Cronache Pongistiche Sardegna 28 marzo 2025

La Sardegna pongistica è stata fucina di futuri campioni o base operativa scelta da coloro che il talento se lo sono portato dietro per affinarlo. Per dirla meglio: tre ori, due argenti, cinque bronzi appagano quattro società sarde a Montesilvano, sede dei Campionati Italiani Assoluti: Tennistavolo Sassari, Marcozzi, Muravera TT e Quattro Mori.

Pubblico buongustaio agli Italiani di Montesilvano (Foto Giuseppe Di Carlo)

Il colpo grosso che ha fatto sognare tutti gli appassionati isolani è stato quello di Johnny Oyebode che dopo diversi tentativi e la volontà mai nascosta di voler primeggiare a tutti i costi nel singolo assoluto, riesce a conquistarlo, sconfiggendo Jordy Piccolin. Poi versa lacrime e lacrime di felicità davanti a papà Michael che l’ha seguito in panchina e a tutti gli amici con cui è cresciuto pongisticamente all’ombra del Palatennistavolo di Cagliari, prima di spiccare il volo in terre lontane dove perfeziona la sua immensa ambizione.

Johnny Oyebode commosso subito dopo aver vinto gli assoluti a Montesilvano (Foto Giuseppe Di Carlo)

Il portacolori del Tennistavolo Sassari aveva già intascato il tricolore nel doppio misto con Gaia Monfardini ripetendo i fasti di Cagliari 2023. In finale hanno avuto ragione della sorprendente coppia formata da Francesco Trevisan e di un altro pregevole frutto del vivaio isolano, Francesca Seu del Muravera TT. I due piccoli ma accertati talenti sono riusciti a eliminare, in semifinale, un misto da favola che ha unito le potenzialità della incommensurabile Nikoleta Stefanova e le assodate virtù del marcozziano Federico Vallino Costassa.

Oyebode e Monfardini campioni d’Italia assoluti nel doppio misto (Foto Giuseppe Di Carlo)
Grande il feeling tra Francesca Seu e Federico Vallino Costassa (Foto Giuseppe Di Carlo)
Niko Stefanova e Federico Vallino Costassa (Foto Giuseppe Di Carlo)

Per poco Johnny da Assemini non realizzava il triplete con la complicità di Carlo Rossi nel doppio assoluto maschile, ma in quel caso i due amici ed ex compagni di squadra alla Marcozzi si sono dovuti accontentare del bronzo perché hanno trovato in Jordy Piccolin e Vallino Costassa due avversari tosti che non a caso hanno poi vinto il titolo italiano con grande sollazzo per la società di Mulinu Becciu: chiude il bilancio della rassegna abruzzese con un oro e due bronzi, cui si deve aggiungere il favoloso argento di Maxim Kuznetsov che sempre nel doppio maschile, assieme all’ex Stefano Tomasi, sale sul podio con alle spalle 47 candeline spente, un primato non da poco che i più ferrati della materia dovrebbero omologare spulciando negli annali per verificare se altri “nonnetti” pongisti si sono spinti a tanto negli assoluti.

Piccolin e Vallino Costassa oro nel doppio maschile (Foto Giuseppe Di Carlo)
Maxim Kuznetsov e Stefano Tomasi argento nel doppio maschile (Foto Giuseppe Di Carlo)
Carlo Rossi e Johnny Oyebode (Foto Giuseppe Di Carlo)

Tornando al singolo maschile il compagno di scuderia di Johnny, Andrea Puppo, sembrava essere il candidato ideale per una finalissima tutta in famiglia, ma il ligure ha sciupato tanto opposto a Piccolin. Nel doppio femminile Valentina Roncallo del Muravera TT guadagna il bronzo assieme a Chiara Colantoni (Eureka Roma) perché battute in semifinale dalle future vincitrici Debora Vivarelli/Giorgia Piccolin. Salgono sullo stesso gradino del podio anche le due rappresentanti del Quattro Mori Cagliari Arianna Barani e Miriam Carnovale, sconfitte dal tandem Stefanova/Arlia giunte poi seconde.

Andrea Puppo si è fatto sfuggire la finale per un niente (Foto Giuseppe Di Carlo)
Valentina Roncallo e Chiara Colantoni (Foto Giuseppe Di Carlo)
Arianna Barani e Miriam Carnovale (Foto Giuseppe Di Carlo)

Nella classifica finale per società che assembla tutti i risultati dall’assoluto fino alla terza categoria, a primeggiare in Italia è il Muravera TT che ha accumulato un distacco di 76 punti rispetto al Tennistavolo Torino. Quarto posto per il Tennistavolo Sassari (75), settimo per il Tennistavolo Norbello (53), decimo per la Marcozzi (44).

Giulia Cavalli, Nicola Pisanu e Antonio Giordano festeggiano il primato del Muravera TT nella classifica generale a squadre (Foto Giuseppe Di Carlo)

TRA I PROTAGONISTI I PIU’ CHIACCHIERONI SONO JOHNNY MIRIAM E FRANCY

John Michael Oyebode (Tennistavolo Sassari): “Il tutto mi lascia positivo, ma un pochino di rammarico c’è, perché volevo riconfermare il titolo del doppio maschile dell’anno corso e concludere questi campionati con tre ori. Sono però contentissimo di essere riuscito a portare a casa il titolo nel singolo che inseguivo ed elaboravo da anni. Non è stata una gara facile perché sapevo che avrei incontrato tante difficoltà, già dal girone perché il livello si sta alzando sempre di più e nessuno ti regala più niente. Ho vinto 3-1 con Cappuccio, idem con Allegranza, ma non erano scontate come sembrerebbe sulla carta. Con i ragazzi ci alleniamo spesso insieme, ci conosciamo e so bene che quando gli altri non hanno nulla da perdere giocano molto meglio. Però sono riuscito a passare il girone da primo nonostante fossi la seconda testa di serie, perché non giocando in Italia non ho un ottimo ranking, ma a me questo interessava poco o niente.

Un servizio di Johnny Oyebode (Foto Giuseppe Di Carlo)

Poi il tabellone si è fatto abbastanza duro: a partire dai quarti ho dovuto giocare con diversi candidati al successo finale come Trevisan, ragazzo molto promettente che ha un ottimo futuro davanti. Contro di lui la gara non è stata affatto facile perché veniva dalla seconda categoria dove aveva già giocato tante partite, era più abituato di me a muoversi in questa palestra. Dopo averlo battuto con molta difficoltà, 3-1, ho incontrato Niagol Stoyanov, ma quel giorno ero più pronto mentalmente a giocare queste partite più dure. Con lui non ci avevo mai vinto ma è anche vero che non ci incontravamo da qualche anno. Allenandoci insieme sapevo che avrei avuto qualche chance e sono stato bravo a coglierle sin dall’inizio. Portarmi sopra 2-0 per me è stato fondamentale, ma la partita più tosta è stata quella con Bobocica dove perdevo 2-0. Sinceramente non ho ben chiaro come abbia potuto vincere la partita, ho sempre attaccato ma lui è un pongista che ti mette sempre tanta pressione, ti studia e poi gioca tanto sui tuoi difetti, è molto preciso su quello che fa. Sono stato bravo nel rimanere lucido nei momenti più importanti, perché credo che la posta in palio si sia giocata tutta su due punti, perché lui generalmente mira al controllo della partita, ma ogni volta che si arrivava sul 9-9 riuscivo a prendere le scelte giuste. Questo è in realtà uno step più mentale che sono riuscito a far emergere proprio nella partita contro di lui, ma in generale lo sto provando tutto l’anno.

Lo stile di Johnny Oyebode (Foto Giuseppe Di Carlo)

Nella finale con Jordy è stato tutto molto più semplice dopo aver battuto Bobo. Non dico che mi sentissi realizzato, ma ero pronto ad entrare in campo e divertirmi sapendo che lui aveva già perso due finali mentre per me era la prima volta. Nonostante con lui non avessi mai vinto sapevo che potevo giocarmi le mie carte. Quando uno entra in campo più libero riesce a esprimere il meglio di sé. Sono molto contento di aver vinto questo titolo e adesso spero davvero di riuscire a continuare con queste prestazioni anche in campo internazionale perché ho degli obiettivi molto grandi e spero di condurre questi risultati anche all’estero dove credo di poter dire la mia, ma anche lì saranno i risultati a parlare di me”.

La finale Oyebode – Piccolin (Foto Giuseppe Di Carlo)
L’abbraccio tra Johnny Oyebode e papà Michael (Foto Giuseppe Di Carlo)
L’abbraccio con Marco Poma e Carlo Rossi (Foto Giuseppe Di Carlo)

Federico Vallino Costassa (Marcozzi): “Sono stati giorni di gare molto intesi, coronati però anche da belle soddisfazioni. Iniziata la gara dei doppi pensavamo di poter fare bene e così è stato, concludendo con un oro nel doppio maschile e un bronzo nel misto. Il singolo purtroppo non è andato come speravo. ci riproverò l’anno prossimo con maggiore consapevolezza e voglia di vincere”.

L’esultanza di Federico Vallino Costassa (Foto Giuseppe Di Carlo)

Francesca Seu (Muravera TT): “Questi campionati italiani sono stati molto intensi. Sono partita con un podio mancato per un soffio in doppio misto e femminile di seconda categoria, ma sono riuscita a rifarmi nel doppio misto prima categoria. Io e il mio compagno Francesco Trevisan abbiamo riconfermato il nostro doppio già provato anni fa.

La felicità di Francesca Seu (Foto Giuseppe Di Carlo)

C’è sempre stato un buon feeling tra noi e quest’anno in particolare siamo arrivati pronti ma senza aspettative e sorprendentemente nella gara più difficile siamo riusciti a battere i detentori del titolo italiano dell’anno precedente. Eravamo già soddisfatti della prestazione ma abbiamo superato le nostre aspettative, arrivando in finale contro una coppia molto esperta che ci ha messo parecchio in difficoltà. Per noi, nonostante la sconfitta, è stata comunque una vittoria contro ogni pronostico. Speriamo di poterci ripetere il prossimo anno e perché no, anche migliorarci. Per quanto riguarda il singolo ai 2a categoria, sono passata come seconda dal girone, vincendo con avversarie ostiche. Dalla prima partita ho dovuto mettercela tutta, perché erano partite dure. Dopo essere uscita vincitrice dal primo turno, sfortunatamente ho perso con una giocatrice molto esperta, Wang Xuelang, comunque soddisfatta della prima prestazione, ma con un leggero rammarico.

Francesco Trevisan e Francesca Seu, argento assoluto doppio misto (Foto Giuseppe Di Carlo)

La gara prima categoria è stata inaspettata, dal primo punto della prima partita ero concentrata e motivata, sono uscita dal girone classificandomi come terza, perdendo per 3-2 con Wang Xuelang, vincendo 3-0 con Moretti e perdendo al quinto set con Giorgia Piccolin dopo una lotta punto su punto. Penso di aver giocato un ottimo campionato italiano, essendomi confrontata con giocatrici di altissimo livello, e sono felice di essere riuscita a tenerle testa. Spero i prossimi anni di riuscire a migliorare ancora il mio gioco e chissà magari riuscire a salire sul podio del campionato assoluto. Ringrazio la mia famiglia che mi permette di inseguire i miei sogni e mi sostiene sempre in prima fila, la mia società che crede in me da sempre. E poi Francesca Saiu, Nicola Pisanu, Luciano Saiu, e Marco Pintus li ringrazio per il lavoro che fanno con me e per me affinchè possa raggiungere i miei obbiettivi. Un particolare ringraziamento a Gianluca Abbaticchio che mi ha seguito per tutto il torneo e mi ha supportata e sopportata dal primo punto all’ultimo; nonostante tante difficoltà mi ha sempre stimolato a dare il meglio di me e infine, ma non per importanza i miei compagni di squadra e i miei amici che hanno tifato per me facendomi sentire sempre e comunque il loro calore”.

Francesca Seu (Foto Giuseppe Di Carlo)

Miriam Carnovale (Quattro Mori Cagliari): “Il doppio misto è stata una piacevole sorpresa, perché Maxim Kuznetsov lo conoscevo in ambiente societario e per sentito dire sapevo che era una gran bella persona dentro e fuori dal tavolo. Il suo stile mi piace tantissimo e sono stata felice sin dal primo momento in cui ho saputo che l’avrei fatto con lui. È arrivato anche un risultato abbastanza piacevole perché abbiamo passato il primo turno (gli ottavi) contro due giocatori d’esperienza come Wang Xuekan/Tomasi, partita tosta, tesa ed equilibrata che si è decisa nei particolari, sulle risposte e sui piazzamenti delle prime palline, riuscendo a vincerla al quinto set per 11-9. Anche nei quarti è stata bilanciata fino ad un certo punto (1-1; 7-7) contro la coppia testa di serie n. 1 Giovannetti/Colantoni. Il tennistavolo da noi espresso è stato buono poi però hanno preso il largo in quel terzo set dove è stata premiata la loro solidità ed esperienza ed è giusto che abbiano vinto loro anche perché nel quarto parziale hanno dominato. Ciò non toglie che io sia rimasta particolarmente sorpresa di come ci siamo espressi, ma oltre un tot era difficile proseguire, ma ci siamo andati vicini. Resta il piacere di aver gareggiato ed essermi divertita con Maxim.

Maxim Kuznetsov è rimasto contento del doppio con Miriam Carnovale (Foto Giuseppe Di Carlo)

Nel doppio femminile con Arianna Barani ci eravamo poste come obiettivo una medaglia che è arrivata e difficilmente dimenticherò perché la prima conquistata negli assoluti. Sono veramente contenta di averla vinta con lei. Così come con Maxim anche con la mia compagna non abbiamo provato più di tanto in allenamento ma avevamo un precedente in Coppa Italia, nella sfida contro Stefanova/Arlia del Castel Goffredo. Portammo la sfida sorprendentemente fino al quinto set, cosa che purtroppo non si è ripetuta a Montesilvano perché in semifinale le abbiamo incrociate di nuovo ma il risultato è stato a senso unico. Infatti ci hanno ingabbiato bene sui servizi e risposta, cosa che eravamo riuscite a gestire meglio nella sfida di Cagliari. Parlo di due avversarie brave che si conoscono bene ed è giusto che sia andata così perché hanno espresso in maniera chiara ed evidente la loro superiorità. Ci teniamo stretta questa medaglia.

Arianna e Miriam vanno a medaglia (Foto Giuseppe Di Carlo)

Nel singolo credo di aver disputato il mio miglior campionato italiano. Le gare del girone contro Debora Vivarelli e Giulia Cavalli sono state molto complicate, nonostante il risultato possa dire il contrario. Con Giulia ci avevo perso anche negli scorsi campionati ma mi sono accorta che il gap è stato colmato anche perché sono entrata in campo con una concentrazione e attenzione diversa su ogni pallina e questo mi ha premiato. Con Debora avevo sempre preso randellate abbastanza nette e un po’ ero rassegnata anche stavolta. Ma durante il match ho trovato delle chiavi tecnico-tattiche tali che la sfida girasse a mio favore anche se me la son vista molto brutta specie sull’1-0; 10-8 per lei. Da lì ho iniziato a cambiare alcune rotazioni sul servizio, direzione e profondità della pallina che hanno disorientato la mia avversaria. Alla fine il risultato è girato inaspettatamente e ciò mi ha reso felice. Più agevole la terza sfida del girone contro la giovane e in crescita Filippi. Nel pre turno in tabellone ho affrontato Wang Xuelan, giocatrice con l’impugnatura a penna, mancina, con la quale in passato abbiamo dato vita a belle battaglie. Il 3-0 inflittole non è mai stato così netto, frutto di una condotta che mi ha soddisfatto perché avevo le idee molto chiare su come gestirla.

Miriam Carnovale (Foto Giuseppe Di Carlo)

Sul match del giorno dopo c’è un grande rammarico, che onestamente mi ha riempito di tristezza. Con Gaia Monfardini ci ho perso diverse volte con tanto di “belle susse”. Mi aspettavo una partita tostissima ma non che si prolungasse fino al quinto (13-11 per lei). Rispetto ad altre volte ho imparato al come gestirla meglio tatticamente, sono riuscita a giocare con un tenore un po’ più basso, non dando troppa velocità perché Gaia ha ritmo, è una macchina da guerra tale da essere ritenuta la giocatrice italiana che all’estero si esprime meglio di tutte. In fondo la partita è stata bella e lottata. Son contenta del percorso fatto e in un certo momento della gara ho sentito che avrei potuta girarla a mio favore però Gaia ha dimostrato a tutti di essere una giocatrice solida, non molla mai, rimane sempre attaccata alla partita e l’esperienza internazionale forgiata negli ultimi due anni si è fatta sentire, È stata brava, onore al merito anche a lei. Di questi campionati italiani mi rimarranno le buone prestazioni e soprattutto la tranquillità e la serenità di come ho vissuto veramente ogni partita perché venivo da un periodo complicato fuori dal campo. Per fortuna psicologo, genitori e amici mi sono stati un po’ dietro, aiutandomi a ritrovare quello spirito guerriero che è un po’ in me. Insomma, prima di andare a Montesilvano, non ero molto carica, ho riposato poco, ma in fin dei conti sono contenta di essere riuscita a lottare e di aver dato del filo da torcere a tutti. Ci riproverò l’anno prossimo”. 

Miriam Carnovale ha ritrovato la grinta (Foto Giuseppe Di Carlo)

Maxim Kuznetsov (Marcozzi): “Ho trascorso una lunga settimana a Montesilvano, dove ne sono scaturite bellissime sensazioni. Mai avrei pensato di salire sul podio degli assoluti, soprattutto ora che sportivamente parlando ho una certa età. Epilogo inaspettato ma allo stesso tempo meritato perché non abbiamo rubato niente a nessuno. I due incontri vinti per arrivare in finale li abbiamo tenuti sotto controllo, anche se entrambi complicati per il livello altissimo degli avversari. Ringrazio tantissimo Stefano Tomasi perché mi ha chiesto di formare il doppio, e io ho accettato subito. E poi perché da ottimo doppista che è lui ha da traino fino alla finale. Ho giocato molto bene anch’io, contribuendo al successo però il suo ruolo è stato fondamentale. Durante la finale ci abbiamo provato in tutti i modi ma in tutti i tre set sono stati molto simili, equilibrati fino a metà finché poi perdevamo 4-5 punti di fila. Purtroppo non siamo riusciti ad opporre resistenza. Ma accolgo con gioia questa medaglia.

Maxim Kuznetsov ha duettato con Stefano Tomasi (Foto Giuseppe Di Carlo)

Il resto delle altre mie gare va collocato più nell’ombra perché i 2a categoria sono andati così così; nel singolo assoluto non ho dato il massimo. Nel doppio misto assoluto in realtà potevamo fare di più perché avevo una compagna fortissima: ringrazio Miriam di aver accettato di giocare il doppio con me. Abbiamo perso 3-1 il match che ci avrebbe portato in semifinale dove ad un certo punto avremmo potuto fare qualcosa di più, io in primis. Lei ha fatto benissimo. Sono soddisfattissimo e speriamo che risucceda ancora. Ringrazio la società Marcozzi per il sostegno e l’opportunità”.

Maxim Kuznetsov (Fotto Giuseppe Di Carlo)

Valentina Roncallo (Muravera TT): “E’ stata una gara dura, in girone sono riuscita a passare dopo 3 partite toste, però alla fine l’ho superato da seconda. E poi successivamente ho perso agli ottavi di finale 3-1, anche questa una partita lunga dove ho avuto le mie chance; è stata una buona prestazione però rimane il rammarico del risultato. Sono comunque molto contenta di come ho lottato e mi auguro di fare meglio l’anno prossimo”.

Valentina Roncallo (Foto Giuseppe Di Carlo)

Andrea Puppo (Tennistavolo Sassari): “Sono molto contento di aver raggiunto il podio, traguardo tutt’altro che scontato, perché c’è molta competitività. Ovviamente provo anche un po’ di rammarico per non aver sfruttato, in semifinale con Jordy Piccolin, il vantaggio di due set a zero e poi sul 10-7 per me, al quinto set, una palla facile che mi avrebbe permesso di disputare la gara decisiva dove sarebbe potuto succedere di tutto. Voglio precisare, però, che Jordy ha meritato la vittoria. Complessivamente è stato un ottimo campionato: nel girone ho vinto 3-0 con Trevisan, un avversario difficile. E poi nei quarti contro Marco Antonio Cappuccio è stata una battaglia ma mi ha reso felice vincere 3-1. In definitiva è stato un ottimo campionato, un eccellente terzo posto, speravo di giocare almeno una finale; non è stato così, spero che nel prossimo anno possa rifarmi”.

Andrea Puppo (Foto Giuseppe Di Carlo)

Arianna Barani (Quattro Mori Cagliari): “E’ stato un campionato italiano complicato sia fisicamente, sia mentalmente parlando. Nei doppi mi sono espressa bene, sono dispiaciuta per il doppio misto con Alessandro Baciocchi perché ai quarti abbiamo perso tiratissimo 11/9 al quinto, un peccato davvero. Sono molto contenta del podio nel doppio femminile insieme a Miriam perché abbiamo giocato bene e siamo compagne di squadra e penso che ce la siamo meritata questa medaglia anche un po’ per “coronare” tutta la stagione abbastanza complicata che abbiamo fatto.

Arianna Barani e Alessandro Baciocchi (Foto Giuseppe Di Carlo)

In singolo non sono partita tranquillissima ma sono riuscita a portare a casa due vittorie e una sconfitta qualificandomi al tabellone. E da lì tabellone sono stata più tranquilla: ai quarti di finale ho perso con Nicole Arlia che poi è stata una delle due finaliste e sono abbastanza contenta perché me la sono giocata alla pari esprimendo un buon gioco. E soprattutto ero più lucida”!

Arianna Barani (Foto Giuseppe Di Carlo)

AL TORNEO DI ALGHERO VINCONO MUZZU, ANGIUS, EVANS E MELONI

E da Alghero si riprende il filo del discorso, rimasto sospeso nell’aria in balia delle correnti marine occidentali per un lasso di tempo prolungato. Ora il Tennistavolo ritorna prepotentemente nella città turistica coinvolgendo pongisti da tutta l’isola in una collaudata forma di accoglienza che le istituzioni municipali algheresi sanno adoprare con maestria visto il fitto calendario di manifestazioni che ormai fioccano in tutti i periodi dell’anno. Il presidente della società Il Cancello Marco Tiloca, il vice Marco Cassitta e l’operosissima schiera di collaboratori al seguito, confezionano un prodotto al passo con i tempi, lasciando il segno in previsione del grande appuntamento di maggio quando la città catalana sarà invasa da atleti over 40 provenienti da tutto il mondo, affascinati dal luogo ma pronti a combattere nel nome di un fisico che risponde alla grande nonostante l’incedere delle primavere. Si ricorda, infatti, che il 10th Sardinian Veteran Open è in programma dal 9 all’11 maggio 2025.

Foto ricordo con dirigenti, arbitri e presidente FITeT Sardegna Simone Carrucciu

L’evento della scorsa settimana, diluito in due giorni nella palestra Mariotti, dispensa atmosfere da fine letargo invernale con gli iscritti pronti a riprendere tonicità sopite e voglie inconfessabili.

Partendo dai più altolocati, gli over 500, agli organizzatori non poteva capitar di meglio da premiare considerato che prima di approdare sulle sponde che da Norbello portano a Quartu, Maurizio Muzzu ha condiviso particolari gioie con la società padrona di casa. Nel circuito over 100 femminile una faccia nuova, ma fino ad un certo punto, risalta sul podio monopolizzato dal Tennistavolo Sassari la senior Dolores Angius che si fa largo tra un nugolo di giovani di belle speranze.

La palestra Mariotti di Alghero

La società turritana presieduta da Marcello Cilloco viene portata in gloria anche da Alexander Evans primo negli over 2000.

Un compagno di squadra del Muzzu, Vincenzo Meloni, fa ricordare a tutti che il Tennistavolo Quartu sta diventando di nuovo una realtà radicata nel panorama isolano.

Che la società algherese stia facendo le cose per bene lo si evince anche dalla presenza in palestra del sindaco Raimondo Cacciotto che ha rinnovato supporto morale e operativo al movimento pongistico locale. Ma importante è stata anche la presenza del presidente della FITeT Sardegna Simone Carrucciu che ha constatato con i propri occhi come da quelle parti si vuol fare davvero sul serio, per una nuova visione di una disciplina che sogna di essere preponderante in ogni angolo della nostra imponente regione.

Al centro il presidente FITET Sardegna Simone Carrucciu con Marco Cassitta e Marco Tiloca

OVER 500

Tra i diciassette partecipanti Francesco Ara (Santa Tecla Nulvi) parte da favorito, tallonato però da un altro, molto più attempato, Maurizio Muzzu (Tennistavolo Quartu) che conosce ugualmente a menadito le esperienze a squadre vissute oltre Tirreno. Se il percorso del laureato di Sedini è abbastanza netto nel girone, altrettanto non si può dire del campione macomerese che racconta per filo e per segno la sua ascesa verso la vittoria: “Per un insieme di ragioni lavorative e personali – evidenzia Maurizio Muzzu – dalla partita di campionato (D1/B) di fine febbraio non mi sono potuto allenare neanche un giorno. Pertanto mi sono presentato al torneo ranking di Alghero senza alcuna velleità di vittoria, più che altro per onorare l’invito dei miei ex compagni di squadra del Tennistavolo Il Cancello. Dopo aver mangiato l’immancabile panino del Milese, nel girone ho dovuto affrontare due vecchie conoscenze, Marco Cassitta (Il Cancello) e Costantino Pilo (Santa Tecla Nulvi) che caldi dai tornei precedenti mi hanno impegnato non poco ma sono riuscito ugualmente a vincere il girone.

Muzzu – Tiloca

Nella fase ad eliminazione diretta ho incontrato subito il mio compagno di squadra del Quartu, Nicola Orani, che ho superato con una partita molto attenta arrivando quindi in semifinale contro Marco Tiloca. Con Marco ci siamo sempre dati battaglia negli anni, alternando vittorie mie e sue; quindi ho iniziato subito il match molto determinato per non farlo entrare in partita e così è stato, vincendo in tre set dove sono stato sempre avanti e lui non è mai riuscito ad imporre il suo gioco. In finale è arrivato la testa di serie N.1 Francesco Ara dopo aver superato il giovanissimo sassarese Federico Casula; anche con lui, negli anni, abbiamo alternato vittorie e sconfitte; l’ultima volta aveva prevalso lui ma domenica sono riuscito a contrastare bene il suo gioco mostrandomi concentrato, molto regolare. Alla fine mi sono imposto col punteggio di 3-1, caricandomi in auto, con soddisfazione, il trofeo del vincitore. Faccio i complimenti al Tennistavolo Sassari per la folta presenza nel torneo di numerosi giovani atleti tutti emergenti come Nicola Cilloco e Simone Demontis ma mi hanno impressionato davvero positivamente soprattutto Edoardo Ian Eremita e Federico Casula. Sono personalmente soddisfatto per aver portato questo titolo al Tennistavolo Quartu che mi ha supportato anche con la presenza ad Alghero della dirigenza e di tutti i miei compagni di squadra e di società. Grazie al loro supporto, ho ritrovato una buona forma che ha investito l’intero gruppo che si è creato”.

La finale Muzzu – Ara

Prima di affrontare Casula in semifinale, il teclino Ara aveva avuto ragione di Nicola Cilloco. Tra i primi otto Carmine Niolu (Il Cancello Alghero) e Simone Demontis.

OVER 100 FEMMINILE

Un allenamento collettivo per le quattro dame del Tennistavolo Sassari, uniche partecipanti. Ritorna prepotentemente sulla scena l’atleta master Dolores Angius che perde un solo set nelle tre sfide disputate. Alle sue spalle Arianna Rassu, Isabella Falconi e Alessia Rassu.

Podio over 500

OVER 2000

Dei ventisei partecipanti, il futuro vincitore risultava essere in ottava posizione tra le teste di serie. Ma il sassarese Alexander Evans aveva dalla sua una preparazione niente male anche se nella fase a gironi giungeva secondo alle spalle di Sergio Idini (Libertas Ping Pong Monterosello). Il tabellone lo inizia con una sonante vittoria nei confronti del veterano Emilio Albero (Il Cancello Alghero) e poi confeziona il colpaccio nei quarti estromettendo la testa di serie n. 1 Antonio Trubbas (Tennis Tavolo Olbia). A quel punto l’ostacolo che lo separa dalla finale è fin troppo conosciuto perché Simone Demontis è uno dei tanti che come lui gremisce la palestra di corso Cossiga. Quasi scontato che il duello si protragga fino alla bella, vinta ai vantaggi. La prova finale lo vede scontrarsi con Mattia La Gaetana (Tennistavolo Decimomannu) che nella sua ascesa nel tabellone ha bisogno della bella sia nei confronti di Idini, sia al cospetto di Costantino Pilo (Santa Tecla Nulvi). Ma con Evans c’è poca storia perché il campidanese riesce a reggere il confronto nel primo parziale (che perde di misura) prima di cedere più vistosamente nei successivi. “È stato un bel torneo – dichiara Alexander Evans – che è andato oltre le mie aspettative di partenza. Devo dire che non me lo sarei aspettato di vincerlo perché comunque vedevo un buon livello. Penso di aver messo molta determinazione, ma non è stata solo una vittoria, questa esperienza la considero pure una valutazione su cosa devo migliorare ancora”.

Tra i primi otto Samuel Paganotto (Libertas Ping Pong Monterosello) e Gianni Pintus (Tennistavolo Paulilatino).

Podio over 2000

OVER 3500

Il numero più elevato si registra nella competizione inaugurale del sabato con 34 adesioni.

Vincenzo Meloni, il trionfatore del Tennistavolo Quartu, è l’undicesimo tra i favoriti. Nel suo girone non lascia nemmeno un set, poi anche i due primi turni del tabellone sono immacolati con i 3-0 inflitti a Francesco Polese (Tennistavolo Sassari) e Sergio Vacca (Tennis Tavolo Guspini), favorito n. 4. Il resto lo racconta il diretto interessato: “Come sempre, prima di un torneo – ricorda Vincenzo Meloni – è la tensione a farla da padrona. Ma una volta che entri in campo cerchi di divertirti. Poi se vinci sei contento, se perdi l’arrabbiatura è dietro l’angolo. Ho partecipato ad un torneo ben organizzato, felice che fosse ad Alghero. Infatti poi abbiamo festeggiato facendoci diversi drink nei vari pub disseminati nella città, l’ultimo alle 4:30 del mattino. Speriamo che riorganizzino qualcosa così ci facciamo un’altra gitarella. Tra le gare più impegnative sicuramente la semifinale contro Massimiliano Salis (GS TT Alghero), vinta in quattro parziali. Nella finale con Giuseppe Curreli (Marcozzi) vincevo 2-0 8-4 poi un time out chiesto dal mio avversario mi ha distratto consentendogli di accorciare le distanze. Ma poi ho vinto a 8 nel quarto, ponendo la parola fine a questa bellissima affermazione. Quanto ai miei progetti, spero di salire in C2 con il Tennistavolo Quartu di cui sono riserva e di continuare questo percorso di crescita con i miei compagni di squadra. Allenarmi con loro, così forti e d’esperienza mi sta portando a migliorare tanto, considerando che ho ripreso tre anni fa mi sembra che gli stadi di avanzamento si vedano, specie nel rovescio; manca poco affinché il top lo possa usare anche in gara. Tale perfezionamento mi renderà ancor più completo e a 44 anni questa cosa mi fa divertire tantissimo”. 

Il podio over 3500

La performance di Giuseppe Curreli in tabellone è cominciata con l’eliminazione di Stefano Corda (Tennis Tavolo Olbia), seguita dal 3-1 imposto a Gianfranco Ibba del Tennistavolo Quartu. L’accesso in finale è avvenuto superando in tre set il suo giovane compagno di scuderia Mattia Cabitza. Della Marcozzi anche Samuele Sotgiu e Luca Pinna stoppati ai quarti.

a dx Vincenzo Meloni chiacchiera con gli organizzatori (1)

I CAMPIONATI VERSO L’EPILOGO

In questo fine settimana già ci potrebbero essere dei verdetti nei vari campionati nazionali e regionali. In A1 maschile c’è solo da definire chi tra Marcozzi e Tennistavolo Sassari guadagnerà la seconda piazza, anche se a prescindere da tutto, destino e regolamento le vorrà protagoniste della semifinale scudetto.

Carlo Rossi della Marcozzi (Foto Giuseppe Di Carlo)
Ale Baciocchi del Tennistavolo Sassari (Foto Giuseppe Di Carlo)
Ale Baciocchi del Tennistavolo Sassari (Foto Giuseppe Di Carlo)
Marco Antonio Cappuccio del Tennistavolo Norbello (Foto Giuseppe Di Carlo)

Nella penultima giornata di ritorno le due sarde posticiperanno i propri impegni: i 31 marzo il team di Cagliari sarà di scena a Servigliano. Il 3 aprile gli uomini di Mario Santona saranno ospiti del Messina.

Domenica il Tennistavolo Norbello, già condannato alla serie A2, giocherà in casa della Bagnolese.

In A1 femminile di sicuro la Sardegna esprimerà una finalista per l’assegnazione dello scudetto. Il verdetto si conoscerà in seguito alla doppia sfida di andata e ritorno tra Muravera TT e Tennistavolo Norbello. Si comincia nel Sarrabus il 31 marzo con inizio alle 15:30. Ritorno il 2 aprile nel Guilcier alle 17:30. Nella regular season la formazione del centro Sardegna ha chiuso al primo posto con nessuna sconfitta, il Muravera è giunta quarta.  

Hana Matelova
Olga-Vorobeva

In A2, archiviata la pratica Muravera TT già promossa, le speranze di una nuova storica ascesa si concentrano nel Santa Tecla Nulvi che per mantenere la vetta deve vincere sia a Pieve Emanuele (tre punti indietro) il 30 marzo, sia contro il già retrocesso Sudtirol, in casa il 12 aprile.

Si giocano anche gli ultimi concentramenti nei quattro gironi di A2 femminile, di cui uno a Norbello. In tutto sono sei le squadre sarde sparse nei tre gironi di competenza.

Veronica Mosconi del Tennistavolo Norbello (Foto Giuseppe Di Carlo)
Sofia Minurri del Muravera TT (Foto Giuseppe Di Carlo)
Rossana Ferciug del Quattro Mori (Foto Giuseppe Di Carlo)
Lisa Bressan del Tennistavolo Sassari (Foto Giuseppe Di Carlo)
Marialucia Di Meo del Tennistavolo Norbello Giallo

Messa in saccoccia la seconda promozione stagionale il Muravera di B2 (girone F2) rimarrà a guardare i giochi avversari, come anche la formazione B che però ha bisogno della matematica per festeggiare la salvezza. In C1 il TT Guspini potrebbe festeggiare sul campo della Muraverese, il 29 marzo, la vittoria nel girone. Andando sui campi regionali, il Paulilatino deve gestire un vantaggio di due punti sul TT Guspini che nel recupero col il TT Carbonia ha pareggiato. Due i punti di Silvio Dessì da una parte, mentre sul fronte sulcitano è stato impeccabile Walter Barroi. Di Manuel Broccia l’altro punto guspinese e di Vito Moccia quello su Massimiliano Broccia nell’ultimo match in cartellone.

Gioele Melis del Muravera TT B di B2 (Foto Giuseppe Di Carlo)

Il Cancello Alghero deve gestire tre punti di vantaggio sulla inseguitrice Tennistavolo Sassari Young nel girone A della D1; l’incontro casalingo col Santa Tecla Nulvi consiglia ai dirigenti di organizzare un rinfresco degno di nota.

Nel B il testa a testa tra Tennistavolo Quartu e ITC Fermi Iglesias, separate da un solo punto, fa pensare che tutto si deciderà all’ultima giornata del 12 aprile.

Giovanni Siddu del Fermi Iglesias (Foto Tomaso Fenu)
Licio Rasulo della Marcozzi Boss (Foto Tomaso Fenu)

In D2 sono già note le società che parteciperanno ai play off promozione che si disputeranno nella palestra comunale Giovanni Cuccu di Muravera, domenica 13 aprile. Tennis Tavolo Olbia, ITC Fermi Iglesias, Marcozzi Boss, La Saetta Verde, e una tra Muraverese Young e Muraverese Old, daranno vita ad un tutti contro tutti dove solo l’ultima in classifica non salirà in D1.