QUATTRO MORI CAGLIARI FINALISTA IN COPPA EUROPEA: COSE MAI VISTE!
Si spalancano le porte della finalissima di Europe Cup Women. Una missione compiutasi nel più bello dei modi: con l’incertezza e la sofferenza, elementi venuti fuori al momento giusto e mostranti una professionalità che rasenta la passione più sfrenata. Non era mai successo prima di raggiungere un evento così importante in ambito continentale da parte di un club sardo: il Quattro Mori Cagliari delle romene Andreea Dragoman, Tania Plaian, della nigeriana Edem Offiong e dl tecnico Stefano Curcio, dopo il successo in Normandia, rischiano il capovolgimento di fronte delle agguerrite francesi dell’ALCL TT Grand Quevilly. Ma quando sia arriva al dunque, col sostegno del solito e colorito reparto tifoseria, il temuto Golden match premia la maggiore lucidità delle padrone di casa appropriandosi di due dei tre set che caratterizzano il “tempo supplementare”.
C’è ancora un ultimo capitolo da scrivere; le ungheresi dello SH-ITB Budaörsi Sport che al terzo turno eliminarono il Tennistavolo Norbello sono un osso duro, ma non impossibile. Le finali di andata e ritorno, secondo il regolamento, sono state fissate per il 28 marzo e il 2 aprile 2023.
Di seguito le impressioni del tecnico cagliaritano Stefano Curcio che sta vivendo un’esperienza unica e stratosferica: “Sapevamo sarebbe stata una partita durissima e così è stato. Per fortuna siamo riusciti a vincere al Golden set una partita ricca di emozioni e colpi di scena: nella prima partita Dragoman dominava i primi due set per poi ritrovarsi sotto 5.0 al set decisivo, si arriva a 6 in coppa europea, riuscendo con una flemma da campionessa a portare a casa il match per 6 a 5. Plaian lotta giocando un ottimo match contro una Salpin in forma straripante, come confermerà poi strapazzando Dragoman per 3.0 nel 4′ match. Tra i due la sconfitta, seppur lottata, di Offiong con Isa Cok; 3.1 per le transalpine e si va quindi al golden set. La lotteria delle formazioni mette di fronte ad Offiong la cinese Li Samson, battuta dalla fredda nigeriana per 11.7. Nel secondo incontro Dragoman ritrova la sua bestia nera Salpin, ma con un set condotto magistralmente ci regala una storica finale europea. Andremo a giocare il doppio scontro con la squadra di Budapest consapevoli che sarà un match complicato, contro avversarie forti e di esperienza, ma lotteremo su ogni pallina per cercare di centrare un obiettivo per noi importante”.
AGLI ITALIANI UNDER 19 E 21 LA SARDEGNA MOSTRA TANTI ATTRIBUTI METALLICI
Vivace esplosione dei vivai sardi agli ultimi Campionati Italiani Giovanili under 19 e under 21. Quattro società su cinque partecipanti vedono i propri pupilli salire sul podio e irradiare i loro sorrisi colmi di felicità ma anche di riconoscenza per un traguardo che hanno saputo far fruttare grazie ad un lavoro quotidiano encomiabile da parte dei loro staff.
Il medagliere complessivo andrà di sicuro agli annali per la sua ampia e si spera ripetibile distribuzione. Muravera TT e Tennistavolo Sassari collezionano due ori a testa: la società del presidente Luciano Saiu si concentra sul ramo femminile con il titolo a squadre under 19 di cui le fautrici sono Miriam Carnovale, Nicoletta Criscione e l’autoctona Serena Anedda. E poi con il doppio misto under 21 grazie a Valentina Roncallo che ha unito le sue forze con quelle del quartese pluriscudettato Carlo Rossi della Marcozzi Cagliari, ma con il domicilio a Magonza (Germania) dove milita nella Bundesliga 1.
Sul pianeta turritano si assiste ad una giustificabilissima ondata di euforia per l’exploit della squadra maschile under 21 che ha visto come protagonisti l’asseminese Johnny Oyebode, il monserratino Marco Poma e il sassarese Claudio Sabino. Il figlio d’arte di sangue nigeriano si ripete nel singolo maschile under 21 dopo una gustosa finale giocata con Marco Antonio Cappuccio del Tennistavolo Norbello che in vantaggio per 2-0 ha subito il ritorno poderoso dell’avversario protagonista anche nella Bundesliga 2 tedesca con il team di Passavia.
Lo scrigno magico delle eccellenze targate pongismo in Sardegna annovera pure argenti e bronzi. Tra le piazze d’onore, oltre Cappuccio, si aggiungono quelle del Muravera TT: under 21 (Valentina Roncallo, Lisa Bressan, Aurora Piras) e poi Miriam Carnovale (under 19), Carnovale – Criscione (under 19 femminile), Roncallo – Bressan (under 21). Il duo marcozziano Carlo Rossi – Martinalli lo coglie nell’under 21 maschile.
La società di via Crespellani trova sostanza anche nell’anfratto dei bronzi con Carlo Rossi nel singolo maschile e la squadra under 21 (Rossi, Martinalli, Filippo Fusari). Figurano terzi pure i binomi Oyebode – Poma (under 21 maschile), Oyebode – Bressan (under 21 femminile) e il duo sarrabese doc Sara Congiu/Aurora Piras. Nella classifica finale società il Muravera TT è terzo alle spalle del Castel Goffredo e del Tennistavolo Torino. Quarto posto per il Tennistavolo Sassari, sesto per la Marcozzi e dodicesimo per il Tennistavolo Norbello su un totale di 58 club partecipanti.
Anche il Comitato Fitet Sardegna festeggia quest’impresa non da poco e il presidente Simone Carrucciu non vede l’ora di congratularsi di persona con i protagonisti: “Faccio i complimenti a tutte le società isolane, ai giocatori e ai tecnici che hanno dato una dimostrazione collettiva di quanto la nostra fulgida tradizione pongistica è più viva che mai. I protagonisti confermano il loro valore manifestatosi anche quando gareggiavano per le categorie inferiori, segno di un grande attaccamento alla disciplina nonostante l’enorme lavoro giornaliero occorrente per non restare indietro con la preparazione. Si avvicinano i Campionati Italiani di Cagliari dove la FITeT Sardegna sarà in prima fila sotto l’aspetto organizzativo, ma spero vivamente che venga lasciata anche un’impronta agonistica in modo da certificare ulteriormente questo buon momento”.
A TU PER TU CON I PROTAGONISTI
JOHNNY OYEBODE: “SEMPRE MOLTO PIACEVOLE CONDIVIDERE SUCCESSI COL MIO AMICO DI INFANZIA MARCO POMA”
Non è un caso se Johnny Oyebode abbia scelto di tornare in Sardegna per svolgere al meglio i suoi “affari” italiani che si combinano con quelli teutonici. E il Tennistavolo Sassari del presidente Marcello Cilloco sta facendo il possibile per metterlo a proprio agio. I due ori e i due bronzi raccolti a Terni fanno intendere che l’idillio funziona a meraviglia. “È stata veramente una vittoria di squadra, da squadra – esclama Johnny Oyebode – perché tutti noi abbiamo fatto il nostro nelle partite che contavano. Non eravamo la squadra complessivamente più forte, ma sicuramente credevamo comunque di poter dire la nostra per il titolo. Abbiamo giocato partita per partita, senza pensarci troppo e siamo riusciti ad avere la meglio in tutte le situazioni un po’ più difficili”.
Anche nel singolo ha fatto centro e non è un caso: “Sono riuscito a rimanere sereno e mentalmente sempre positivo – continua il pongista isolano – non ho mollato mai e non a caso la vittoria arriva da uno 0-2 iniziale in finale. Credo che la mia voglia di vincere abbia superato qualsiasi altra “qualità” tecnico o tattico che sia”. E in precedenza c’è stato l’ennesimo capitolo della sfida infinita col suo amico Carlo Rossi. “Sicuramente la semifinale con Carlo è sempre molto difficile a livello mentale, ma tra noi è sempre così. Lì dovevo approcciare bene la partita già dall’inizio, sapendo comunque di poter uscire tranquillamente sconfitto; quindi ho cercato di essere il più sereno possibile e poi sicuramente la finale con Marco Cappuccio, contro cui non giocavo da tanti anni, mi ha sorpreso molto per la convinzione e cattiveria che aveva nei suoi colpi; è stata veramente una sfida tostissima, ma sono contento di esserne uscito”.
Sul suo tesseramento a Sassari si diceva che c’è una spiegazione ben definita: “Uno dei motivi per cui sono tornato in Sardegna è legato all’amicizia che ho con Marco Poma; io e lui abbiamo un rapporto fraterno ed è stato bello portare questo titolo a Sassari. Non è stato un campionato italiano facile per lui, probabilmente avrebbe voluto qualcosina di più a livello di singolo, ma ho trovato il solito compagno che non smette mai di lottare e di crederci, quindi sempre molto piacevole avere a che fare con Marco”. Infine si parla degli appuntamenti più prossimi: “Mi rimetterò sotto con due partite di campionato in seconda Bundesliga tedesca, ma dopo questi due titoli, il mio pensiero è rivolto ai campionati italiani assoluti che finalmente si terrano nella mia, nostra isola, spero che sia di buon auspicio”.
FRANCESCA SAIU: “IL LAVORO CERTOSINO PREMIA”
Otto medaglie portate a casa, terzo posto nella classifica assoluta. Il tecnico del Muravera TT Francesca Saiu si crogiola in un riconoscimento che premia sia gli atleti, sia la società, abile nel coltivare assiduamente il settore giovanile per conquistare gli obiettivi prefissati ad inizio stagione. “Partivamo già con delle medaglie in tasca – dice l’allenatrice sarrabese – anche se ne rimaneva sconosciuto il colore benché in gran parte delle gare ci dessero per favorite. Il fiore all’occhiello è stato il titolo a squadre, nonostante partissimo come testa di serie n. 1. Però l’aver battuto 3-1 il Castel Goffredo, ottenendo un punto anche su Nicole Arlia, giocatrice di assoluto valore mondiale, soprattutto nella sua categoria, rende ancor più apprezzabile il tricolore conquistato. Ho seguito le ragazze in panchina e devo dire che sono state molto brave e concentrate. I primi due punti sono stati incamerati facilmente da entrambe le contendenti grazie alle rispettive n. 1 Carnovale e Arlia. Il più importante da conquistare era quello del doppio e devo dire che tatticamente siamo state bravissime; Miriam e Nicoletta hanno seguito alla lettera quello che c’era da fare applicandolo in maniera esemplare. Miriam ha poi messo un “ciliegione” sulla torta superando Arlia che per me è veramente brava, direi una corazzata con esperienza anche in campo assoluto. Quindi ci siamo sperticate in complimenti rivolti alla nostra atleta perché non ci sono aggettivi idonei a descriverne l’impresa. Posso dire che tatticamente abbiamo scelto una determinata tipologia di gioco che nel set decisivo è stata applicata con maggiore cura”.
Le altre medaglie, ovviamente, conservano un pregio assoluto. “Come l’oro nel doppio misto, strameritato – aggiunge Saiu – dove Valentina Roncallo e Carlo Rossi sono stati assoluti protagonisti concedendo pochissimo agli avversari. Ma anche l’argento dell’under 21 è stato messo in discussione fino all’ultimo punto, senza tralasciare i restanti doppi e tutte le altre gare disputate nelle quali abbiamo detto la nostra, con Lisa Bressan che figura tra le prime 6 d’Italia”. Poi si sofferma sulle ragazze muraveresi doc: “Sara Congiu e Aurora Piras prendono un bronzo; Serena Anedda, oltre al titolo a squadre è riuscita a passare la fase del criterium classificandosi tra le prime 16 della sua categoria. Apparentemente sembra tutto facile, in realtà non lo è perché dietro c’è un lavoro incredibile volto a prestare molta attenzione al nostro vivaio perché oltre ad essere sportive sono pure ragazze e quindi cerchiamo di spronarle e sostenerle non solo in campo ma anche fuori”. Una considerazione la riserva per la ligure Valentina Roncallo: “Quando arrivano questi tipi di gare l’emozione conta tanto. E infatti mi è dispiaciuto parecchio che con tutte le soddisfazioni personali collezionate in questi ultimi mesi Valentina non si sia espressa al meglio nel singolare, specialità a cui teneva moltissimo. Tutto ciò non intacca il suo valore”. Dopo i festeggiamenti si affina la preparazione agli Italiani assoluti e alla seconda fase degli Italiani giovanili con le altre categorie minori. “Dedico questo risultato alla società – conclude Francesca Saiu – e a tutti quelli che giorno dopo giorno ci aiutano e ci sostengono nel portare avanti il nostro credo, ossia lavorare sui giovani e valorizzarli il più possibile”.
ALESSANDRO POMA: “HO RITROVATO INTESE PROFICUE CON I GIOCATORI”
Un altro mattone che si aggiunge per completare il suo “Garage dei trionfi”. Il tecnico cagliaritano Alessandro Poma fa mietere successi anche nel capo di sopra come a dimostrare che l’elaborazione di grandi linee d’azione funziona ovunque.
“Sono reduce da una faticaccia indicibile – sottolinea Sandro Poma – soprattutto se penso al primo giorno; siamo stati 14 ore in palestra ma fortunatamente la finale a squadre è stata rinvita al giorno dopo”. Il racconto continua: “Conquistare due ori e due bronzi è per il Tennistavolo Sassari un bottino ottimale, anche se qualche rimpianto ce l’abbiamo relativamente al doppio maschile; in semifinale partivamo con gli sfavori del pronostico però i ragazzi sono stati capaci di allungarla fino al quinto. Questo piccolo rimpianto è compensato da due fantastiche prestazioni. Intanto con Johnny Oyebode c’è stato un feeling crescente. Chiaramente quando un ragazzo lo segui poco anche il rapporto allenatore-giocatore ha bisogno di essere affinato. E infatti nella terza giornata l’intesa è tornata ad essere come nei tempi passati quando entrambi militavamo nella Marcozzi. Lui è stato molto bravo e lucido, sono molto contento perché ha fatto vedere un grande tennistavolo. Ma è stato anche bello condividere le idee tattiche per sconfiggere i due avversari più quotati affrontati nel singolo, Carlo Rossi in semifinale e uno straordinario Marco Cappuccio in finale e a cui faccio i miei complimenti in quanto oltre ad aver disputato una finale fantastica, sono particolarmente affezionato a lui”.
La ciliegina sulla torta è rappresentata dall’oro a squadre: “E’ difficilissimo da conquistare – risalta il tecnico isolano – e poi non eravamo la squadra più forte. In questi casi bisogna tirare fuori qualche alchimia sia nel disporre la formazione in campo, sia nell’impostare la tattica migliore durante la partita. Johnny è stato eccellente perdendo una sola partita con Carlo Rossi in semifinale (poi si è rifatto nel singolo). Prima della finale ho prestato opera di convincimento affinché accettassero la mia proposta di formazione in quanto partivo dal presupposto che per vincere, Johnny realizzasse due punti; inoltre dovevo mettere Marco nella condizione di disputare il singolare più plausibile per guadagnare il terzo punto. Oyebode ha giocato molto bene contro Gualdi, direi eccellente opposto a Giovannetti perché ha dovuto vincere tre volte la partita. Mi spiego meglio, trovandosi ad un passo da chiuderla 3-0, ad un passo da chiuderla 3-1; fortunatamente al quinto ha retto, nonostante l’ennesimo recupero dell’avversario, grazie anche alla modifica di due piccole cose che ci ha consentito di guadagnare i punti necessari per mettere al sicuro il risultato che è pur sempre un 11-9 al quinto”. Ma il merito non è solo dell’asseminese. “È stato un epilogo meraviglioso anche perché precedentemente, in semifinale, abbiamo gioito per il punto determinante da parte del nostro n. 3 Claudio Sabino che è diventato pure lui a tutti gli effetti campione italiano firmando con una vittoria importante la sua presenza. Marco è stato molto regolare vincendo le gare alla sua portata, forse poteva fare di più ma anche lui in semifinale è stato fondamentale vincendo in rimonta contro Martinalli e facendo il suo anche nel corso della finalissima. Mi aspettavo di meglio nel singolo, è entrato solamente nei primi sedici ma non ci sono scusanti perché ha un difetto: quando si sovrappongono due, tre giornate intense di gioco la tenuta fisica non è tra le sue doti migliori e infatti l’ha pagata perché contro avversari forti devi essere lucido in tutti i set. Ma in realtà anche lui è molto contento di quel che abbiamo prodotto in questa tre giorni”.
Infine tira le conclusioni: “Sono estremamente felice perché quella a squadre è la competizione che mi piace di più; inoltre lo sono per aver contribuito a regalare al Tennistavolo Sassari un importantissimo e memorabile successo, ancora più bello quando non sei favorito. Mi auguro che questa società si abitui a vincere spesso perché era da tempo che non otteneva titoli così importanti”.
CARLO ROSSI: “INSISTERO’ NEI MIGLIORAMENTI”
Vincitore di medaglie in tutte le categorie giovanili, il famigerato asso quartese Carlo Rossi questa volta è contento a metà e lo spiega con la solita gentilezza e sportività che lo contraddistingue. “Per me son stati dei campionati italiani molto particolari – esordisce – terminati non nel migliore dei modi. Purtroppo dall’inizio alla fine non sono riuscito ad essere sul pezzo mentalmente, e se non ci sei con la testa non hai possibilità di successo.
A squadre ed in doppio non eravamo i favoriti ma ero convinto potessimo portare a casa il titolo, e nonostante non mancasse troppo non ce l’abbiamo fatta. Nel misto abbiamo avuto pochi problemi e dall’inizio alla fine siamo stati bravi a non rischiare mai e a confermare la testa di serie di partenza. Con Valentina siamo molto amici in campo e fuori; attualmente abbiamo conquistato due ori su altrettante competizioni giocate insieme. Il singolo invece è quello che mi lascia più l’amaro in bocca, perché, aldilà del risultato, non sono state prestazioni degne e mi dispiace davvero. Avrei voluto chiudere la mia attività giovanile in tutt’altra maniera. Ma ormai è già il passato, e spero che ci sia subito un cambiamento sin dalle prossime gare”.
CARRUCCIU SU MARCO CAPPUCCIO: “HA CONFERMATO LE SUE SPLENDIDE QUALITA’”
In versione presidente del Tennistavolo Norbello, Simone Carrucciu non fa fatica ad esaltare le qualità del suo tesserato Marco Antonio Cappuccio che si è trovato ad un passo dalla conquista del singolo under 21. “Non mi pentirò mai di avergli proposto di giocare con noi – dice – perché da subito si è mostrata persona disponibile, empatica e soprattutto concreta in campo dove in A1 si è sempre misurato con gli avversari senza alcun timore reverenziale. E poi è persona molto collaborativa con i suoi compagni di squadra. Per me è come se avesse vinto un oro, d’altronde in finale si è trovato di fronte un Johnny Oyebode che ho visto crescere negli anni, costruendosi con sacrificio una meritatissima fama internazionale. Entrambi continueranno a fare grandi cose”.
SERIE A1: PERDONO MARCOZZI E MURAVERA TT
La Marcozzi in A1 maschile e il Muravera TT in A1 femminile non riescono a ribaltare i pronostici che le vedevano soccombenti rispettivamente al Top Spin Messina e al TT Südtirol. Nel primo caso la sconfitta si è formata a Villa Dante con Antonino Amato, Moises Campos, Denis Ivonin, Siddesh Pande che non sono riusciti nemmeno a cogliere il punto della bandiera contro i forti fratelli Mutti e Joao Pedro Monteiro. Per ciò che concerne il recupero della terza giornata di A1 femminile, il team sarrabese ha fatto quel che ha potuto nella palestra bolzanina, con l’unico punto realizzato da Shuohan Men. Valentina Roncallo in vantaggio di due set sia contro Debora Vivarelli, sia contro Szandra Pergel si è poi arresa a testa altissima. Nulla da fare per Miriam Carnovale sconfitta dalla avversaria ungherese. In classifica la Marcozzi è sempre al quarto posto, il Muravera TT invece chiude la graduatoria femminile.
SERIE C MASTER: MANCA ANCORA UN TASSELLO
Causa rinvii concordati tra alcune protagoniste del girone B, ancora non si conosce la griglia delle quattro semifinaliste che parteciperanno al concentramento finale del 23 aprile 2023.
Intanto Il Cancello Alghero B, con il successo di misura sul Santa Tecla nel girone A, strappa l’accesso alla final four. Si mettono in mostra sulla sponda catalana Marco Tiloca, autore di una doppietta (su Francesco Zentile e Marcello Bianco) e Emilio Albero. Sul fronte anglonese punto rocambolesco del doppio Costantino Pilo/Marcello Bianco su Tiloca/Albero e poi sempre Pilo si impone su Albero. Qualche giorno prima il team algherese si era imposto ad Olbia per 3-1. Albero e Carmine Niolu hanno ottenuto i primi due successi, poi il doppio Pier Paolo Melis/Antonio Trubbas ha ridotto le distanze prima del netto successo di Niolu su Melis.
Il raggruppamento del centro Sardegna, in attesa dei 3 posticipi dell’1 e del 2 aprile ha fatto registrare la vittoria del Tennistavolo Oristano sul Guilcier Ghilarza Iskra. A segno sono andati Emanuele Marras, Sebastiano Urrai, sia nel singolo, sia nel doppio. Avversari il presidente Quirico Mura e Pierpaolo Cubadde.
Nel girone C, dopo 4 giornate, è la classifica avulsa a decretare la designata in corsa per il titolo regionale e i play off nazionali. Il TT Carbonia chiude a parimerito con il Tennistavolo Decimomannu e passa comunque la regular season. I dettagli nel commento di Walter Barroi che analizza la sconfitta indolore della sua squadra con l’ITC Enrico Fermi di Iglesias: “Nonostante una nostra buona prestazione si conclude con una sconfitta di misura. Parte bene Marco Lai seppur soffrendo con Giancarlo Pili. Poi Pietro Pili perde, seppur giocando alla pari con Bruno Pinna. Il doppio non va e si perde nettamente con bei colpi a tratti. Io poi vinco bene con Pili ma Marco non replica con Pinna giocando molto bene solo il terzo set: 3-2 per il Fermi”,
Al concentramento di Carbonia ha preso parte pure il TT Guspini che ha battuto il Fermi Iglesias. Gian Paolo Collu e Giorgio Onnis aprono le marcature; il doppio iglesiente formato da Pinna e Sergio Aramu dimezza lo svantaggio e Maurizio Vacca completa l’opera di raggiungimento. Tutto viene vanificato però da Collu che al quinto set prevale su Aramu. Successivamente l formazione del medio Campidano cede al Carbonia Bianca che trova in Marco Ibba, Luciano Macrì e Stefano Pittau il terzetto capace di regalarsi l’unica vittoria in questo campionato.
Stesso finale si registra anche nel girone D con il Torrellas Blu che prevale al fotofinish su Marcozzi e La Saetta Verde, tutte a quota 6.
Tra i protagonisti dell’ultimo concentramento disputato a Capoterra c’è anche il marcozziano Stefano Sedda che l’ha visto così: “Ultimo turno per determinare chi prosegue nella corsa play off. Tra Torrellas Gialla e Marcozzi il primo incontro vedeva contrapposti l’esperto Maurizio Piano contro di me; troppo netto il divario con un punteggio di 3-0 per il padrone di casa. Poi Mauro Serra e Celestino Pusceddu si confrontano in un match equilibrato che il presidente capoterrese porta a casa per 3-2. I giochi sembrano fatti ma grazie alla coppia Serra/Cesare Mozzi che si aggiudica il doppio per 3-0 contro Pusceddu/Piano si apre uno spiraglio. A questo punto la sfida Mozzi-Piano potrebbe riaprire i giochi e infatti dopo un match tiratissimo, conclusosi ai vantaggi al 5° in favore del mio compagno, si concreta ciò. La gara tra me e Pusceddu decreta la definitiva consegna della posta a nostro favore. Molto equilibrata, con un peso di responsabilità non indifferente, mi vede prevalere per 3-1 con tutti i set combattutissimi. Complice la possibilità di poter accedere alla fase finale la Marcozzi ha giocato con gran concentrazione anche contro la Torrellas Blu, portando a casa tutti gli incontri per 3-0. Nell’ordine Sedda-Antonello Migliaccio, Serra-Antonio Cingolani e il doppio Serra/Mozzi contro Luigi Congiu/Carboni”.
Dall’ufficio stampa Torrellas: “La Torrellas Gialla, con Maurizio Piano, Celestino Pusceddu e Marco Schirru ha poi prevalso per 3-2 nella sfida con La Saetta Rossa di Gianluca De Vita e Alessandro Concu. La Torrellas Blu formata da Marco Carboni, Antonello Migliaccio, Luigi Congiu e Antonio Cingolani ha invece perso per 3-1 contro La Saetta Verde di Alberto Manos e Giordano Sini”.
SERIE C FEMMINILE: FINE DELLA REGULAR SEASON
Mancavano all’appello i responsi del girone A che consacra il Tennistavolo Sassari bravo a chiudere a punteggio pieno. Andrà a Cagliari a disputare il concentramento play off che riserva due posti su tre per la fase nazionale. Domenica 12 marzo le pongiste turritane si ritroveranno con le colleghe del Quattro Mori e de La Saetta.
Nel concentramento di Oristano le pongiste sassaresi messesi in mostra sono state Maria Elena Musio, Chiara Scudino e Maria Laura Mura, brave a non dare fiato alle oristanesi Maria Pia Are e Viviana Salvi. Le padrone di casa si sono poi vendicate nei confronti delle piccole leve del Santa Tecla Nulvi Iside Puggioni, Arianna Rassu e Maele Pisanu. Che poi hanno perduto due volte contro il team sassarese. Ora le baby anglonesi saranno impegnate nel concentramento finale di Guspini (l’11 marzo) assieme alle padrone di casa e al Tennistavolo Quartu. Altro concentramento consolatorio è in programma la stessa data a Oristano con le donne locali, quelle del Torrellas e del Muravera TT.