DURANTE I RITROVI TRA VIVAI SI APPRENDONO SEMPRE NUOVE COSE
Dietro uno stage giovanile non c’è mai improvvisazione. Il tecnico regionale FITET Sardegna Francesca Saiu lo prepara appassionatamente con largo anticipo, però è necessario sempre conoscere il numero esatto dei partecipanti perché anche le rotazioni in cui gli atleti alternano prove fisiche, atletiche e tecniche devono essere soppesate con la giusta armonia. Ecco perché non dare garanzie sulla presenza o assenza di un convocato inceppa il meccanismo. Fortuna vuole che l’amore per questo sport porti, anche in regime di emergenza, a prodigarsi per non rovinare la gioia dei presenti, scalpitanti nell’avere nuovi rudimenti necessari alla loro preparazione quotidiana.
Nella palestra comunale di viale Rinascita, a Muravera, si sono presentati i seguenti atleti: Elena Kuznetsova, Luca Broccia, Manuel Broccia, Nicolò Carta, Francesco Sogus (TT. Guspini), Emanuele Cuboni, Francesca Seu (AD Muravera TT), Eva Mattana, Marco Dessi (ASD Muraverese TT), Gioele Puddu (TT. La Saetta), Laura Pinna, Simone Demontis, Nicola Cilloco (TT. Sassari), Letizia Pusceddu (TT. Torrellas Capoterra).
Francesca Saiu è stata coadiuvata dal solito affiatato gruppo di lavoro composto dagli sparring Michele Buccoli, Nicola Pisanu, Andrea Piras, Aurora Piras e dal preparatore atletico Marco Pintus. Oltre agli allenatori delle singole società coinvolte, all’organizzazione ha fatto piacere vedere il nuovo preparatore atletico del Tennistavolo Sassari Gavinuccio Piras che così ha potuto scambiare nozioni e pareri con i presenti.
“ONORE AI PIU’ PICCINI PERCHE’ SI SONO FATTI VALERE NONOSTANTE IL DURO LAVORO”
(a cura di Marco Pintus, preparatore atletico Fitet Sardegna)
In un momento in cui, per alcune società, c’è molta difficoltà nel lavorare con costanza, organizzare uno stage come quello di domenica 25 aprile 2021 non è stato semplice. Il gruppo era composto da ragazzi e ragazze di età e livelli molto diversi, sia per quanto concerne la parte al tavolo, sia per quanto riguarda la parte atletica. Le impressioni scaturite sono comunque abbastanza positive. Il lavoro era già stato strutturato in settimana, seppur in attesa delle conferme alla convocazione. La divisione in gruppi, che ruotano tra tavolo e parte atletica si è rivelata una formula corretta e se vogliamo vincente, senza tempi morti, così da avere i ragazzi sempre in movimento.
Purtroppo, a causa di alcune defezioni dell’ultimo momento, abbiamo dovuto rivedere il lavoro delle rotazioni, che possiamo comunque considerare positivo. Tutti i partecipanti hanno dimostrato la loro voglia di essere presenti e soprattutto una nota di merito per i più piccoli (alcuni alla prima convocazione), perché sono riusciti a concludere in modo egregio una intensa giornata di allenamento, alla quale probabilmente non erano molto abituati, considerando oltretutto che alcuni arrivavano da Sassari con conseguente sveglia traumatica e viaggio importante. Per quanto riguarda la parte fisica comincio a notare dei miglioramenti da parte dei ragazzi delle società che hanno deciso di inserire nel loro allenamento una parte atletica. Ho avuto la possibilità di conoscere e confrontarmi con il preparatore della squadra di Sassari, che in qualche momento si è unito attivamente a noi al tavolo, assieme agli allenatori delle diverse squadre. Voglio continuare a pensare positivamente, credo che il gruppo stia crescendo e gli stage si dimostrano sempre più momento di confronto ed evoluzione. È un movimento, ne abbiamo la certezza, che darà presto i suoi frutti, grazie al continuo dialogo tra società e staff del Comitato Regionale. La speranza è che tutti i ragazzi proseguano sull’onda dell’entusiasmo vista domenica. Infine, faccio i complimenti ai piccoli atleti Federico, Elena, Simone, Francesco e Marco per l’impegno profuso.
CAMPIONATI ITALIANI UNDER 21
A TERNI L’ASSEMINESE JOHNNY OYEBODE BATTE IN FINALE IL SUO AMICO CORREGIONALE CARLO ROSSI
Hanno fatto la storia dei Campionati Italiani Giovanili dell’ultimo decennio. Carlo Rossi da Quartu S. Elena e John Michael Oyebode da Assemini, con la maglia della Marcozzi Cagliari si sono appuntati al petto rispettivamente 19 e 18 tricolori spalmati tra individuali, doppi e titoli a squadre.
Non è un caso che pur con scuderie differenti, si siano ritrovati protagonisti nella finale degli under 21. Dopo un duello appassionante ha prevalso il giocatore del Il Circolo Prato 2010, ma in pochi avrebbero scommesso in un recupero sullo 0-2 a favore di Carlo, impegnato nel massimo campionato austriaco con il Salisburgo, ma marcozziano doc per quanto riguarda questo tipo di manifestazioni. Anche perché nel computo dei precedenti le sue vittorie erano di gran lunga superiori rispetto a quelle di Johnny che in questo caso, non perdendosi d’animo e ascoltando le indicazioni di papà Michael Oyebode, altro protagonista del pongismo isolano, è riuscito a costruire una entusiasmante rimonta.
Aldilà del risultato, gioisce il movimento sardo che ha assistito, anno dopo anno, all’evoluzione tecnica di questi due amici che con grandi sacrifici sono riusciti ad arrivare a traguardi gratificanti e si spera in futuro ancor più importanti.
Nel suo percorso verso la finale, Carlo Rossi ha incrociato anche il suo compagno di scuderia Antonino Amato, sconfitto nei quarti di finale. Il giocatore siciliano, nel turno precedente, aveva avuto la meglio su Marco Poma (Tennistavolo Sassari) altro ex componente del dream team giovanile marcozziano. Passa la fase a gironi ma viene subito estromesso nel tabellone Massimiliano Benvegnù del Santa Tecla Nulvi.
Nei prossimi giorni sarà di scena anche il settore femminile con le juniores Sara Congiu, Michela Mura (Ad Muravera TT), Rossana Ferciug (Quattro Mori Cagliari), Martina Bonomo (Tennistavolo Sassari) e la squadra juniores del Muravera TT.
VELOCI IMPRESSIONI DA JOHNNY E CARLO
Le vicende pongistiche di Carlo e Johnny non lasciano mai indifferenti gli appassionati di tutta Italia. Ora raccontano le loro impressioni dopo una finale avvincente che sul canale You Tube della Fitet ha richiamato parecchi spettatori. Dal prossimo anno per entrambi ci saranno novità “logistiche” come hanno tenuto a precisare in queste brevi battute.
John Michael Oyebode: “La finale è stata durissima, ero abbastanza provato, i tornei fatti così con tutte le partite in un giorno, sono molto faticosi. In finale Carlo è partito molto aggressivo, mi ha sorpreso in maniera positiva. Sotto 2-0 non avevo più nulla da perdere e mi sono messo a giocare punto per punto con tanta pazienza cercando di rallentare la partita che mi stava sfuggendo di mano troppo in fretta. Competere con Carlo è sempre stressante, ci conosciamo bene e sin dalla tenera età abbiamo giocato spesso insieme: ho perso la maggior parte delle volte e mi fa piacere esser stato capace di vincere.
A Cagliari ho tanti amici con cui non ho mai perso i rapporti, sono sempre legato all’ambiente del tennistavolo sardo.
Dedico questa vittoria alla mia società attuale, Il Circolo Prato che mi supporta sempre e alla mia famiglia, che mi segue assiduamente nel mio percorso.
L’anno prossimo giocherò in Bundesliga 2, in Germania; spero di riuscire a fare un buon campionato e mettermi in mostra”.
Carlo Rossi: “In finale ho perso un po’ la concentrazione e Johnny è stato bravo a cambiarla tatticamente, poi una serie di altre cose mi ha fatto uscire dalla partita.
Con lui c’è sempre un gran rapporto, viviamo insieme a Terni e anche se non ci giocavo ufficialmente da tanto, condividiamo spesso le stesse esperienze; quindi l’aver vinto insieme tanti ori con la maglia della Marcozzi non rappresenta un lontano ricordo.
Ora mi devo concentrare con i play off della Bundesliga austriaca dove sto vivendo un’esperienza individuale e di squadra molto positiva.
Anche se non è ancora ufficiale, penso che dall’anno prossimo andrò a vivere nel centro federale di Terni dove mi sto trovando molto bene”.
B VETERANI. SORPRENDE IL TT GUSPINI
La società Giovanni Castello Roma ha ospitato il concentramento del girone G della serie B veterani che ha visto coinvolte anche le due società sarde: Tennis Tavolo Guspini e Tennistavolo Sassari. A sorprendere è proprio la società mineraria che va oltre le più rosee aspettative completando la regular season a punteggio pieno con la possibilità di partecipare ai play off per la promozione in A2.
Sull’exploit guspinese scrive il presidente della società Michele Lai: “Come spesso accade in queste circostanze in cui si vanno ad affrontare compagini poco note, non si sa mai cosa pronosticare. Partiamo dalla Sardegna dopo tanto tempo solo con l’idea di non sfigurare e di vendere cara la pelle in tutti e tre gli incontri. Per la prima volta seguo i miei compagni Sivio Dessì e Massimiliano Broccia in veste di dirigente e non di giocatore e devo dire di aver portato fortuna in tal senso, visto che usciamo imbattuti dalla competizione con all’attivo tre vittorie su altrettanti match disputati. Il primo incontro ci vede opposti ai nostri conterranei del Tennistavolo Sassari che annoverano nei loro ranghi Sergio Idini che conosco praticamente da quando ho iniziato a giocare e che è sempre un piacere rincontrare dopo tanto tempo e Gian Felice Delogu che al contrario non conoscevo. Apre le danze Silvio Dessì opposto proprio a quest’ultimo: il mio compagno deve prendere un po’ le misure al gioco ostico del turritano dotato di una gomma fastidiosa e di un gioco molto variegato e imprevedibile, però in fin dei conti a parte il secondo set ceduto all’avversario, chiude abbastanza nettamente per 3-1. Gli altri due incontri si concludono invece entrambi per 3-0 ai danni di Sergio Idini che nonostante dei parziali abbastanza equilibrati, cede l’intera posta in palio sia a Massimiliano Broccia, sia allo stesso Silvio. Prima vittoria che quindi viene portata in “saccoccia” col punteggio rotondo di 3-0.
Il secondo incontro versus i locali del Castello è sicuramente il più impegnativo perché sulla carta i suoi giocatori presentano una classifica individuale migliore di tutti gli altri partecipanti del girone, in particolar modo Marco Nobile e Pietro Coppola, giocatori di lunghissima esperienza e noti a gran parte del panorama pongistico nazionale. I miei compagni non sono demoralizzati e anzi danno quel qualcosa in più che permette loro di fronteggiare ad armi pari i romani. Parte Silvio che fronteggia il palleggiattore/blocchettaro Nobile: è un tipo di gioco che in genere manda fuori ritmo Silvio, ma in questa circostanza la pazienza e un utilizzo sapiente dei servizi e delle variazioni consente al nostro tesserato di avere la meglio per 3-0. Nel secondo match Massimo Broccia sfida il meno esperto ma più giovane dei castellani ovvero Fabrizio Placidi, giocatore pressappoco dello stesso livello e classifica. La tenzone è molto equilibrata, il romano soffre maledettamente le palle pesanti e tagliate di Massimo, almeno nel primo set. Successivamente si va a giocare punto a punto tranne nel terzo set che Placidi ottiene agevolmente. In fin dei conti il tutto si chiude al quarto set con un 11-9 a favore del campidanese. I locali operano la sostituzione e fanno entrare il più quotato Coppola che se pur acciaccato fisicamente compensa con quintali di esperienza e una grinta che qualcuno definirebbe garra charrúa. Di fatto Silvio annichilisce nel primo set il medico odontoiatra romano che però lo devitalizza nel secondo e terzo set, lasciandogli in entrambi i casi solo 5 punti. Il quarto e decisivo parziale ha dell’incredibile: Silvio si porta largamente in vantaggio sul 10-5 poi una serie incredibile di palle anche fortunose, tra cui tre retine di seguito in uno stesso scambio, lo fanno capitolare per 12-10. Sul 2-1 per noi, l’ultimo scontro in scaletta vede incrociare le racchette dei due pallettari, ovvero Nobile da una parte e Broccia dall’altra. Come è prevedibile non è una partita spettacolare, ma poco importa. Tutti i set si chiudono col minimo scarto, di cui due ai vantaggi. Il mio compaesano ha il merito di osare, aprendo e tirando qualche topspin in più dell’avversario e questo alla fine della fiera gli consente di trionfare per 3-1, facendoci ottenere la seconda vittoria di giornata per 3-1.
Con due vittorie all’attivo dopo la pausa pranzo si va ad affrontare a pancia piena e con maggiore leggerezza i laziali dell’Isola di Roma. In questo caso, classifiche alla mano, partiamo noi da favoriti ma la partita è comunque da non sottovalutare. In prima battuta Massy Broccia vince molto agevolmente per 3-0 opposto al meno esperto avversario Manlio Salvetti. Il big match in questo caso è il secondo tra Silvio ed Emiliano Fonti: i due sono entrambi giocatori di attacco e non si risparmiano con scambi molto spettacolari e in alcune circostanze anche lunghi e pregevoli. L’arma in più del guspinese, oltre alla maggiore concretezza col dritto, è sicuramente il servizio che gli consente in moltissime circostanze di preparare il terreno per il colpo di chiusura, top o schiacciata che sia. Con grande merito tale incontro termina 3-1 per noi. A chiudere la nostra giornata trionfale ci pensa nuovamente Silvio con il subentrato Alessandro Santagati, il quale in maniera sciagurata dilapida un bottino di ben 6 set points in apertura e poi alla prima occasione viene superato. Gli altri due parziali sono una pura formalità, col romano ormai demoralizzato che soccombe alle giocate di qualità superiore del sardo, suggellando la vittoria complessiva sul 3-0”.
Di seguito le sensazioni di Gianfelice Delogu in rappresentanza del Tennistavolo Sassari: “Bella giornata di tennis tavolo nella palestra del Liceo scientifico Peano a Roma. La nostra squadra è formata da me e dal mitico Sergio Idini. Siamo entrambi in buona forma e cercheremo di far fare una buona figura alla nostra scuderia. Il primo incontro è con Guspini squadra forte ed equilibrata. Perdo io con Dessi per 3-1. Sergio gioca una buona partita con Broccia, meno con Dessi, ma perde in entrambe le circostanze. I tre incontri che caratterizzano il match con L’Isola Roma sono lo specchio della giornata: io sbaglio quello con Santagati e poi, entrambi, perdiamo i successivi (3-2 ai vantaggi), contro Fonti, sprecando vari match ball. Con qualche attenzione in più questa sfida l’avremmo potuta portare a casa. Segue l’ultimo sforzo con i padroni di casa del Castello. Inizio io contro Placidi. Sull’1-1; 10-4 per me si spegne la lampadina e il mio avversario fa sua la posta per 3-1. Segue grande prestazione di Sergio: perde con Nobile (n.889 in classifica) 11-9 al quinto set. Io con lo stesso avversario ci perdo. Alla fine, sia io, sia Sergio rimaniamo abbastanza contenti del rendimento: con un po’ più di fortuna e meno braccino avremmo potuto raccogliere un po’ di più. Da ultimo un plauso alla società organizzatrice per l’ospitalità mostrata. Un in bocca al lupo al Guspini che pur non essendo favorita ha fatto suo il girone”.