CAMPIONATI ITALIANI: L’ORO DEI SARDISSIMI ROSSI E OYEBODE SCALDA I CUORI
MURAVERA TT LA SOCIETA’ PIU’ PROLIFICA D’ITALIA
Il tennistavolo made in Sardinia, in quel di Molfetta, anche nella seconda parte dei Campionati Italiani riservata ai 1^ e 2^ categoria ha continuato a produrre risultati apprezzabili con le sue società abili nello spronare i propri tesserati; in risposta, atleti e tecnici hanno fatto il possibile per scalare le graduatorie.
L’oro conquistato dalla coppia Johnny Oyebode/Carlo Rossi è quello che ha destato più trasporto tra i cultori della disciplina. I due pongisti, cresciuti sin da piccini nel vivaio della Marcozzi, insieme hanno fatto incetta di medaglie nella lunga ma gloriosa scalata delle categorie giovanili. L’ idillio è continuato vestendo la maglia azzurra e anche lì i podi non si sono fatti attendere, fino a quando, nella categoria italiana più prestigiosa, sono riusciti a trionfare sgominando i fratelli Leonardo e Matteo Mutti dopo una sfida emozionante protrattasi fino al quinto set. I loro attuali club di appartenenza, Marcozzi per Rossi, Tennistavolo Sassari per Oyebode hanno provato grande soddisfazione per questi due ventenni che rappresentano l’orgoglio pongistico sardo nel mondo.
Johnny non ha bissato però il successo cagliaritano del 2023 nel doppio misto, accontentatosi dell’argento con la sua storica partner Gaia Monfardini (Sudtirol) e non è neppure riuscito a guadagnare il podio nel singolo perché estromesso ai quarti, dopo 5 frazioni, da Jordy Piccolin (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre).
Anche Carlo, assieme a Valentina Roncallo (Muravera TT), si è dovuto fermare ai quarti. Per tutti e tre nessun riposo perché in questi giorni sono di scena al WTT Feeder Otocec (Slovenia), che si concluderà lunedì 1° aprile.
Dopo il trionfo nei 2^, Arianna Barani (Quattro Mori Cagliari) e Giulia Cavalli (Muravera TT) incamerano un bronzo davvero speciale nel doppio femminile. Barani ritorna dall’esperienza pugliese anche con l’argento nel singolo di 2^ categoria, sconfitta in finale da una superba Miriam Carnovale (Muravera TT). Nei giorni precedenti la magiostrina aveva incassato l’oro nel misto con Alessandro Baciocchi (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre). Ricordiamo inoltre l’argento di Marco Poma (Tennistavolo Sassari) sempre col supporto di Baciocchi nel doppio maschile. Argento per Miriam Carnovale nel doppio femminile 2^ assieme a Sofia Minurri (Tennistavolo Torino) e bronzo per Lorenzo Martinalli (Marcozzi) nel doppio maschile 2^ con la complicità di Giacomo Izzo (Milano Sport).
In 3^ categoria si erano messe in mostra la muraverese Francesca Seu, oro sia nel doppio misto con Alessandro Pizzi (Circolo Tennistavolo Ferentino), sia nel singolo, dopo aver sconfitto in finale la sua amica corregionale Laura Alba Pinna (Tennistavolo Sassari) che si è tolta la soddisfazione di passare un turno nel singolo 2^, gesto atletico che le ha permesso di accedere addirittura al sacrario riservato alle “assolute”.
Nella speciale classifica nazionale delle società, stilata dopo le competizioni molfettesi il Muravera TT è al comando con 141 punti, quarto posto per il Tennistavolo Sassari (66) e settimo per il Quattro Mori Cagliari (59).
“Mi complimento con atleti e società per le forti emozioni scaturite anche negli ultimi giorni dei Campionati Italiani – ribadisce il presidente FITeT Sardegna Simone Carrucciu – e assieme a loro ho gioito per la vittoria di Carlo e Johnny che conosco da quando hanno cominciato la loro sfolgorante carriera. Mi auguro che il loro ricercare continuamente la perfezione con inesauribile sacrificio sia d’esempio per chi vorrebbe seguire la loro scia”.
MARATONA DI IMPRESSIONI DA MOLFETTA
Nel festival delle testimonianze che con tanta cortesia e disponibilità rilasciano i protagonisti, il primo a cui lasciamo spazio è Johnny Oyebode che appare deluso ma sempre voglioso di prendersi la scena in futuro: “Ho partecipato ad un campionato italiano che mi ha lasciato l’amaro in bocca – conferma l’asseminese – perché ero andato a Molfetta per vincere tutto e invece rispetto a Cagliari 2023 non si sono registrati gli stessi traguardi. Il titolo nel misto con la mia compagna di doppio Gaia Monfardini l’abbiamo dovuto cedere, però è doveroso fare i complimenti a Jordy Piccolin e Nicole Arlia che hanno giocato una grande partita, mettendoci in difficoltà. Probabilmente vincendo il primo set, in cui eravamo 10-7 sopra, avremmo potuto fare qualcosina di più, ma loro sono stati perfetti”.
Poi però cambia i toni quando deve soffermarsi sul titolo tricolore nel doppio maschile assoluto: “Io e Carlo siamo felici, era la prima volta che giocavamo insieme in Italia dai periodi in cui vincemmo tantissimi titoli con la maglia della Marcozzi. A Molfetta eravamo fiduciosi perché a livello internazionale giochiamo veramente bene insieme e credevamo di potercela fare”.
Poi fiocca nuovamente la delusione per non aver raggiunto la zona medaglia nel singolare assoluto: “L’uscita nei quarti di finale in singolo mi ha rattristato parecchio, credevo che questo avrebbe potuto essere l’anno giusto per portare a casa questo titolo. Purtroppo nella gara con Piccolin conducevo 8-5 nell’ultimo set, ero ad un passo dalla semifinale. Invece ho perso ed è molto dura da digerire. So bene che lo sport è così e bisogna dare il merito a Jordy che ha fatto una grande partita e un grande campionato italiano”. Johnny guarda sempre avanti: “Riprenderò a lavorare con la massima concentrazione in vista dei prossimi impegni internazionali che mi vedranno impegnato dal 28 al 1° aprile in Slovenia, dal 2 al 7 in Croazia e poi dall’11 al 12 nelle qualificazioni olimpiche di doppio misto in Repubblica Ceca. Ci tengo a ringraziare il Tennistavolo Sassari che continua a supportarmi in tutte queste competizioni internazionali che vado a fare. Sono fiducioso per il proseguo della stagione”.
Lo stato d’animo di Carlo Rossi è stato radiografato dall’addetto stampa della FITeT nazionale Roberto Levi: “Tenevo moltissimo a questo titolo, anche per il rapporto di amicizia che ci lega fuori dal campo. Le ultime gare che avevamo giocato erano state positive e dunque ero molto fiducioso. Sono molto felice che sia arrivato questo successo, fra l’altro al primo tentativo”.
Il rendiconto generale di Arianna Barani da Cortemaggiore è di due ori, un argento e un bronzo. Le sue riflessioni cominciano dalla 2^ categoria: “Sono stata felicissima di aver vinto ancora il doppio misto con Alessandro Baciocchi – sottolinea – giochiamo insieme da tre anni ormai e ci troviamo veramente bene insieme. Dietro il doppio femminile c’è una storia particolare spartita con la mia grande amica Giulia Cavalli; veniamo dallo stesso paesino, siamo di due generazioni diverse ma la conosco da quando ero piccolina. Andavo a vederla quando giocava in A1 nel Cortemaggiore e quindi è stata un’emozione forte soprattutto vincere il titolo perché era la prima volta che lo facevamo insieme!
“Peccato nel singolo perché volevo riuscire a fare tripletta, non ci sono riuscita. Nel girone di qualificazione ho subito una sconfitta-sorpresa da parte di Candela Sanchi ai vantaggi del quinto; passando al tabellone come seconda sono cambiati tutti i piani. Quella sconfitta in partenza l’ho dovuta mandare giù in fretta e pensare subito positivo. Sono contenta sia di essere arrivata in finale, peraltro tiratissima ma perduta contro Miriam, sia per averla giocata con lei; le faccio i complimenti perché è stata più brava”.
Il racconto prosegue con l’esperienza nell’assoluto: “Ci sono arrivata che già ero un po’ provata dai 2^ categoria sia fisicamente, sia mentalmente – confessa Arianna – ma ho dato il massimo in tutto ed è andata anche bene. In doppio misto, sempre con Alessandro Baciocchi, abbiamo perso ai quarti di finale lottando con la coppia che poi si è posizionata seconda (Oyebode/Monfardini). Con Giulia siamo riuscite a conquistare un’altra medaglia di bronzo in doppio femminile perdendo sempre con la coppia che poi è arrivata seconda (Vivarelli/Piccolin). Nel singolo mi sento di dire che sono contenta perché ho espresso un buon tennistavolo a partire dal girone: sono passata come seconda e di conseguenza ho superato un turno preliminare che mi ha permesso di figurare tra le prime otto. Successivamente ho perso (con Giorgia Piccolin) una partita abbastanza tirata per entrare in semifinale. In definitiva sono contenta, credo di essere sulla strada giusta, bisogna solo continuare a lavorare”.
Si rimane nella bassa piacentina con l’intervento di Giulia Cavalli: “Siamo molto felici di aver vinto insieme il titolo italiano nel doppio femminile di 2^ – ammette – nonostante non fosse mai capitato in precedenza anche perché io e Arianna Barani apparteniamo a generazioni diverse. L’anno scorso l’avevo vinto con Veronica Mosconi ma anche quest’anno con Ari partivamo come favorite ma è il campo che poi deve dare la conferma; e infatti la finale contro Miriam e Sofia è stata molto tirata, sebbene il 3-0 possa rivelare il contrario. Tenuta mentale e concentrazione sono state ottime, come peraltro il gioco espresso, soprattutto sotto il profilo tattico, che ci ha consentito di ottenere un titolo al quale tenevamo tanto. Rimane però la delusione nel doppio misto di 2^ categoria dove con Paolino Bisi partivamo da cranio di serie n. 3 e abbiamo perso ai quarti dopo una sfida (contro Trevisan/Moretti) alla nostra portata che se l’avessimo ripetuta altre cinquanta volte l’avremmo fatta nostra. Mi spiace anche per il singolo perché l’ultima che avrei voluto incontrare era proprio Arianna ed invece ciò è accaduto ai quarti. Sono comunque soddisfatta del gioco espresso, di non aver mai mollato una pallina, di essere stata concentrata. Tutti questi risultati non devono apparire scontati per una mamma che lavora otto ore al giorno e che quindi non dedica al tennistavolo tutta la giornata, a differenza di altre persone affrontate”.
Sopraffatta dall’influenza e fatiche varie post manifestazione, Miriam Carnovale decide di uscire allo scoperto solo dopo un paio di giorni dedicati al riposo assoluto. “Sinceramente non mi aspettavo di vincere il titolo di 2^ Categoria – rimarca – non perché non avessi fiducia ma per come si era messo il torneo. E invece con le scelte tattiche giuste sono riuscita a trovare una via d’uscita in tutte le gare disputate. Soltanto la prima gara del girone è risultata facile ma dalla successiva ho dovuto fare gli straordinari. Contro Irene Moretti perdevo 1-0 10-8 ma non ho mai smesso di credere che avrei potuto ribaltare la partita. Le difficoltà sono proseguite contro la beniamina di casa Valentina Leogrande con cui mi sono trovato sotto 2-1. Pur essendo giocatrici sulla carta inferiori sapevo che le difficoltà sarebbero fioccate. Sono restata dura con la testa perché le scelte tattiche giuste sarebbero state la logica conseguenza”.
“Nei quarti ho affrontato Caterina Angeli che ho sempre sofferto e infatti ad un tratto mi sono trovata sotto un treno quando nel quarto set conducevo 7-1 e alla fine l’ho spuntata ai vantaggi. Una lotta di nervi è stata la semifinale contro Candela Sanchi che fino a quel momento aveva fatto grandi cose, battendo pure Barani. Ho provato a limitarla nel rovescio e la velocità dello scambio, i suoi punti di forza; quindi ho impostato più su qualità e controllo e come sempre accadutomi in tutta la giornata, sempre in recupero. A parte la finalissima quando ho deciso che avrei dovuto pigiare sull’acceleratore nei primi due set e infatti mi sono ritrovata a condurre 2-0. Meno male perché partire nuovamente sotto sarebbe stato deleterio per il mio equilibrio psichico, soprattutto con una giocatrice che mi conosce bene ed ha tanta esperienza rispetto alle colleghe incontrate precedentemente. Arianna sa stare bene in campo, non perde il filo del gioco e combatte fino alla fine. Mi aspettavo quindi che la partita si sarebbe allungata e così è stato. Al quinto set mi sono ritrovata sotto poi punto a punto sino al sette pari e quando lei ha realizzato il punto successivo, la chiamata del time out è stata provvidenziale. E infatti al rientro ho incassato quattro punti consecutivi, evitandole di impostare il suo contrattacco veloce e mettendo più qualità alla pallina. È stata una lotta dall’inizio alla fine, ma sicuramente la fiducia e la grinta espressa mi hanno portato a vincere il titolo”.
È il turno di Marco Poma che rammenta l’argento nel doppio maschile di 2^: “Un paio di anni fa avevo già vinto il titolo nel doppio assieme ad Antonino Amato e mi avrebbe fatto tanto piacere ripetermi quest’anno con Alessandro Baciocchi. Rispetto a due anni fa, a mio parere, il livello si è alzato davvero tanto; sin dalla prima partita abbiamo dovuto lottare in tutti i punti per vincere. Purtroppo in finale abbiamo perso pur avendo un match point al quarto set ma gli avversari (Bisi/Ragni) sono stati bravi a rimanere saldi e lucidi e alla fine hanno meritato di vincere”.
A MURAVERA IL MEMORIAL GIOVANNI CUCCU GENERA UN FORTE RICHIAMO AFFETTIVO
CINQUE PODI PER CINQUE SOCIETA’
Ricordarlo sempre con grande affetto, giocando col sorriso. Giovanni Cuccu manca tanto a tutti, anche a coloro che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Rivive ancor di più grazie al Memorial che il Muravera TT gli dedica con sempre più impegno e massiccia mobilitazione. Anche la settima edizione dedicata al pongista muraverese prematuramente scomparso nel 2017 ha accolto quasi settanta specialisti della racchetta, molti dei quali si sono cimentati in più categorie, portando a quasi 120 la mole delle iscrizioni totali tra 6^ categoria, 5^ e 4^ femminili e maschili. In tutto hanno risposto 18 società e anche l’elenco dei vincitori testimonia una grande varietà nella distribuzione dell’ambito trofeo. Profeta in patria è Alessandra Stori (Muravera TT) che vince il girone unico dei 4^ femminili. Ma nella omologa categoria maschile è Gioele Melis della Saetta Quartu S. Elena a prendersi la meritata acclamazione. Esulta anche l’altra società della terza città sarda, il Tennistavolo Quartu che fa strike grazie al blasonato veterano Marco Isola. Appartiene alla scuderia dei Quattro Mori Cagliari Barbara Lecca, la più forte nei 5^ femminili. Il giorno prima un po’ di gloria anche per il Tennistavolo Sassari andato a segno con uno dei suoi tanti baby scatenati: stavolta è toccato a Simone Demontis dominare i 6^.
L’organizzazione ha fatto circolare delle t-shirt con impresso il volto di Giovanni, andate a ruba, ma a colpire come sempre è il coinvolgimento totale di tutte le persone che gravitano attorno al sodalizio sarrabese.
“Reduci dai Campionati Italiani ci siamo immediatamente addentrati nella manifestazione più importante organizzata dal Muravera TT – espone il presidente Luciano Saiu – per la prima volta in due giorni di gare È stato quello con più presenze e soprattutto non mi aspettavo 40 iscritti ai 6^ categoria. Ma sono felice che le società più attive in Sardegna siano intervenute. Penso che sia andato tutto alla perfezione perché abbiamo ricevuto complimenti e ringraziamenti per come è stato allestito. Grazie anche agli arbitri che sono stati come sempre precisi”.
Al di là dei risultati l’obiettivo primario della società è parlare di Giovanni passando in rassegna i momenti più significativi che hanno contrassegnato la sua breve esistenza fuori e dentro una palestra. “Ci è andata bene anche sotto il profilo climatico perché la giornata è stata gradevole – interviene il tecnico Francesca Saiu – ma tengo a ringraziare tutte le famiglie dei nostri atleti che hanno adibito un buffet impeccabile e sono state sempre presenti per tutta la giornata; questa è la forza che ci porta a concludere alle 23:45 di domenica, stanchi ma sempre con il sorriso. Inoltre ringrazio tutto lo staff tecnico che oltre me comprende Nicola Pisanu, Marco Pintus, Valeria Melis, Serena Anedda. E poi la nostra supporter n. 1 Stefania Sestu che è sempre disponibilissima. Il nostro prossimo impegno per conto del Comitato regionale FITeT sarà l’organizzazione della Coppa Sardegna il primo maggio e successivamente i Campionati sardi Giovanili. Ci prepareremo per fare tutto nel migliore dei modi”.
Al memorial è intervenuto pure il presidente FITeT Sardegna Simone Carrucciu che esalta le qualità ricettive della società ospitante presso la palestra comunale dedicata proprio a Giovanni Cuccu: “Di Giovanni mantengo sempre uno splendido ricordo – sottolinea – legato sia alla sua bravura in campo, sia alla capacità di adattarsi alle situazioni e di legare spontaneamente con tutti. Non a caso è proprio grazie al memorial che si comprende quanto sia stato profondo il vuoto che ha lasciato. Ringrazio il Muravera TT e tutte le società che sono intervenute dando un altro segnale tangibile di come il pongismo isolano stia attraversando un bel momento”.
4^ MASCHILI
La prima scrematura avviene dopo una prima fase da otto gironi. L’unico a non confermarsi tra le teste di serie è Andrea Manis (Muraverese), mentre tutti gli altri si rivedono nel tabellone, tra cui quello che partiva al posto sei tra i favoriti: Gioele Melis. Il sangavinese saettino comincia a sorprendere già dal primo turno quando sgomina il padrone di casa Simone Boi in tre set. Lascia stecchito anche il suo ex compagno di scuderia Francesco Lai (Tennistavolo Guspini) che ha fatto il possibile per riacciuffarlo. In semifinale regola anche il pongista lanuseino Emanuele Cuboni (Muravera TT) arresosi dopo quattro parziali, infine si ritrova a contendersi l’ambito trofeo col suo compagno di squadra Nicola Carboni che supera in quattro set. L’ex torrellese, partito come testa di serie n. 13, in precedenza non aveva ceduto neppure un set a Federico Casula (Tennistavolo Sassari), al coriaceo Marco Saiu (Tennistavolo Decimomannu) e a Giancarlo Carta (Tennistavolo Paulilatino). Tra i primi otto figurano Elia Licciardi (Tennistavolo Sassari) e Francesco Ara (Santa Tecla Nulvi).
“Sono molto felice per il risultato – dichiara Gioele Melis – e fiero di Nicola Carboni in quanto amico e compagno di squadra; non potevo chiedere di meglio. Le gare più impegnative sono state quelle contro Emanuele Cuboni e Francesco Lai. Penso che il mio salto di qualità sia avvenuto certamente ai consigli ricevuti da un allenatore di spessore come Franco Esposito al quale devo un grande ringraziamento. Ovviamente gioca un ruolo importante tutto l’impegno messo quest’anno. Di Giovanni Cuccu ho un ricordo splendido, l’ho sempre guardato con occhi di grande stima e rispetto in quanto da piccolo sognavo di raggiungere il suo livello di gioco. La vittoria la dedico a lui e ai suoi genitori ai quali sono vicino con il pensiero. L’obbiettivo di questo fine stagione è fare un buon campionato italiano di categoria e mantenere una buona classifica. Ringrazio la mia società e soprattutto la mia squadra e il mio allenatore”.
4^ FEMMINILI
Nel girone unico di cinque ragazze prevale nettamente la pongista del Muravera TT Alessandra Stori che in classifica ha preceduto le sue compagne Anna Dessì, Claudia Melis, Chiara Cottiglia (La Saetta), Elisa Aramu (Torrellas Capoterra).
“Il memorial è un torneo importante per tutti noi – puntualizza Alessandra Stori – e quindi sono felicissima di averlo vinto. Le mie partite sono finite tutte 3-0, infatti non ho avuto grandi difficoltà nel gioco. Mi sono divertita ed è stato bello stare tutti insieme e ricordare Giovanni. Per quest’ultimo scorcio di stagione cercherò di risolvere il mio problema al ginocchio e di riuscire a partecipare ai campionati italiani di categoria”.
5^ MASCHILI
I ventisei iscritti si sono dati da fare senza risparmiarsi. Le prime quattro teste di serie non hanno tradito le aspettative ritrovandosi tutte sul podio anche se su posizioni scompaginate rispetto alla vigilia. Il vincitore Marco Isola (Tennistavolo Quartu) era il terzo favorito, mentre Giuseppe Rossi (Marcozzi), giunto secondo, partiva dalla quarta posizione. Isola, dopo aver ampiamente dominato nella fase a gironi, continua imperterrito non lasciando un set nemmeno a Franco Giordano (Sporting Lanusei). Le sofferenze sono arrivate subito dopo al cospetto di Federico Casula del Tennistavolo Sassari (37 anni di differenza) che si è arreso soltanto al quinto parziale. Soffre ma vince anche la semifinale con la testa di serie n. 2 Andrea Giorgi (Muraverese) e poi sotto 2-1 riesce a ribaltare la finale giocata con un altro pezzo da novanta del pongismo isolano, Giuseppe Rossi. Il marcozziano, precedentemente, aveva estromesso Sergio Idini (Libertas Ping Pong Monterosello), Luca Paganelli (Muraverese), e la testa di serie n. 1 Nicola Orani (Tennistavolo Quartu). Sono approdati fino ai quarti Edoardo Ian Eremita (Tennistavolo Sassari) e Maurizio Cuboni (Sporting Lanusei).
“Sono molto felice di essermi riconfermato nei 5a categoria dopo il torneo vinto a Norbello”. Ecco le prime parole di Marco Isola che poi prosegue: “Devo dire che a Muravera il livello era molto alto, con tanti pretendenti alla vittoria. Il mio torneo è iniziato bene nel girone, dove non ho perso set, così come nel primo turno eliminatorio. Poi ho avuto filo da torcere col giovanissimo Casula, davvero un giovane promettente. Nei quarti di finale ho battuto 3-1 Giorgi, giocavo con lui per la prima volta ed è stata una partita equilibrata e di buon livello tecnico. In finale ho incontrato un giocatore che per quelli della mia generazione era leggendario, Giuseppe Rossi, anche lui in ripresa dopo anni stop, ma sempre fortissimo. Sono riuscito a impormi alla bella, trattasi della prima vittoria contro di lui. Il momento della premiazione è stato molto emozionante, poiché ho ricevuto il premio dalla madre del compianto Giovanni, che mi ha riservato delle parole molto belle, avendo avuto la fortuna di conoscere Giovanni e giocare con lui. Pur essendo stato eliminato nel girone, sono contento anche per la mia prestazione nei 4a categoria. Una vittoria e due sconfitte, ma entrambe alla bella, avendo anche un match point contro Carta, poi semifinalista, che mi avrebbe qualificato per il tabellone. Un ringraziamento alla società di Muravera per aver anche quest’anno organizzato questo bel torneo in memoria di Giovanni Cuccu. Ci rivedremo il prossimo anno”.
5^ FEMMINILE
Si ritrovano in quindici ma il pronostico della vigilia viene rispettato in pieno con Barbara Lecca del Quattro Mori Cagliari che vince sulla sua compagna di scuderia Nicoletta Montis, l’unica ad averle “rubato” un set assieme ad Elisa Aramu del Torrellas, battuta ai quarti. In semi ha prevalso su Letizia Pusceddu mentre Montis ha siglato due 3-0 sulle due Muraverinas Claudia Melis e Anna Dessì. Nei quarti c’erano pure Chiara Cottiglia (La Saetta) e Sara Floris (Torrellas).
“Anche quest’anno ho partecipato al torneo memorial Giovanni Cuccu – dice Barbara Lecca – ma non avevo grandi aspettative: ultimamente ho giocato poco e sapevo che ripetere il successo dell’anno scorso sarebbe stato difficile! Anche quest’anno, ho giocato la finale contro Nicoletta Montis, mia compagna di squadra sia nella serie C femminile, sia nel campionato di D/2. Con una solida conoscenza reciproca nel gioco, ci siamo strette la mano felici di aver raggiunto la finale, consapevoli che ognuna avrebbe dato il massimo per ottenere il risultato desiderato. Vincere è sempre una grande soddisfazione. Desidero sottolineare la gentilezza e l’ospitalità della società di Muravera e ringraziare gli amici per il loro sostegno”.
6^ CATEGORIA
Un’autentica sorpresa arriva dal verdetto espresso da questa categoria. Chi la vince appartiene alla stessa società del favorito, il Tennistavolo Sassari. Ma i terribili giovinetti turritani evidentemente sono bravi ed interscambiabili al punto che al posto della testa di serie n.1 Edoardo Eremita, già vincitore del torneo 6^ di Cagliari si ritrova Simone Demontis (n.11) che in finale non ha lasciato scampo allo scafato Vincenzo Meloni del Tennistavolo Quartu (n.4). Non compaiono nel podio nemmeno gli altri due favoriti, entrambi della Marcozzi, Luca Pinna, vincitore a Norbello e Davide Mameli.
Si fanno valere, invece, Micheal Belmonte (n. 8, Tennistavolo Decimomannu), battuto in semifinale da Meloni e Antonello Mura (n. 9, Marcozzi) che si è arreso al vincitore solo al quinto set.
Nelle gare dei quarti di finale Demontis compie il primo acuto eliminando Luca Pinna; Meloni a malincuore deve estromettere il suo piccolo compagno di squadra Marco Orani. Inoltre Belmonte arreca un dispiacere a Eremita e Mura lo fa nei confronti di Francesco Marotta (Muraverese).
“La vittoria di Demontis conferma l’ottimo lavoro che i nostri tecnici Andrei Bukin e Elena Rozanova stanno svolgendo a Sassari – denota con orgoglio il presidente del Tennistavolo Sassari Marcello Cilloco – ma il merito va esteso a tutto il gruppo di lavoro formato anche dai nigeriani Ganyu Asmiyu e Fatimo Bello nella loro funzione di giocatori-sparring. Demontis fa parte del quartetto di giovani composto anche da Federico Casula, Edoardo Ian Eremita e Nicola Cilloco che sta ottenendo ottimi risultati. Quindi li attendiamo tutti protagonisti nelle prossime manifestazioni, ma già nei 5^ di Muravera Casula ed Eremita hanno superato il girone qualificandosi anche per i 4^ categoria”.