)

IL GRUPPO MARCOZZI RAPPRESENTA UNA COSTANTE PLURIENNALE

Dal complesso di via Crespellani, dove la tensione è altissima per il grande avvenimento di Europe Cup, il tecnico Stefano Curcio si distrae un po’ parlando del rendimento dei suoi tesserati a Monte Mixi.

“Lo definirei un andamento normale – dice – ma poteva andare meglio, anche se tre medaglie sono arrivate; per adesso ci accontentiamo così in attesa di periodi migliori. Penso alle gare di doppio seconda categoria dove il nostro Antonino Amato, trovandosi un gradino sopra agli altri poteva andare fino in fondo, ma si sa, parliamo di gare particolari che riservano sempre sorprese. Mi aspettavo soprattutto la medaglia dal doppio misto in coppia con Giulia Cavalli. Mi ha sorpreso nel doppio maschile: assieme a Danilo Faso hanno ottenuto il bronzo, sconfitti dal duo Manna/Allegranza che hanno giocato meglio”.

Niko Stefanova e Antonino Amato (Foto Giuseppe Di Carlo)
Il tecnico Stefano Curcio (Nonsolofoto Cagliari)

La sua analisi prosegue soffermandosi sul famigerato Carlo Rossi e gli altri compagni: “A Cagliari era sottotono, ma i periodi negativi ci stanno, spero che si rialzi al più presto. Non ci aspettavamo nulla da parte di Rossana Ferciug (Quattro Mori), in quanto reduce da un lunghissimo infortunio. Lorenzo Martinalli non è stato molto fortunato nel singolo; pur giocando bene non è riuscito a passare il girone. Invece mi ha sorpreso positivamente Wei Jian che ha passato il turno con 55 primavere alle spalle in un contesto agonistico d’alto livello”.  

Un servizio di Carlo Rossi (Foto Giuseppe Di Carlo)
Wei Jian (Foto Giuseppe Di Carlo)

L’ANNO MAGICO DELLA SOCIETA’ ANGLONESE

Il Santa Tecla Nulvi continua a benedire questo 2023. Parola al suo presidente Francesco Maria Zentile: “Il bronzo conquistato da Maxim Kuznetsov nel doppio maschile seconda categoria rappresenta la prima medaglia della storia del Santa Tecla Nulvi ai campionati italiani. Questo risultato va ad aggiungersi ai tanti altri ottenuti durante questa stagione e di cui Maxim è stato protagonista, come la promozione in A2, la finale di Inter Cup o la promozione in A1 master. L’arrivo di Max a Nulvi ha rappresentato un importante punto di svolta per la società, portando esperienza e qualità che ci hanno permesso di raggiungere grandi traguardi. In coppia con Damiano Seretti ha disputato un ottimo torneo. Hanno fatto scalpi importanti durante il percorso che li ha portati alla semifinale dove si sono dovuti arrendere, ma senza sfigurare, ai futuri campioni. Una medaglia meritatissima per Max, non solo per le sue indubbie qualità tecniche, ma anche e soprattutto per il suo amore e la sua passione verso la disciplina, testimoniati dal fatto che nonostante le tante soddisfazioni ottenute nel corso della carriera continui ancora a partecipare a qualsiasi manifestazione possibile e sempre con grande entusiasmo. Non posso fare altro che congratularmi con lui e ringraziarlo per averci regalato la prima medaglia di sempre, con la speranza che ne arrivino ancora altre in futuro.

Maxim Kuznetsov impegnato nel doppio misto (Foto Giuseppe Di Carlo)
a sx Maxim Kuznetsov sul podio con Damiano Seretti (Nonsolofoto Cagliari)

OLTRE L’AGONISMO DEI CAMPIONATI ITALIANI: TRA ARBITRAGGI E VOLONTARIATO

DALLA PARTE DEGLI ARBITRI. PARLA NICOLA MAZZUZZI

Dei venticinque arbitri presenti a Cagliari, tre hanno rappresentato la Sardegna: Nicola Mazzuzzi, Rossana Spiggia e Daniele Vacca. Grande assente il FAR e arbitro internazionale Emilia Pulina, alle prese con un lungo periodo di convalescenza.

da sx Daniele Vacca, Rossana Spiggia, Nicola Mazzuzzi

“L’assenza di Emilia si è sentita enormemente – dice il cagliaritano Nicola Mazzuzzi – per noi sardi è un’istituzione, un punto di riferimento. Sono sicuro che riprenderà ad arbitrare, porterà come sempre la bandiera dei quattro mori nel mondo con la sua condotta impeccabile. Tutti quelli che la conoscono mi hanno chiesto di lei, mi dispiace che le sue condizioni fisiche non le hanno permesso di fare almeno un salto a Cagliari. Mi sarebbe piaciuto molto averla qui fra noi, le avrebbe dato qualche stimolo in più nella terapia di recupero. E poi avrebbe assorbito un po’ di allegria perché ce n’era tanta”.

Nicola sta vivendo una stagione intensa, quella di Cagliari è stata la sua cinquantanovesima designazione, anche se come giudice di sedia latitava dal 2010: “Su certe cose mi sono sentito arrugginito, all’inizio ne ho risentito, ma in fin dei conti non mi posso lamentare nonostante non sia più abituato a certi ritmi”.

Si attende il rientro sui campi dell’arbitro internazionale Emilia Pulina (Nonsolofoto Cagliari)

Come avete vissuto la quotidianità tra arbitraggi e tempo libero?

Eravamo un bel gruppo di arbitri e le gare sono state ben scaglionate nei giorni. Non ci sono stati sovraffollamenti soprattutto perché gli spazi erano più che sufficienti e si riusciva a gestire gli orari molto efficacemente.

Hai fatto parte di un gruppo numeroso

Ci sono nuovi innesti, tra cui qualche giovane che è utile ad abbassare la media d’età. Ci siamo divertiti, l’affiatamento non è mancato. Quando non eravamo impegnati siamo stati piacevolmente assieme nell’attesa della partita successiva da arbitrare. Si parlava e si rideva come dovrebbe essere in qualsiasi manifestazione. Insomma, non ho visto elementi che disturbavano l’armonia arbitrale.

Arbitri in via Rockefeller (Nonsolofoto Cagliari)

Siete stati molto severi?

Per la verità ho visto belle partite, talvolta qualche giocatore è stato espulso. Le decisioni erano sacrosante ma evitabilissime se i pongisti fossero stati un po’ più assennati. Nel complesso il comportamento si è dimostrato all’altezza.

Cerimoniale pre partita per Nicola Mazzuzzi (Foto Giuseppe Di Carlo)

LE SENSAZIONI DEI VOLONTARI SARDI

Un contributo importante nell’allestimento delle tre strutture adibite ai campionati è giunto anche dai volontari che hanno fatto espressa domanda dopo l’annuncio diramato dalla segreteria Fitet Sardegna. In tutto hanno fatto richiesta undici persone che hanno dato anima e cuore sapendosi divincolare con grande maestria tra un padiglione e l’altro e nelle zone all’aperto dedicate allo svago e alla ristorazione.

da sx Martina Mura, Michela Setta e Lucero Ovelar (Nonsolofoto Cagliari)

Tra loro c’era Lucero Ovelar, la pongista paraguaiana del Tennistavolo Norbello di A2 femminile: “Il mio volontariato nel campionato italiano è stata un’esperienza molto arricchente – dichiara -perché ho incontrato persone molto gentili e amichevoli che mi hanno spiegato pazientemente le cose; il mio italiano, infatti, non è ancora molto buono. Per quanto riguarda il torneo in generale, mi è sembrato di categoria internazionale e devo congratularmi con la Sardegna per questo, hanno fatto un ottimo lavoro che aprirà le porte a eventi futuri”.

Lucero Ovelar pronta per le premiazioni (Nonsolofoto Cagliari)

Giorgia Salis è arrivata da Muravera con tanto entusiasmo: “Esperienza bellissima – dice -anche se il tennistavolo è comunque una disciplina che conosco da sempre, praticamente pane quotidiano, avendo una madre in casa che fa l’allenatrice. Ho vissuto otto giorni di puro divertimento, conoscendo meglio persone che seguo da anni sotto il profilo agonistico, e già solo per questo ne è valsa la pena. La mia mansione è stata principalmente quella di portare le medaglie da consegnare ai vincitori delle varie categorie: un onore per me essere al fianco di tante autorità importanti. Insomma un’esperienza unica, indimenticabile e sicuramente da rifare”.

Giorgia Salis circondata da autorità FITeT (Nonsolofoto Cagliari)
Giorgia Salis e tante medaglie (Foto Giuseppe Di Carlo)

Anche il quartese Alessandro Mercenaro ha vissuto otto giorni indimenticabili. “Direi grande manifestazione. Viverla da collaboratore dietro le quinte è stato unico e tutto ciò che abbiam fatto per realizzarla, nel nostro piccolo, è anche merito della leggerezza e divertimento con cui abbiamo gestito tutto quanto. Merito degli altri amici volontari Nicola Carboni, Gioele Melis e Federico,Pau e degli altri ottimi colleghi che ci hanno aiutato in tutto e per tutto a dare il nostro piccolo contributo”. I suoi toni entusiastici proseguono: “Son rimasto sorpreso dalla mole di movimento che c’era giornalmente e dalla varietà dei giocatori. Io, come tanti siamo abituati a ritrovarci ad ogni torneo con sempre le solite persone, ci conosciamo tutti insomma; quindi è stato bello poter vedere da vicino ulteriori giocatori e ulteriori tipi di gioco. Aneddoti particolari? Diciamo che abbiamo “testato” i campi nelle varie pause che avevamo. L’aneddoto più curioso, però, è stato sicuramente quello di “disturbare” i campioncini Trevisan e Faso per fare due set assieme a me e Gioele. Diciamo che i ragazzini si sono divertiti parecchio più di noi. Detto questo, volevo ringraziare tutti i colleghi che ci hanno aiutato e che hanno fatto sì che questa manifestazione in Sardegna avesse il giusto merito, so che ci rivedremo presto!

Alessandro Mercenaro in un selfie del suo collega volontario Nicola Carboni

I VERDETTI DEI CAMPIONATI SARDI

Dagli Italiani ai Campionati Sardi giovanili il passo è brevissimo. Terminate le premiazioni, sabato sera, l’equipe del Muravera TT si è precipitata nel Sarrabus, giusto il tempo per aprire la palestra e disporre i tavoli nella maniera più consona alla manifestazione. Ma è stato tutto abbastanza facile perché la struttura Comunale è nuova con un impeccabile impianto luci. Nello staff dirigenziale della società presieduta da Luciano Saiu solo un briciolo di delusione per il numero degli iscritti, inferiore rispetto ad altre analoghe circostanze. Ma per gli organizzatori è stato un utile banco di prova in vista del sentitissimo appuntamento di domenica prossima quando in viale Rinascita si giocherà il Memorial Giovanni Cuccu riservato ai quarta e ai quinta categoria. All’appuntamento giovanile non è voluto mancare il presidente Simone Carrucciu, anche lui reduce dall’intensa maratona cagliaritana ha voluto dispensare complimenti a tutti i protagonisti che stanno dando vitalità ai vivai nostrani.

La palestra comunale Giovanni Cuccu di Muravera (Foto Luciano Saiu)

Nella cittadina turistica del sud est Sardegna si sono presentati circa 50 iscritti a nome di nove società. Guspini e Muravera salgono con maggior frequenza sul podio più alto. Quella di casa esulta con Emanuele Cuboni, Alessandra Stori (Under 17) e Miriam Carnovale (under 19). Dal medio campidano emergono Elèna Kuznetsova (Under 11), Luca Broccia (under 15) e Francesco Broccia (under 21). La Saetta Quartu vince il titolo under 19 con Mattia Pala e l’under 21 con Michela Mura. Bis anche per il Torrellas Capoterra con Letizia Pusceddu (under 13), Sara Floris (under 15). Il Tennistavolo Sassari va a segno con Federico Casula (under 11) e la Marcozzi Cagliari con Varis Lai (under 13).

Il presidente del Muravera TT Luciano Saiu (Nonsolofoto Cagliari)

UNDER 11 FEMMINILE

Ben dodici iscritte suddivise in tre gironi dominati rispettivamente da Anna Dessì (Muravera TT), Elena Kuznetsova (TT Guspini), Claudia Melis (Muravera TT) che rispettano l’ordine delle teste di serie. Nei turni decisivi del tabellone, Dessì giunge in finale con zero set subiti, sconfiggendo Alice Maria Meloni (TT Guspini), e anche Kuznetsova resta con lo score immacolato dopo gli esiti della semifinale giocata contro Melis, benché due parziali terminino ai vantaggi.

Podio under 11 femminile (Foto Luciano Saiu)

Ma alla resa dei conti la giovane guspinese riesce ad imporsi nella finalissima, al quinto set, su Dessì, dopo che si è trovata sotto 0-2. Terzo posto per Melis, seguita da Meloni e Claudia Pascalis (Tennistavolo Quartu).

UNDER 11 MASCHILE

Nel girone unico composto da quattro giocatori, a prevalere è Federico Casula (Tennistavolo Sassari) che supera tutti e tre gli avversari. Seconda piazza per il suo compagno di scuderia Nicola Cilloco. Le ultime due posizioni sono del Tennistavolo Quartu con Nicola Orani che ha ottenuto il suo unico successo su Alessandro Massa.

Podio under 11 maschile (Foto Luciano Saiu)

UNDER 13 FEMMINILE

Due gironi per sei partecipanti. Nel primo, la testa di serie n. 1 Letizia Pusceddu (Torrellas Capoterra), precede la sua compagna Benedetta Cingolani. Nell’altro Elisa Aramu (Torrellas), con due successi al quinto set sulla compagna Elisa Floris e su Giulia Ibba (Tennistavolo Quartu), si prenota la vetta, confermata dopo il successo anche su Marianna Pili (Muraverese Tennistavolo).

Pusceddu continua a fare sul serio estromettendo in semifinale Floris. E nella gara per aggiudicarsi la maglia da campionessa sarda, domina in tre parziali Elisa Aramu. Sale sul podio pure Cingolani.

Podio under 13 femminile (Foto Luciano Saiu)

UNDER 13 MASCHILE

Anche qui è una questione per sei. Ma gli arbitri Nicola Mazzuzzi e Daniele Vacca optano per il girone unico. A prevalere è il marcozziano Varis Lai che ha la meglio in tutte e cinque le sfide disputate. Le più sudate sono quelle ingaggiate con il secondo e il terzo classificato, rispettivamente i due portacolori del Tennistavolo Sassari Edoardo Eremita e Stefano Ganau, terminate in rimonta alla bella.

Podio under 13 maschile (Foto Luciano Saiu)

Quarto posto per Mattia Mazzola (Marcozzi Cagliari).

UNDER 15 FEMMINILE

Seppur sola, Sara Floris del Torrellas Capoterra viene premiata con tutti i crismi del caso.

Podio under 15 femminile (Foto Luciano Saiu)

UNDER 15 MASCHILE

Luca Broccia del Tennistavolo Guspini non tradisce le attese e si fa incoronare nella categoria d’appartenenza. Nel percorso verso il successo perde solo due set, durante la finale dove si trova di fronte l’agguerrito Zemgus Lai che viene piegato ai vantaggi. Il marcozziano, dopo aver prevalso a mani basse nel suo girone, elimina in semifinale Alberto Piras della Muraverese, che occuperà il terzo gradino del podio assieme al suo compagno Simone Cocco.

Podio under 15 maschile (Foto Luciano Saiu)

UNDER 17 FEMMINILE

Ovazione del pubblico di casa per la propria beniamina e unica iscritta Alessandra Stori.

Podio under 17 femminile (Foto Luciano Saiu)

UNDER 17 MASCHILE

Forse il raggruppamento più entusiasmante per via della sfida infinita tra i due lanuseini in forza al Muravera TT, Emanuele Cuboni ed Elia Licciardi. Entrambi dominano i propri gironi non lasciando nessun set agli altri sei avversari. In semifinale il primo supera 3-0 Alexander Evans del Tennistavolo Sassari mentre più combattuta è la sfida tra Elia e Manuel Broccia del Tennistavolo Guspini chiusasi al quinto. Si attendevano maggiori scintille nella finalissima, ed invece a Emanuele sono stati sufficienti quattro parziali per impossessarsi dell’ambita maglia e lo scudettino dei quattro mori.

Podio under 17 maschile (Foto Luciano Saiu)

UNDER 19 FEMMINILE

Una questione per due e tra l’altro all’interno della famiglia ospitante. Per l’occasione partecipa la medagliata di seconda categoria Miriam Carnovale che non dà respiro alla volenterosa Serena Anedda.

Podio under 19 femminile (Foto Luciano Saiu)

UNDER 19 MASCHILE

Anche se non gioca per mancanza di avversari, Mattia Pala de la Saetta si precipita a Muravera per ricevere l’ambito premio consegnato nientepopodimeno che dal presidente Carrucciu

Podio under 19 maschile (Foto Luciano Saiu)

UNDER 21 FEMMINILE

E stessa sorte tocca ad un’altra saettina, Michela Mura, anche lei campionessa sarda senza muovere una pallina.

Podio under 21 femminile (Foto Luciano Saiu)

UNDER 21 MASCHILE

Qui si ritorna finalmente a giocare con un torneino a quattro. Predomina il guspinese Francesco Broccia che chiude a punteggio pieno, seguito da Marco Cocco con due successi (Muraverese), Nicola Carboni (Torrellas) e Umberto Sbardella (La Saetta)

Podio under 21 maschile (Foto Luciano Saiu)

QUATTRO MORI CAGLIARI IN LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA IN A1 FEMMINILE E IL TITOLO CONTINENTALE

È un periodo caldo per il Quattro Mori Cagliari che ha iniziato il tris di impegni ravvicinati casalinghi cedendo per 0-4 al Sudtirol arrivato a Cagliari molto agguerrito con l’intenzione di rafforzare il secondo posto in graduatoria. Giornata negativa per i due assi femminili romeni Tania Plaian e Andreea Dragoman che hanno condiviso l’esperienza con Rossana Ferciug.

Il club di via Crespellani, attualmente ultimo con 6 punti assieme al Muravera TT proverà ad osare con la Bagnolese, terza forza del massimo campionato (venerdì h. 18:00).

Il gran finale, alla stessa ora di domenica, quando al Palatennistavolo giungerà la formazione ungherese plurititolata del Budahörsi per l’incontro di andata valevole per l’aggiudicazione della Europe Cup Women.

Il programma della A1 femminile prevede anche i match tra Muravera TT e Bagnolese (sabato h. 19:00, Palestra Giovanni Cuccu) e Ciatt Prato – Tennistavolo Norbello (domenica h. 15:00). In A1 maschile il Tennistavolo Norbello va a fare visita all’Apuania Carrara (sabato, ore 13:45).

Andreea Dragoman (A & M Fotografia)