CAMPIONATI SARDI ASSOLUTI E PARALIMPICI A CAGLIARI: I RESPONSI
Una commistione impercettibile, dove atleti paralimpici e non si riversano in palestra nel nome delle competizioni più assolute che ci siano in regione. In un Palatennistavolo di Cagliari grondante di fluidi emozionali fuori dall’ordinario i padroni di casa della Marcozzi assecondano nella maniera migliore le volontà della FITeT Sardegna, coordinatrice suprema nell’assegnazione dei titoli rimanenti di un lungo ciclo di manifestazioni che ha conosciuto la parola fine. Ma non dell’attività globale, considerato che proprio nel tempio pongistico cagliaritano si consumerà, domenica 30 giugno, l’ultimissimo atto con un Torneo Open riservato agli over 4000 maschile 800 e agli over 2000 maschile + over 100 femminile.
Tante le magliette e gli scudetti da Campione Sardo distribuite sul podio, da conservare come reliquie in modo che i posteri possano cibarsene nella ricostruzione di un momento idilliaco del pongismo nostrano.
La società di casa presieduta da Raffaele Curcio può dirsi più che soddisfatta per un bottino esemplare ottenuto grazie al titolo assoluto individuale di Maxim Kuznetsov, seguito da quello del doppio maschile interpretato da Lorenzo Martinalli e Stefano Curcio (Quattro Mori). Tra i paralimpici tiene altissimo il nome degli ospitanti Daniel Maris nella classe riservata ai carrozzati. Completando i quadri, tra i paralimpici in piedi brilla Mauro Mereu del Tennistavolo Norbello. Nel settore femminile si assiste ad un predominio del Tennistavolo Sassari che grazie all’asso pigliatutto Elena Rozanova ottiene tre ori (singolo assoluto, doppio femminile con Maria Elena Musio e doppio misto con Costantino Pilo del Santa Tecla Nulvi.
ASSOLUTI MASCHILI E FEMMINILI
Tra i 36 partecipanti provenienti da dodici società, gli iscritti con più “appeal agonistico” sono quelli di origini russe, Maxim Kuznetsov tra gli uomini (Marcozzi Cagliari), Elena Rozanova nell’universo femminile (Tennistavolo Sassari). E gli obiettivi, nei singoli, non vengono falliti.
“Era tutto abbastanza semplice – spiega Maxim – perché, onestamente, l’unica partita seria avrebbe dovuto essere la finale contro il mio compagno Lorenzo Martinalli ma lui ha ceduto a Riccardo Lisci (TT Guspini) in semifinale. Ovviamente il mio concittadino Ricky non ha rubato niente, giocando veramente bene. In finale, però, conoscendolo a menadito, ho interpretato la partita senza prendere grossi rischi e alla lunga ce l’ho fatta a portarla a casa. I restanti incontri disputati hanno palesato una netta differenza”.
Nella fase a gironi il vincitore ha lasciato un set a Fabrizio Melis (TT Guspini) mentre ha superato con tre parziali di scarto sia Nicola Orani (Tennistavolo Quartu), sia Roberto Chessa (Muraverese).
Nel tabellone ha prima trafitto 3-0 il suo compagno di scuderia Giuseppe Lepori e di seguito in semifinale il guspinese Francesco Lai.
Riccardo Lisci ha chiuso il girone a punteggio pieno sgominando Lepori, Varis Lai (Torrellas) e il suo compagno Gian Paolo Collu. Nella eliminatoria si sbarazza di Gianluca De Vita e ai vantaggi del quinto set, in semifinale, esegue il colpo a sensazione su Martinalli.
Tra i primi otto figurano Alessandro Mercenaro (La Saetta) e Massimiliano Broccia (TT Guspini).
Kuznetsov approfitta dei riflettori puntati per parlare anche delle sue esperienze nei doppi:
“Mi sono divertito nel misto, giocato assieme a mia figlia Elèna, passando un turno a scapito di Max Broccia e Elena Musio dopo una gara molto ben interpretata. Poi però il duo Lisci/Mura (Tennistavolo Norbello) ci ha estromesso in una semifinale dove in qualche situazione non ero molto presente mentre Elèna ha fatto il suo, giocando molto bene la partita e ciò mi rende contento. Stessa sorte mi è capitata nel doppio maschile condiviso con Gian Paolo Collu (TT Guspini) dove nulla abbiamo potuto nei confronti dei futuri campioni Curcio/Martinalli che non ci hanno lasciato alcuna chance. La stagione italiana per me finisce qui, però mi attendono i mondiali master a Roma e quindi non posso ancora andare in vacanza”.
Dal canto suo Elena Rozanova comincia la sua avventura al femminile lasciando briciole sia a Fabia Vacca (TT Guspini), sia a Sara Montalbano (Quattro Mori). Prosegue la sua mission cagliaritana con la sorella di Sara, Luana (Quattro Mori) per poi affrontare senza eccessivi problemi la pongista nuraghese-cagliaritana Eleonora Trudu (Tennistavolo Norbello) che in precedenza si era aggiudicata il derby di famiglia con Martina Mura. Nel tabellone si sono affacciate pure le sorelle Montalbano e Maria Elena Musio (Tennistavolo Sassari.
DOPPI MASCHILI, FEMMINILI E MISTI
Il duo di via Crespellani composto da Stefano Curcio e Lorenzo Martinalli rispetta le consegne e prima di giungere in finale supera il duo del TT Guspini formato da Massimiliano Broccia e Fabrizio Melis e poi padre e figlia Kuznetsov in semifinale. Il resto lo racconta Stefano Curcio che raggiunge uno storico traguardo: “Il doppio è stato costituito quando mancava una manciata di minuti allo scadere delle iscrizioni. Mio padre Raffaele, presidente della Marcozzi, mi ha chiesto chi si sarebbe potuto affiancare a Lorenzo nel doppio. Mi sono offerto io, a patto che gli facesse piacere e così in un attimo siamo diventati la coppia da battere, in quanto doppisti collaudati dotati del livello necessario per vincere il titolo. Ma in finale abbiamo trovato due ossi duri come Andrea Manis e Cesare Mozzi (Muraverese) che ci hanno dato molto filo da torcere e a cui faccio i miei più sinceri complimenti. Reputo la loro partita strepitosa, anche se noi non abbiamo espresso il nostro miglior tennistavolo per una buona parte del match. Però eravamo duri, volevamo vincere, ci abbiamo provato in tutti i modi specie quando eravamo sotto 2-1; 4-1/5-2. L’esperienza e anche un po’ di fortuna in determinate situazioni ci ha consentito di portare il match dalla nostra parte. Personalmente sono molto soddisfatto, e anche Lorenzo credo che lo sia. Per me si tratta del decimo titolo giunto a distanza di venti anni esatti dal primo. Una doppia cifra che nessuno ha mai raggiunto in Sardegna e ciò mi rende tanto felice perché ci tenevo tanto a questo obiettivo. Ora vorrei continuare la striscia, insistendo nel variare compagno: finora ne ho alternato sette. Magari il prossimo obiettivo sarà quello di vincerli con dieci doppisti diversi”.
Le sassarine Elena Rozanova e Maria Elena Musio ipotecano lo scettro femminile dettando legge sulle altre tre coppie iscritte. Prime vittime Fabia Vacca (TT Guspini) e Luana Montalbano (Quattro Mori), poi finale concitata chiusa al quinto set sulla affiatata coppia del Tennistavolo Norbello formata da Martina Mura ed Eleonora Trudu che in precedenza aveva esautorato il duo del TT Guspini formato da Elèna Kuznetsova e Alice Meloni.
Otto invece le coppie miste. Questa volta Rozanova divide l’esperienza con Costantino Pilo del Santa Tecla Nulvi. Il percorso vittorioso comincia a danno del duo Fabrizio Melis (TT Guspini) /Manuela Casu (Cagliari TT), prosegue in semifinale abbattendo le resistenze di Nicola Orani (Tennistavolo Quartu) / Eleonora Trudu (Tennistavolo Norbello). Termina liquidando dopo quattro parziali la collaudata coppia formata da Riccardo Lisci (TT Guspini) e Martina Mura (Tennistavolo Norbello) che in precedenza ha avuto ragione di due tandem padre/figlia: prima Pierluigi Montalbano (Muraverese)/Luana Montalbano (Quattro Mori) e di seguito Maxim ed Eléna Kuznetsova.
“Ringrazio i miei compagni di doppio Costantino Pilo ed Elena Musio – dice Elena Rozanova – perché senza di loro non arrivavamo al primo posto. Mi dispiace per la scarsa partecipazione degli atleti “forti” che essendo iscritti nell’isola, ne avrebbero avuto diritto. Quando militavo in Sicilia devo ammettere che gli assoluti fossero più sentiti soprattutto nel settore maschile. Probabilmente loro stessi non danno particolare importanza alla manifestazione ma non è giusto perché dovrebbero onorare l’appartenenza alla regione che li ha tesserati. Diversamente non mi saprei davvero spiegare questo atteggiamento”.
Dice la sua anche Costantino Pilo, nella dichiarazione raccolta da Francesco Ara: “La scelta di fare il doppio misto con Elena Rozanova è stata cosa dell’ultimo minuto. Lo abbiamo deciso soltanto durante l’allenamento del giovedì, giorno di chiusura delle iscrizioni, quindi non abbiamo avuto molto tempo per provarlo. Tuttavia, eravamo consapevoli di poter far bene, anche se vincere il titolo non sarebbe stato per niente facile. Elena è una giocatrice di livello e molto esperta, e aveva sicuramente qualcosa in più rispetto alle altre ragazze iscritte alla competizione, oltre ad essere abituata a giocare anche contro gli uomini come dimostra il suo 100% di vittorie in D1 di quest’anno. Io, personalmente, sono un amante del doppio. Anche in allenamento mi piace sempre fare qualche partita di doppio e penso di esprimermi abbastanza bene in questo tipo di gara. I presupposti per far bene quindi c’erano, e partivamo anche come testa di serie numero 1. Arrivando al torneo, siamo riusciti a passare i primi due turni senza perdere set contro Melis/Casu e contro Orani/Trudu. In finale abbiamo affrontato Lisci/Mura, coppia già rodata formata da due avversari ostici. Abbiamo giocato una bella partita, forse la migliore delle tre considerando anche il livello degli avversari, e abbiamo vinto 3-1 conquistando il titolo di campioni sardi. Per me è il primo titolo di campione sardo quindi non posso che essere soddisfatto. Ringrazio Elena e mi complimento con lei per aver conquistato il titolo anche nel doppio femminile e nel singolo”.
PARALIMPICI CLASSE 1-5
È di tredici società e diciassette iscritti il computo totale che racchiude pure i tre atleti in piedi (classe 6-10 e classe 11). Un boom che fa sorridere soprattutto il Gruppo societario di via Crespellani che in quest’ultimo anno ha messo il piede sull’acceleratore per incrementare la preparazione dei suoi affiliati carrozzati. E i risultati si sono visti con un podio monotematico dominato da Daniel Maris, attorniato dai suoi compagni di allenamento Ivan Gaias (Marcozzi), Giovanni Pilia e Antonio Murgia (Cagliari TT).
Nelle sue quattro gare che l’hanno portato al vertice regionale, l’italo rumeno ha ceduto un solo set, in semifinale, a Giovanni Pilia. Per il resto parziali rotondi a scapito di Alessandra Serra (Cagliari TT), Alessandro Aiana (Marcozzi), Giovanni Melis (Cagliari TT) e il suddetto Pilia. In finale incontra la testa di serie n. 2 Ivan Gaias (Marcozzi) che nulla può davanti alla sete di vittoria del compagno con cui condivide serrate e faticose sedute di allenamenti.
“I Campionati Sardi paralimpici di quest’anno sono stati veramente interessanti – rileva Daniel Maris – perché il livello di competitività è salito moltissimo soprattutto in questi ultimi mesi e quindi mi fa piacere aver visto tanti giocatori come mai era capitato in precedenza. Il torneo in sé è stato particolarmente complicato sia per il gran caldo sia per il numero di match disputati. La società Marcozzi si è distinta nell’averci messo tutto a disposizione per affrontare al meglio l’impegno. Spero che il numero di atleti possa accrescere costantemente nei prossimi anni perché così tale competizione diventerà di alto livello; più sono forti gli avversari, più noi affineremo al meglio la preparazione in vista delle competizioni d’oltre mare. C’è ancora tanto da fare, ma ci siamo”.
Ivan Gaias ha superato il girone dominando su Giovanni Melis e Lorenzo Sanna (Tennistavolo Sassari). Nel tabellone si è fatto largo con successi su Alessandra Swrra e Antonio Murgia.
CLASSE 6-10
Il vincitore Mauro Mereu, del Tennistavolo Norbello, racconta la sua storica vittoria: “Ho partecipato ai campionati regionali assoluti di tennis tavolo della Sardegna, che si sono tenuti nella palestra della società Marcozzi di Cagliari. C’è stata molta partecipazione. Per la mia categoria paralimpica eravamo solo due partecipanti. Come sono entrato in campo ho provato una grande emozione; però dopo mi sono rilassato, giocando con calma e molta concentrazione. Alla fine ho raggiunto l’obiettivo battendo 3-0 Enrico Sini del Tennistavolo Sassari. Sono molto soddisfatto, un grazie lo rivolgo alla splendida allenatrice Lucero Ovelar”.
CLASSE 11
Il pongista paralimpico de La Saetta Simone Sebis si aggira sconsolato tra la struttura di Mulinu Becciu. Nessun altro avversario si è iscritto ala gara che assegna il titolo regionale. Ma lui c’è e anche senza giocare può ritenersi orgogliosamente Campione sardo